La sfida 2 - Funktion One in azione

Moderatore: Marcello Croce

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elettro
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La sfida 2 - Funktion One in azione

#1 Messaggio da elettro » martedì 21 maggio 2013, 18:40

ALtra Sfida...non mi vogliate male...posto il questo forum una foto di un grande Live di cui non conosco le credenziali, preso in prestito dal Sito Ufficiale Funktion, trattasi, nel fronte palco, di una sorta di Line Array modificata, un specie di cilindro composto elementi driver della Funktion O.
Non intendo porre sul tavolo troppe sintesi di critica, credo che in questi event, si cerchi la soluzione con meno controindicazioni:---

Penso che la SPL massima , espressa dal modulo di radiazione così composto in forma parabolica, sia sensibilmente inferiore di 2dB alla medesima configurazione con diffusori su fronte piatto.

Rispetto alla configurazione line Array classica, con lina univoca posta in sospensione con indirizzo al suolo, comprendo una migliore risposta sul piano orrizzonatale con una direttività maggiore....sappiamo che la Funktion, esprime una direttività elevata, punto di forza dei suoi diffusori...

I Cluster unitari mi paiono dei 3 vie, le singole vie - operano in radiazione singola rispetto alle altre sotto o sovrastanti.

Notare, nell'ultima foto, il cluster Funktion della via subsonica - un clister centrale di 2 componenti in orrizoontale, la risposta totale, rispetto a qualla singola, dovrbbe adottare un +6dB, credo...

Purtroppo, nei grandi live, gli organizzatori, vogliono il fronte palco aperto e libero, e soprattutto, vogliono servire con il sonoro anche chi è in bagno e fuori palco...per questo motivo..si vedono cluster parabolici in diverse configurazioni...



Lascio a voi i commenti tecnici.
Allegati
Funktion Sub parte 3 Spaceweb3.jpeg
Sub Funktion in cluster - zona centrale driver abbinati
Funktion Sub parte 3 Spaceweb3.jpeg (132.15 KiB) Visto 5507 volte
Funktion part 2 spaceparty3.jpeg
Live, cluster FUnktion - sospeso a fronte palco zona alta
Funktion part 2 spaceparty3.jpeg (202.43 KiB) Visto 5507 volte
Funktion one 1809.jpeg
Cluster Funktion One - diffusori singoli 3 vie
Funktion one 1809.jpeg (158.06 KiB) Visto 5507 volte

elettro
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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#2 Messaggio da elettro » martedì 21 maggio 2013, 21:00

Oppure, se volte un front line da paura..un muro alla The Wall...guardate questo video su Youtube..

LOUDEST SOUND SYSTEM EVER RGL SOUNDSHOW ILOILO PHILIPPINES DDCATE

F.Calabrese
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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#3 Messaggio da F.Calabrese » martedì 21 maggio 2013, 23:06

Solo 360 Km in auto, attraversando Roma, oggi...! :o

Con questa stanchezza potrei scrivere sciocchezze leggendarie. ;)

Datemi un giorno...! :D

Saluti
F.C.

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#4 Messaggio da elettro » mercoledì 22 maggio 2013, 13:33

Aspettiamo Calalbrese e Croce in piena forma...per dirimere l'algoritmo che cela il Line Array, qualunque sia la sua forma...

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#5 Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2013, 19:37

Grazie della pazienza... anche oggi è stata una giornata che a definirla "impegnativa" è davvero poco...

Saluti
F.C.

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#6 Messaggio da elettro » mercoledì 22 maggio 2013, 20:24

Ho preso spunto dalla celebre Funktion One, che adotta anche lei la forma della Linea Array, perché come sappiamo, gli organizzatori prediligono ancora questa tecnica..non ho capito come è strutturata la tromba a grande effetto delle Funktion, quella centrale...la Funktion, lascia poche relase in merito alla costruzione.
I muri di diffusori, sono ormai cose che apaprtengono al passato, anche se in qualche video di Yuotube, in Asia, vanno ancora i cluster tipo muri di diffusori.

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#7 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 23 maggio 2013, 10:02

Riflessioni in "pausa caffé":

I grappoli di medio-bassi e medio-alti, come quelli che si vedono in molte foto di impianti Turbosound/Funktion One, sono un tristissimo retaggio di un passato in cui le potenze rette dai drivers erano ridottissime, e si tentava di sopperire con il numero.

Ho scritto "si tentava" perché nella realtà -quando si affiancano più trasduttori collocati a distanze maggiori rispetto alle lunghezze d'onda che emettono- si creano innumerevoli lobi di cancellazione, variabili a seconda dell'angolo e della frequenza (per cui non equalizzabili o in ogni modo evitabili...).

La crisi attuale sta aprendo il varco a soluzioni superiori: ne parlo in Hi-Fi che passione perché la cosa accade anche lì.

Saluti
F.C.

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#8 Messaggio da elettro » giovedì 23 maggio 2013, 12:19

Ottimo Calabrese, era quello che pensavo anche io, nel verdere i "grappoli" appesi con singoli driver Funktion appaiati a formare una porzione di sfera.
Non ho fatto calcoli, ma anche io la vedo così, piu o meno, mi pareva, ad acchio, che si potessero creare dei "notch" di emissione.Io li definisco - in senso generale inteso come effetto acustico - come "filtro a pettine" ; l'ho adottato come spunto da una tecnica video, ma il senso è questo.
Il "filtro a pettine" - inteso come effetto finale - determina una serie di buchi in risposta in frequenza sul campo rispetto alla sorgente con spettro integrale.
Lo scrivo sempre quando parlo di Home Theater.
Al di la dei cluster relativi ai Sub che vedo ai lati, che come spiegava Guido Noselli nei suoi articoli, creano in zona fronte - centro palco (o scena), una depressione in termini di SPL e come rappresentavi tu nel precedente post denominato "la sfida", si creano dei segnali in un a sorta di modulo in controfase da considerarsi quasi integrale, con gli effetti finali che tu conosci bene.
Mi viene in mente, quando andavo negli Store di Elettronica a vedere gli impianti Home Theater, sentire i commessi addetti al settore, che dicevano esplicitamente ai clienti: "Non si preoccupi, il Sub (che poi era un integratore di bassi) lo puo mettere dove vuole, anche sotto il divano così rende meglio l'idea...ma è meglio non commentare.
Andiamo avanti, io non credo una soluzione tecnicamente idilliaca in contesti del genere, penso altresì che, si cerca sempre la soluzione con le condizioni migliori in termini positivi...ed è anche vero che, per un service o tecnico poco esperto di nozioni elementari, vedere o immaginare i cluster a porzione di sfera appesi ai lati, regala una sensazione di verità assoluta, sempre che in questo modo si possa sonorizzare la maggior parte del fronte palco e fare contenti tutti, ma non è così scontato.
Beh..comunque vedo che già qualcuno ha modificato i cluster dalla classico colonna line array appeso al soffitto, un driver in cascata, a sistemi con cluster intersecati tra loro anche in senso geometrico orizzontale, tale da limitare il fenomeno fisico deleterio che esprimevi nel "post la sfida".
Detto questo, credo che la soluzione ottimale sarebbe adottare moduli dedicati in singola frequenza operativa, e con questi creare dei cluster esposti in senso geometrico orizzontale, al posto del diffusore classico a 2/3 vie, posto uno accanto all'alro.
Come sappiamo, il set che ho descritto al capo precedente - servito dal caricamento a tromba -dovrebbe regalare una risposta in termini di SPL sensibilmente maggiore, e chiudere il lobo di radiazione nello stesso senso geometrico, conseguendo una limitazione dei fenomeni di segnale in controfase espressi e causati dai lobi laterali, in pratica, maggiore direttività.
Se ho sbagliato correggetemi, ma vedo che i costruttori realizzano le loro opere con forma differente, forse il mercato e predominante rispetto alla razio della tecnica.

F.Calabrese
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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#9 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 23 maggio 2013, 16:31

elettro ha scritto:Ottimo Calabrese, era quello che pensavo anche io, nel verdere i "grappoli" appesi con singoli driver Funktion appaiati a formare una porzione di sfera.
Non ho fatto calcoli, ma anche io la vedo così, piu o meno, mi pareva, ad acchio, che si potessero creare dei "notch" di emissione.Io li definisco - in senso generale inteso come effetto acustico - come "filtro a pettine" ; l'ho adottato come spunto da una tecnica video, ma il senso è questo.
Il "filtro a pettine" - inteso come effetto finale - determina una serie di buchi in risposta in frequenza sul campo rispetto alla sorgente con spettro integrale.
Lo scrivo sempre quando parlo di Home Theater.
Al di la dei cluster relativi ai Sub che vedo ai lati, che come spiegava Guido Noselli nei suoi articoli, creano in zona fronte - centro palco (o scena), una depressione in termini di SPL e come rappresentavi tu nel precedente post denominato "la sfida", si creano dei segnali in un a sorta di modulo in controfase da considerarsi quasi integrale, con gli effetti finali che tu conosci bene.
Mi viene in mente, quando andavo negli Store di Elettronica a vedere gli impianti Home Theater, sentire i commessi addetti al settore, che dicevano esplicitamente ai clienti: "Non si preoccupi, il Sub (che poi era un integratore di bassi) lo puo mettere dove vuole, anche sotto il divano così rende meglio l'idea...ma è meglio non commentare.
Andiamo avanti, io non credo una soluzione tecnicamente idilliaca in contesti del genere, penso altresì che, si cerca sempre la soluzione con le condizioni migliori in termini positivi...ed è anche vero che, per un service o tecnico poco esperto di nozioni elementari, vedere o immaginare i cluster a porzione di sfera appesi ai lati, regala una sensazione di verità assoluta, sempre che in questo modo si possa sonorizzare la maggior parte del fronte palco e fare contenti tutti, ma non è così scontato.
Beh..comunque vedo che già qualcuno ha modificato i cluster dalla classico colonna line array appeso al soffitto, un driver in cascata, a sistemi con cluster intersecati tra loro anche in senso geometrico orizzontale, tale da limitare il fenomeno fisico deleterio che esprimevi nel "post la sfida".
Detto questo, credo che la soluzione ottimale sarebbe adottare moduli dedicati in singola frequenza operativa, e con questi creare dei cluster esposti in senso geometrico orizzontale, al posto del diffusore classico a 2/3 vie, posto uno accanto all'alro.
Come sappiamo, il set che ho descritto al capo precedente - servito dal caricamento a tromba -dovrebbe regalare una risposta in termini di SPL sensibilmente maggiore, e chiudere il lobo di radiazione nello stesso senso geometrico, conseguendo una limitazione dei fenomeni di segnale in controfase espressi e causati dai lobi laterali, in pratica, maggiore direttività.
Se ho sbagliato correggetemi, ma vedo che i costruttori realizzano le loro opere con forma differente, forse il mercato e predominante rispetto alla razio della tecnica.
Quoto e sottoscrivo quasi tutto... (complimenti !)

Quanto alle logiche di mercato occorre fare attenzione a non dare sempre per scontato che la soluzione più cretina finisca per imporsi: questo può accadere in tempi di vacche grasse, quando la creazione di uno "standard" (anche se degradato) è il modo migliore per calmierare i costi.

In tempi di crisi, come gli attuali, si ricomincia a fare attenzione al rapporto costi-prestazioni...
(ed infatti in questi giorni io sono alle prese con alcuni casi in cui la difficoltà dell'impresa ha eliminato la solita concorrenza).

Ora devo tornare al lavoro, ma ne riparliamo di sicuro.

Saluti
F.C.

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Re: La sfida 2 - Funktion One in azione

#10 Messaggio da elettro » venerdì 24 maggio 2013, 13:17

La massima speculazione - a mio avviso - ha avuto luogo negli anni 80 fino alla metà degli 90.
Razionalizzare l'imponibile dell'impianto audio non è cosa da poco, probabilmente, i nuovi diffusori ad alta efficienza, hanno limitato le problematiche di amplificazioni estreme ed reti elettriche esorbitanti, salvo che, non arrivino target di origine spiccatamente Cinese, con loro target di prodotti.
Credo sia questo il senso dei tempi moderni...

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