Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

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elettro
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Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#1 Messaggio da elettro » sabato 25 maggio 2013, 11:51

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Prendo spunto da un articolo di Guido Noselli, sul portale di Outline per porre l'ennesimo quesito in oridine alla scelta della potenza nominale degli amplificatori Porfessionale in ambito sonorizzazione rispetto alla potenza sopportabile in regime ocntinuo e di picco dei diffusori.
La razio maldestra dell'appassionato HI-FI, di un tempo, come lo ero ache io, razionalizzava la scelta della potenza Din dei diffusori sempre di taglia maggiore rispetto all'mplificatore, con la conviznione di salvaguardare lo stesso driver.
La tecnica, come del resto le nozioni della Nad e Dynaudio, hanno consolidato il principio della potenza continua indistorta, che è l'unica tecnicamente ideale per pilotare il diffusore nella condizione otimale, a salvaguardia delle vie medio-alte in primis, e delle sospensioni delle vie Low/Sub.
La deriva termica del driver così pilotato è solidale solo al tempo di utilizzo in regime continuo durante il live, e voi lo sapete meglio di me qiali sono le credenziali delle fisisca in questo contesto.Vi sono molti studi in merito al problema del segnale distorito applicato al driver, ogni costruttore ha realizzato approfonditi test.
Leggendo gli articoli di Guido, ho appreso che lui indicava come ideale - il concetto pratico espresso come potenza continua espressa dall'amplificatore di livello pari a 2 rispetto alla tenuta di potenza applicata continua del diffusore...
Voi , sul campo, come esercitate la definizione della potenza massima in relazione ai driver utilizzati, adottate la tecnica del raddoppio dei diffusori di pari categoria portando l'impedenza a totale a 4ohm, come previswto dai dati di targa di molti ampli professionali....?? capisco che scegliere un tremrine di potenza paria 2 rispetto a quella utile, comporta un aggravio di spesa non indifferente...volevo sapere qual'e' la dottrina corrente in tal senso...
Buona lettura...

F.Calabrese
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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#2 Messaggio da F.Calabrese » domenica 26 maggio 2013, 10:06

La questione è molto più complessa di come possa sembrare alle prime analisi.

Innanzitutto il tipo di segnale inviato ai diffusori è notevolmente diverso, negli ultimi due decenni, rispetto a quello dei Live del passato. Oggi si impiegano massicce dosi di compressione già a livello dei singoli canali del mixer, e questo sposta il problema della tenuta dei trasduttori dalla tenuta meccanica a quella termica.

Anche il modo di saturare degli ampli è cambiato moltissimo: negli anni '80/'90 il clipping degli ampli portava Corrente Continua ai trasduttori della gamma bassa, moltiplicandone la distorsione e producendone della più sgradevole. Oggi esistono protezioni accuratissime, a volte dei veri e propri microprocessori applicati allo scopo, per cui si può far saturare il finale senza quasi accorgersene.

Ma quel che è cambiato maggiormente è il modo di comportarsi dei diffusori in sovraccarico. Negli anni d'oro delle Grandi Amplificazioni (fine '70, inizio '80) i sistemi erano a 4-5 vie e si impiegavano spesso trombe anche nelle due vie più basse. Una tromba costituisce sempre un filtro acustico passa-basso, che taglia via le armoniche più alte prodotte dall'ampli e dal trasduttore, rendendo utilizzabili gli stessi fino a livelli impensabili nei sistemi attuali, dove la distorsione viene fedelmente inviata da sistemi a poche vie, il più delle volte con trasduttori a radiazione diretta...!!!

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#3 Messaggio da elettro » domenica 26 maggio 2013, 17:37

Non seguo il tuo ragionamento nella seconda parte di esso.
Preso atto che le vecchie elettroniche old anni 80/90, saturavano con clip deleterio quasi ad onda continua pulsante, o pura continua, associando al driver un segnale deleterio, dal punto di vista meccanico ed in ordine allo smaltimento del calore delel vie medioalte.Detto questo, prendevo spunto dagli articoli della Nad.
Il segnale, dei tempi che ricordiamo, possedeva uno spettro musicale diverso, armonizzato di dettagli e molto più ampio in termini di dinamica reale, non teorica come al giorno d'oggi con i format moderni.
Io sposo comunque, la tesi di Noselli, che valutando le tecnologie del giorno d'oggi, ha capito che la strada era quella, avere un range maggiore di dinamica in riserva.Gli ampli moderni, con processori di bordo, sono in grado di limitare la dinamica in tempo reale, consentendo di attuare un soft-clip così raffinato da renderlo quasi non percepibile, salvo un deleterio calo del SPL di qualche unità di dBm.Nella musica elettronica, il contributo delle basse frequenze, in una traccia con bpm elevato, potrebbe anche dare luogo ad una saturazione della catena Ampli/diffusori, tale da limitare la Spl massima.I driver moderni, sono sicuramente meglio predisposti per affrontare la deriva termica e la sovra-potenza, con tecniche quali il ferro-fluido, i disgiuntori termici, i filtri passivi, le bobine con condotto di aerazione.francamente i dati di targa di questi ampli moderni mi lascia perplesso, basta guardare il contributo di corrente elettrica dalla rete che richiedono, spesso irrisoria rispetto alla potenza in uscita, che di fatto - detta corrente - è assicurata spesso per fattori di tempo non superiori ai 2 secondi.Credo che solo aziende come la montarbo e la lombardi, con la passione artigianale, percorrono al strada della vecchia scuola, la classe A/B.
Mi viene in mente una azienda italiana, la AM audio, che su alcuni ampli, garantisce correnti continue per singolo canale, fino a 90A !!!! questo negli ampli di fascia minore! Altra storia..!! Gli AM audio, io li vedo meglio nel semipro rispetto all'HI-END, e non lo penso solo io.Io valuto bene la soluzione dell potenza quasi doppia, e un ampli per diffusore, ed evitare il parallelo dei diffusori con impedenza finale a 4 ohm.Anzi, due ampli per diffusore, magari avere 120A per canale da sfruttare per ogni ampli professionale...eresia.
Riguardo alle spurie fuori banda degli ampli digitali ...magari ne parliamo un'altra volta....

F.Calabrese
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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#4 Messaggio da F.Calabrese » domenica 26 maggio 2013, 18:52

elettro ha scritto:...
Mi viene in mente una azienda italiana, la AM audio, che su alcuni ampli, garantisce correnti continue per singolo canale, fino a 90A !!!! questo negli ampli di fascia minore! Altra storia..!!...
Purtroppo le mie esperienze con AM Audio datano al periodo in cui impiegavano schemi tutt'altro che originali.

Credo che le realizzazioni più recenti siano assai migliori, ma, orientate come sono all'Hi-Fi, finiscono per essere troppo costose per il Pro di questi tristissimi anni...

Un bel guaio, comunque lo si voglia vedere.

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#5 Messaggio da elettro » domenica 26 maggio 2013, 20:08

beh..è vero, non sempre è farina del loro sacco, ma a dire il vero, a parte la fase classe D/H/T, la tecnologia HI-END, hanno ormai raggiunto il capolinea, non c'e' più molto da scoprire, semmai, si possono migliorare i componenti.A riguardo della corrente erogata, nulla da dire, è sempre da primato.
Sarebbe interessante formalizzare una prova doppio cieco....con diffusori professionali..

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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#6 Messaggio da F.Calabrese » domenica 2 giugno 2013, 17:11

elettro ha scritto:beh..è vero, non sempre è farina del loro sacco, ma a dire il vero, a parte la fase classe D/H/T, la tecnologia HI-END, hanno ormai raggiunto il capolinea, non c'e' più molto da scoprire, semmai, si possono migliorare i componenti.A riguardo della corrente erogata, nulla da dire, è sempre da primato.
Sarebbe interessante formalizzare una prova doppio cieco....con diffusori professionali..
NON E' VERO...!!!

Sia in campo amplificazioni che per quanto riguarda i diffusori si potrebbe fare dieci o cento volte meglio di quel che c'é in giro, senza peraltro incorrere in costi eccessivi o anche solo superiori agli attuali.

Esistono due problemi: manca la richiesta e -soprattutto-la motivazione per chi potesse proporre...

Saluti
F.c.

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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#7 Messaggio da elettro » lunedì 3 giugno 2013, 9:49

Sui diffusori sì, certo ti do ragione....magneti, bobine, materiali dei driver, simulazione delle trombe e dei caricamenti...certo...ma impegnerebbe molte risorse in termini di progettazione, simulazione, test...etc etc...
Sull'amplificazione, non saprei ....ho visto un ampli hi-end che promette di lavorare solo con trasformatori, mi pare si chiami, blue e qualcosa...è l'unica novità bizzarra che mi è venuta in mente...semmai, per i finali ed ampli in genere, oggigiorno, sono disponibili dei sic-Mosfet con prestazioni oseri dire fuori del comune, se le paragono a quando andavo a scuola, i componeit hanno raggiunto livelli prestaizonali che non pensavo.in sic-Mosfet in contenitore plastico che puo lavorare da 5A a 35A...ai miei tempi..non era possibile..parlo degli anno 86/91, la componentistica ha raggiunto grandi traguardi, altrimenti, non esisterebbero ampli da 1000Wx2 su 8ohm, con il volume di un lettore CD.
Detto questo, non so cosa hanno nel cassetto i progettisti di amplificazioni...poi, del resto, fino a quando gli organizzaotri richiededono solo Line Array, non so se ne vale la pena progettare con tanto impegno....
Buon lavoro e alla prossima ......

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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#8 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 3 giugno 2013, 23:55

elettro ha scritto:...Buon lavoro e alla prossima ......
Se mi dice bene una certa commessa, prometto di postarvi i risultati assolutamente strepitosi di una prova su un modello in scala..

Un oggetto obbiettivamente al di là dell'immaginazione...

Promesso...!!!

Saluti
F.C.

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Re: Rapporto Pot Amplificatore/ Pot Diffusore

#9 Messaggio da elettro » martedì 4 giugno 2013, 1:44

Attendo la publbicazione....

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