Ascolto a Bracciano

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Carlo Morsiani
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Ascolto a Bracciano

Messaggio da Carlo Morsiani » domenica 11 settembre 2011, 21:07

Sabato 10 sono andato a Bracciano da Fabrizio Calabrese,che ringrazio per la sua squisita ospitalità,e per il tempo che ha dedicato a me ed ai mei due amici.
Perciò ritengo doveroso un dettagliato resoconto della interessantissima giornata che ci ha offerto.
Io abito a Scandiano,in provincia di Reggio Emilia,per arrivare a Bracciano ad un orario decente sono partito prestissimo,perciò non ho quasi dormito.
Sono ritornato a casa esattamente dopo 24 ore dalla partenza,perciò poi ho dormito a lungo,solo in serata mi sento abbastanza riposato per scrivere i miei commenti.
Era molto tempo che desideravo andare a Bracciano, e finalmente si è presentata l'opportunità di andare con due miei amici.
Questo è stato possibile perchè hanno già sentito di cosa è capace un vero sistema full-horn,ovvero le mie Electrovoice Sentry 4, di 30 anni fa .
Uno che ha avuto esperienze negative ascoltando casse a tromba ,non è molto ben disposto ad accettare l'invito di andare a sentirne altri ,soprattutto se lontano.
Di questi due amici,uno è architetto,e sta seguendo un corso di acustica con il prof.Farina,aveva già sentito una conferenza di Fabrizio Calabrese al Top Audio 2001,perciò anche per questo motivo non è stato difficile convincerlo a venire a Bracciano,l'altro è un ingeniere meccanico,per cui ambedue hanno una preparazione tale da poter comprendere le spiegazioni di Fabrizio.

Seconda premessa,so bene che i thread nei quali l' audiofilo racconta di aver sentito un impianto che è il migliore da lui
sentito , inevitabilmente attira quelli che lo vogliono convincere che si è sbagliato.
Sarebbe meglio discutere non tanto il risultato in sè,ma il metodo impiegato per raggiungerlo.
Per questa prova di ascolto ho portato alcuni brani che conosco bene,e questo mi dà l' opportunità di trattare l'argomento di come condurre una prova significativa ,e che da queste esperienze è possibile trarre alcune i considerazioni,che esporrò qui di seguito.
Perciò non è tanto importante il risultato ,che per qualcuno potrebbe essere scontata,ma sul metodo seguito.
L'impianto ascoltato è il quello famoso per Aleandro, dopo aver letto tanto sull'argomento,mi sembrava davvero un peccato non averlo mai sentito.
So che qualcuno non ne può più che sia nominato Aleandro,se questo lo disturba ,può non leggere il thread ,oppure dovrebbe convincere Fabrizio a cambiargli nome,fino ad ora così è stato nominato,e non spetta a me ribattezzarlo.
Qualora questo avenisse,sarò ben lieto di aggiornare il mio scritto con il nuovo nome.
Come prima prova ho ascoltato i brani scelti da Fabrizio.

Il primo pezzo è la Canzone di Marinella,interpretata da Mina e Fabrizio De Andrè,brano famosissimo pubblicato nell' Album "Mi innamoravo di tutto" di Fabrizio de Andrè,a me ben noto perchè presente della mia collezione.
Tutti al solito si concentrano sulle voci,se più su o più giù o più in qua o in là,che poi dipende più dal missaggio che dall' impianto di riproduzione.
Quello che invece mi è piaciuto di più è stato sentire gli strumenti di accompagnamento con una con un grandissimo dettaglio,materializzati dietro alle voci e ben separati fra di loro e ripetto alle voci, non tutto schiacciato su un solo piano come troppo spesso ho sentito da altri impianti con questo stesso brano.
Poi il contrabbasso senza i soliti difetti,ovvero con note troppo forti ed altre che spariscono,qui è tutto perfettamente intellegibile e completo,come mai avevo sentito prima.
Una menzione particolare per il pianoforte, davvero notevole.
Poi sono seguiti alcuni files ad alta risoluzione (24 bit 88 o 96 khz)registrati da fonici amici di Fabrizio e da Fabrizio stesso con due soli microfoni.
In generale la senzazione di trasparenza è aumenta notevolmente ripetto ai files di risoluzione a livello CD( 16 bit 44.1 khz). Tanto più si sente questa differenza,tanto migliore è l' impianto.
E qui la diffrenza la ho sentita più che in ogni altro impianto sentito precedentemente,
In particolare il brano d'organo è reso ad un livello come dal vero senza il minimo problema.
Ho sentito il pavimento di marmo vibrare sotto alle suole delle mie scarpe,senza sentire alcuno scricchiolio da nessuna parte.
Una tale potenza di emissione in gamma bassa sollecita notevolmente la struttura della casa,che ha dimostato di reggere bene.
Mi sono reso conto che Io non potrei mettere un impianto del genere nella mia vecchia casa del 1850,la sua struttura sarebbe solecitata troppo,mi serve prima una casa con struttura antismica .
Ma quello che stupisce di più è la rapidità dei transienti,davvero da primato.
Ultimo brano proposto da Fabrizio,l'arcinoto "Another brick in the Wall" tratto dall'album "The Wall"dei Pink Floyd,ovviamente anch'esso presente nella mia collezione,sia in vinile che in digitale.
Finalmente è stato reso ad un livello al quale altri altoparlanti hifi sarebbero andati in fumo.
Solo gli impianti professionali per concerti dal vivo arrivano a questi livelli,ma non con la definizione e senza distorsione come questo .E perciò nessuna fatica d'ascolto.
Poi devo menzionare la comprensibilità delle parole cantate in inglese,anch'essa eccellente.
Poi siamo passati ai miei files.
Rimando questo argomento al prossimo post,perchè questa è la parte che intendo approfondire maggiormente .

Carlo Morsiani
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Re: Ascolto a Bracciano

Messaggio da Carlo Morsiani » lunedì 12 settembre 2011, 3:01

Seconda parte di Ascolto a Bracciano.
Ho portato con me un Hard Disk con i files che ho scelto per la prova.

Per le registrazioni su cassetta ho usato lo stesso registratore portatile Uher CR 210 impiegato a suo tempo per le registrazioni originali ,i nastri sono stati acquisiti in digitale mediante un convertitore A/D Behringer e Minimac in formato 16 bit 44.1 khz, dato che la registrazione era su cassetta di più non serve.
Spesso si argomenta che è possibile dare giudizi attendibili perchè non era possibile essere presenti alla registrazione.
Nel 1978 ho acquistato i microfoni da testa Sennheiser MKE 2002,che sono omidirezionali electret,la direzionalità è ottenuta mediante l' impiego di testa artificiale oppure testa umana.
Durante le registrazioni i microfoni non erano sulla testa artificiale in dotazione ai microfoni,ma sulla mia testa,per cui io ho sentito esattamente dalla stessa posizione in cui erano i microfoni,perchè erano in prossimità delle mie orecchie .
Queste registrazioni mi sono state molto utili in seguito nel valutare i miei impianti ed anche altri.

Per prima una registrazione fatta in una chiesa ,con un gruppo di musicisti che ha eseguito musiche sacre latino-americane del '600.
C' era una grancassa del diametro di 2 metri,dopo averla sentita dal vivo non sono mai più riuscito a sentire da un impianto hifi la stessa estensione e lo stesso controllo nelle basse frequenze come dal vivo ,solo con questo impianto ho ritrovato tutto come lo avevo sentito allora .

Poi tre brani di jazz registrati in tre ambienti dalle carattetistiche molto diverse.
Un teatro ,un cinema ,ed un palazzetto dello sport,per quest'ultima ho preferito usare microfoni AKG MD 35 ,gli stessi venduti anche con marchio Uher ,perchè erano forniti dalla stessa AKG.Si tatta di microfoni dinamici cardiodi,data la cattiva acustica del palazzetto ho preferito fala sentire il meno possibile.
All'ascolto la differenza di ambiente e di microfoni ho potuto sentirla ancor di più che con altri impianti e ho sentito meglio il contrabbasso e la batteria .
Certamente il miglior ascolto che io abbia mai fatto delle mie registrazioni,che sono ancor meglio di quanto avessi mai potuto accorgermi prima.

Poi ho scelto brani che conosco molto bene perchè li possiedo da molto tempo e li ho sentiti con svariati impianti.
Prima di tutto sono un appassionato di musica, la hifi è per me un mezzo per sentire al meglio quello che mi interessa,non deve essere fine a sè stessa .
Io mi limito solo a registrazioni di maggior qualità,il mio criterio di scelta è prima di tutto artistico, soltanto subordinatamente a questo poi scego ciò che è meglio anche tecnicamente,se è possibile.
Perciò non rinuncio ai vinili,perchè alle volte il corrispondente CD non è mai stato fatto,o se è stato fatto non è detto che il missaggio sia lo stesso di quello del vinile,in alcuni casi può essere meglio,sfortunatamente in altri casi si è rivelato peggio,a questo proposito ho in programma di aprire un thread nella sezione musica.
E non rinuncio nemmeno ai CD,perchè non sempre lo stesso contenuto è stato pubblicato anche in SACD o in DVD audio .
O se anche lo fosse,non posso permettermi di ricomprare tutti i CD che ho in formati a più alta risoluzione.

Il CD è stato rippato con Apple Minimac su hard disk .
Un CD forse poco noto,ma che meriterebbe di esserlo di più,del compositore di musical più noto al mondo,ovvero di "Jesus Christ Superstar" e "Cats".
Dovrebbe già essere apparso nella mente di chi legge il nome di Andrew Looyd Webber,il quale ha scritto anche un bellissimo Requiem.
Lo scelto perchè mi piace ,poi perchè ci sono,oltre all'orchestra,coro,cantanti solisti,fra cui Placido Domigo,voci bianche, timpani ed anche un organo.
Insomma un un CD davvero impegnativo da riprodurre,uno di quei CD che non si sentono mai alle mostre,perchè se si mettono scappano tutti disperatamente per due motivi:
1-ignoranza musicale
2-Non ho mai sentito un impianto a bassa efficenza renderlo in modo decente,e così va a finire che viene data la colpa alla registrazione quando non si sente bene.
Non mi è mai capitato di sentirlo alle mostre,se non quando sono stato io portarlo.
Ricordo che nell'anno in cui uscì questo CD,io ed un amico lo portammo al Top Audio e chiedemmo di ascoltarlo in alcune salette,alcuni rifiutarono gentilmente,alcuni acconsentirono ancor più gentilmente,per poi salutarci in modo un pò meno gentile.

Con le mie Electrovoice Sentry 4 si ascolta senza problemi di dinamica,si tratta di un vero full horn progettato per uso professionale ,unico difetto le note più gravi dell' organo un pò debolucce ,forse è più giusto scrivere che mancano del tutto,ma per il resto non mi posso lamentare.
Nell'ascolto da CD non si può pretendere una trasparenza come con files ad alta risoluzione,ma con l'impianto per Aleandro la dinamica e la potenza dell'impatto di timpani ed 'organo è davvero formidabile,un livello di ascolto pari a quello che si può avere in un auditorium con una buona acustica .
L'impianto per Aleandro nelle note più basse dell'organo è nettamente superiore alle mie vecchie Electrovoice, non c'è dubbio.
Poi due vinili rippati su hard-disk.
Ovviamente ho usato braccio e giradischi Morsiani,testina Grace F 10 p,pre fono Aqvox,collegato in bilanciato ad al convertitore Behringer Ultamatch Pro 2496 commutato in modalità anaogico/digitale,collegato al minimac mediante cavo ottico.
Prima una voce femminile : June Christy ,"June's got rhytm",il brano "Gypsy in my soul".
Questo è un disco che fa tornare nel 1958 , uno stile ed una classe infinita, ed il suono di quando si registrava con pochi microfoni ed a valvole.
E qui Fabrizio si è stupito più di me,per la qualità del suono e l'assenza di rumore di fondo,un impianto così rivelatore non ha pietà nel rivelare i difetti .
I vinili che mi piacevano di più una volta li registravo su nastro per salvarli dall' usura,oggi li registro su hard-disk.
E se vi si deposita qualche granello di polvere,li lavo nella vasca ad ultrasuoni.
Se a Fabrizio non gli avessi detto che si trattava di un vinile,non se ne sarebbe nemmeno accorto,a meno di ingrandire l' analisi spettrale del rumore fra un brano e l'altro,dove non è incisa musica.
Poi una voce maschile ,l'indimenticabile Alberto Sordi,in "Breve incontro",tratto da un film altettanto indimenticabile,"Fumo di Londra",musica di Piero Piccioni.
All'analizzatore di spettro si vede che è stato compresso molto di più che il disco di June Christy,ma tuttavia si sente un grande suono.
E qui sono iniziate le considerazioni su un argomento che potremmo chiamare "il fattore di perdita"
Ci sono perdite di informazione dovute alla sorgente,con caratteristiche diverse se analogica o digitale ,e perdite dovute alle elettroniche,e perdite dovute al tipo di cassa acustica, RD o a tromba.
Certamente diverse,ma quale si sente di più ?
Per quello che mi riguarda l'impianto di Fabrizio per Aleandro dimostra che anche con files a minore risoluzione,e registrazioni compresse,si possono sempre apprezzare una estensione in frequenza completa e lineare,e la distorsione inesistente.

Il maggior punto di forza del mitico impianto per Aleandro è la rapidità di attacco sugli strumenti a percussione,davvero impeccabile ed entusiasmante .
E' chiaro che fra gli impianti da me sentiti in tutta la mia vita ,a partire dal primo SIM nel 1971 ad oggi, è quello che mi è piaciuto di più,anche perchè non ho mai sentito l'impianto di Queledsasol.
Non dubito che possa essere meglio,e che lo possa diventare ancor di pù con i nuovi amplificatori costruiti appositamente da Mariani,ma la progettazione acustica è sempre di Fabrizio Calabrese.
Ma al di là della conclusione,che data la esperienza e la fama di Fabrizio Calabrese era facile prevedere, invito a focalizzare l'attenzione su come vi sono arrivato .

Mi auguro che possa essere compreso il mio scopo, che non è solo quello di riconoscere i meriti di Fabrizio,ma anche di fornire qualche spunto utile per le prove di ascolto .
Sia ben chiaro che se Fabrizio vende un impianto,a me non viene in tasca nulla.
Fabrizio è stato gentile con me e mi dedicato del suo prezioso tempo senza nulla chiedere in cambio per farmi sentire le sue creazioni,per cui io non ho altro scopo che ricambiarlo partecipando costuttivamente a questo forum,al quale Fabrizio tiene particolamente,quale strumento di divulgazione di cultura sull'audio.

Marcello Croce
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Re: Ascolto a Bracciano

Messaggio da Marcello Croce » lunedì 12 settembre 2011, 3:55

Grazie Carlo, tutto veramente interessante.
Quando ho ascoltato la prima volta l' impianto di Aleandro, pur non avendo nulla da ascoltare che conoscessi bene, ed infatti mi sono esentato dal parlarne, ci voleva davvero poco a percepire "la stoffa" di quella realizzazione, che credo appaia in modo palese a chiunque abbia dimestichezza con sistemi di prestazioni veramente elevate.
Ritornerò sicuramente a breve da Fabrizio con un po' di mie registrazioni originali, (tra cui spezzoni di concerti di Omar Sosa, Trilok Gurtu, Tullio de Piscopo, ed Enrico Rava - che ho personalmente mixato), che mi permetteranno di capire molto di più di quanto abbia potuto fare nella scorsa occasione.

Se, come dici, ti è apparso così entusiasmante alle prese con le percussioni, ho proprio idea che quello che ho realizzato con Trilok Gurtu, che mi ha fatto microfonare, oltre a tutto il kit, anche un secchiello pieno d' acqua per certi particolari effetti in cui immergeva gli shaker, con risultati assolutamente impressionanti, (parevano cose alla Lucasfilm), sia sicuramente appropriato.
Vedremo l' effetto che farà a Fabrizio, ma penso ci sarà da divertirsi.

Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

EDOARDO
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Re: Ascolto a Bracciano

Messaggio da EDOARDO » lunedì 12 settembre 2011, 19:57

..il grande trilok sentito anni fà al teatro della garbatella con il suo gruppo...

vorrei aggiungere anch'io qualcosa sul fullhorn di fabrizio..all'inizio quando fabrizio mise sù il brano di marinella ebbi anch'io la sensazione di trovarmi di fronte a un prodotto altamente ingegnierizzato..e settato millimetricamente..al punto di non accorgermi quasi che fosse un diffusore a tromba..un suono caldo naturale..equilibrato ..è come se in quel diffusore esprimesse il concetto di tromba secondo fabrizio..il quale trascende da qualsiasi realizzazione commerciale..un suono che esprime ciò che fabrizio vuole..nessuna nasalità..strumenti che hanno dimensioni vere..il pianoforte ha tutta la sua prestanza..è un diffusore che è tutto l'opposto dei pregiudizi che può suscitare a vederlo..assolutamente non invadente ma molto "reale" quando è il momento di esserlo..sicuramente è un diffusore che ha bisogno di respiro cioè più spazio intorno..l'ho ascoltato vicino la porta a 7mt con la sinfonica del minnesota ed è di una espressività nel proporla che stacca veramente tutto il resto insomma un prodotto fresco di progettazione che ha da dire parecchio negli anni a venire nel settore veramente scarso di proposte..dei fullhorn..


edoardo

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