La passeggiata di sabato e domenica nei corridoi del Trevi Congress Center, dove si teneva la Convention Europea dell'AES, mi ha dato l'occasione di riflettere sul fatto che l'Audio Professionale è sprofondato talmente in basso, che le prospettive future non possono essere che migliori (o si chiude bottega, ma non ci credo...). Spiego meglio.
La sbornia degli Studi da un miliardo e degli impianti P.A. da un milione di Watt è passata, travolta dal progresso e dal Made in China. Il direttore di una testata tecnica di settore mi diceva che la sola pubblicità che gli arriva riguarda microfoni, cuffie ed altri attrezzi per musicisti. A Roma i negozi di Audio Pro hanno le pareti coperte di chitarre.........
In un contesto del genere è estremamente improbabile che siano sopravvissute le competenze di gente, come me e te, che ha studiato e misurato: me ne sono accorto ascoltando alcune conferenze, quasi tutte tenute da volonterosi neolaureati cui potevano passare davanti al naso errori grandi come un elefante (di uno riferirò...) senza che se ne potessero accorgere.
Quanto ai palazzetti dello sport io so bene che è possibile sonorizzarli con risultati incredibilmente positivi, anche in gamma bassa, ma occorre bypassare l'attuale generazione di fonici, che è amica degli artisti e li consiglia male.
Ti posto due grafici, che so bene tu sai leggere al volo. Il primo è nel PalaEur, con un impianto non direttivo, in gamma bassa:
Il secondo, qui sotto, è rilevato alle stesse frequenze ed alla stessa distanza dai diffusori, che questa volta sono due grandi trombe coniche...
Come puoi vedere il livello del campo riverberato è letteralmente crollato...
Trent'anni fa proporre questo era come andare lancia in resta contro i mulini a vento, dato lo strapotere degli importatori di Meyer, JBL, Turbosound e Nexo... Oggi costoro non fanno più nemmeno lo stand nel corridoio........
Credimi: ci sono speranze, ma occorre trovare il primo committente illuminato (i costi di oggi sono accessibili...).
Saluti
Fabrizio