Promemoria
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Re: Promemoria
http://www.santaritaorganfestival.it/
In largo anticipo, .imperdibile. Che Festival
https://youtu.be/LcKYR24cwpU
https://youtu.be/jcVvexogezs
https://www.youtube.com/channel/UCELJcf ... yPF_vusJ2w
https://youtu.be/pOAJeHqV64A
https://youtu.be/mUfADw9H8No
https://youtu.be/bcTMz789r_0
https://youtu.be/jfmlQ7z13D0
https://youtu.be/0Wtofit-4x4
https://youtu.be/kUZkjIcNhpY
https://www.youtube.com/channel/UCOri82 ... 1Qa0Ou0ILQ
https://youtu.be/V3h-icTfRJs
https://youtu.be/c4DwCtQxOuM
https://www.youtube.com/user/omarcaputi
In largo anticipo, .imperdibile. Che Festival
https://youtu.be/LcKYR24cwpU
https://youtu.be/jcVvexogezs
https://www.youtube.com/channel/UCELJcf ... yPF_vusJ2w
https://youtu.be/pOAJeHqV64A
https://youtu.be/mUfADw9H8No
https://youtu.be/bcTMz789r_0
https://youtu.be/jfmlQ7z13D0
https://youtu.be/0Wtofit-4x4
https://youtu.be/kUZkjIcNhpY
https://www.youtube.com/channel/UCOri82 ... 1Qa0Ou0ILQ
https://youtu.be/V3h-icTfRJs
https://youtu.be/c4DwCtQxOuM
https://www.youtube.com/user/omarcaputi
Aldo Tenca
Re: Promemoria
Per chi fosse interessato.…
Venerdì 31 Luglio: Stefano Molardi all'organo della Chiesa Parrocchiale di Melide CH con Alice Rossi (sop.) e Marcello Marchetti (ten.)
Nota: uscita autostrada prima di Lugano
«Bach costituisce il punto cruciale nello sviluppo della musica organistica»
Un viaggio dentro i molti colori dell’organo è quello che invita a fare Ceresio Estate con l’appuntamento del prossimo venerdi 31 luglio (inizio alle 20.30) presso la Chiesa parrocchiale di Melide.
Maestro concertatore sarà il noto virtuoso Stefano Molardi, che attorno a sé avrà due allievi del corso professionale del Conservatorio della Svizzera italiana (Caterina Saponara e Riccardo Feroce) nonché le voci della soprano Alice Rossi e del tenore Marcelo Marchetti. Lo abbiamo qui incontrato per introdurci all’appuntamento.
Questo concerto è il risultato di un lavoro di gruppo nell’ambito della formazione professionale del Conservatorio. Di che tipo di corso si è trattato?
«Del corso professionale di organo nell’ambito del master ad indirizzo “performance” in cui si analizzano tutti gli aspetti tecnici, interpretativi, retorici, espressivi di un periodo molto vasto come è quello organistico: dal Rinascimento all’età contemporanea. I temi sono stati le differenze tra le scuole organistiche europee (con notevoli varietà anche all’interno di una singola regione) che hanno portato, per esempio, a realizzare “registrazioni” organistiche tenendo presente gli strumenti originali e il loro adattamento su quelli attuali, spesso diversi».
Il programma si concentra sul Barocco tedesco, da Buxtehude a Händel passando per Pachelbel e J.S. Bach. Quali sono gli elementi di continuità tra i punti estremi di quell’epoca musicale in Germania?
«La Germania ha avuto uno sviluppo impressionante dal punto di vista organistico, con anche apporti importanti provenienti dall’estero. Questo ha comportato una mescolanza di stili elaborati con grande perizia e musicalità (Froberger, Buxtehude, Bach) e un’evoluzione notevole nella costruzione degli strumenti. L’Italia era comunque il faro che guidava i musicisti barocchi, basti pensare a Händel che si era formato a Roma o a Bach che trascrisse Vivaldi. Buxtehude e Pachelbel erano pure stati dei modelli per Bach: si pensi che in gioventù questi affrontò un viaggio di 300 km a piedi per andare ad ascoltare Buxtehude a Lubecca e carpirne i segreti del mestiere».
Bach, appunto, passaggio obbligato nella storia dell’organo: cos’era l’organo prima di Bach e cosa è invece diventato dopo Bach?
«Bach rappresenta effettivamente il centro e l’apice dello studio organistico, perché ha contribuito come nessun altro allo sviluppo tecnico, musicale, retorico, filosofico, teologico della musica per lo strumento. È stato il punto di arrivo di un percorso iniziato secoli prima in Italia, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Olanda ma anche il punto di partenza per i compositori romantici e contemporanei, da Mozart a Messiaen passando per Beethoven, Chopin, Liszt e Brahms».
Proporrete anche due adattamenti con una combinazione piuttosto insolita: voce operistica e organo. Quali sono gli accorgimenti necessari affinché questo accoppiamento abbia una resa equilibrata?
«Non è infrequente trovare l’organo anche in rappresentazioni teatrali, come dimostra la disposizione degli strumenti predisposta da Monteverdi per il suo Orfeo. Noi abbiamo unito, per così dire, il sacro con il profano per cui, accanto al duetto di Bach dalla Cantata BWV 110 abbiamo Händel con la celeberrima Ombra mai fu e una cantata per soprano e basso continuo». (Zeno Gabaglio)
/Giò
Venerdì 31 Luglio: Stefano Molardi all'organo della Chiesa Parrocchiale di Melide CH con Alice Rossi (sop.) e Marcello Marchetti (ten.)
Nota: uscita autostrada prima di Lugano
«Bach costituisce il punto cruciale nello sviluppo della musica organistica»
Un viaggio dentro i molti colori dell’organo è quello che invita a fare Ceresio Estate con l’appuntamento del prossimo venerdi 31 luglio (inizio alle 20.30) presso la Chiesa parrocchiale di Melide.
Maestro concertatore sarà il noto virtuoso Stefano Molardi, che attorno a sé avrà due allievi del corso professionale del Conservatorio della Svizzera italiana (Caterina Saponara e Riccardo Feroce) nonché le voci della soprano Alice Rossi e del tenore Marcelo Marchetti. Lo abbiamo qui incontrato per introdurci all’appuntamento.
Questo concerto è il risultato di un lavoro di gruppo nell’ambito della formazione professionale del Conservatorio. Di che tipo di corso si è trattato?
«Del corso professionale di organo nell’ambito del master ad indirizzo “performance” in cui si analizzano tutti gli aspetti tecnici, interpretativi, retorici, espressivi di un periodo molto vasto come è quello organistico: dal Rinascimento all’età contemporanea. I temi sono stati le differenze tra le scuole organistiche europee (con notevoli varietà anche all’interno di una singola regione) che hanno portato, per esempio, a realizzare “registrazioni” organistiche tenendo presente gli strumenti originali e il loro adattamento su quelli attuali, spesso diversi».
Il programma si concentra sul Barocco tedesco, da Buxtehude a Händel passando per Pachelbel e J.S. Bach. Quali sono gli elementi di continuità tra i punti estremi di quell’epoca musicale in Germania?
«La Germania ha avuto uno sviluppo impressionante dal punto di vista organistico, con anche apporti importanti provenienti dall’estero. Questo ha comportato una mescolanza di stili elaborati con grande perizia e musicalità (Froberger, Buxtehude, Bach) e un’evoluzione notevole nella costruzione degli strumenti. L’Italia era comunque il faro che guidava i musicisti barocchi, basti pensare a Händel che si era formato a Roma o a Bach che trascrisse Vivaldi. Buxtehude e Pachelbel erano pure stati dei modelli per Bach: si pensi che in gioventù questi affrontò un viaggio di 300 km a piedi per andare ad ascoltare Buxtehude a Lubecca e carpirne i segreti del mestiere».
Bach, appunto, passaggio obbligato nella storia dell’organo: cos’era l’organo prima di Bach e cosa è invece diventato dopo Bach?
«Bach rappresenta effettivamente il centro e l’apice dello studio organistico, perché ha contribuito come nessun altro allo sviluppo tecnico, musicale, retorico, filosofico, teologico della musica per lo strumento. È stato il punto di arrivo di un percorso iniziato secoli prima in Italia, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Olanda ma anche il punto di partenza per i compositori romantici e contemporanei, da Mozart a Messiaen passando per Beethoven, Chopin, Liszt e Brahms».
Proporrete anche due adattamenti con una combinazione piuttosto insolita: voce operistica e organo. Quali sono gli accorgimenti necessari affinché questo accoppiamento abbia una resa equilibrata?
«Non è infrequente trovare l’organo anche in rappresentazioni teatrali, come dimostra la disposizione degli strumenti predisposta da Monteverdi per il suo Orfeo. Noi abbiamo unito, per così dire, il sacro con il profano per cui, accanto al duetto di Bach dalla Cantata BWV 110 abbiamo Händel con la celeberrima Ombra mai fu e una cantata per soprano e basso continuo». (Zeno Gabaglio)
/Giò
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Re: Promemoria
Aldo Tenca
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Re: Promemoria
https://www.google.it/url?sa=t&source=w ... KyQTJDxM5w
Monti, aria pura, uno dei più bei strumenti della Svizzera...che si vuole di più..
Monti, aria pura, uno dei più bei strumenti della Svizzera...che si vuole di più..
Aldo Tenca
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Re: Promemoria
http://www.cbfisk.com/instruments/opus_120
http://www.sainf.ch/
I due strumenti fantastici di Losanna
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I due strumenti fantastici di Losanna
Aldo Tenca
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Re: Promemoria
Domenica 13 Settembre alla Basilica di San Paolo di Cantù un appuntamento da non perdere.
Si esibirà uno dei più straordinari organisti a livello mondiale , Kewin Bowyer.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... 2582,d.eXY
Si esibirà uno dei più straordinari organisti a livello mondiale , Kewin Bowyer.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... 2582,d.eXY
Aldo Tenca