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Re: Laviamo le orecchie alla fonte del Vero

Inviato: venerdì 29 ottobre 2010, 11:59
da queledsasol
F.Calabrese ha scritto:
cactus_atomo ha scritto:... io ne prendo atto e mi accontento di un suono "verosimile", che mi consente di appagare il mio amore per la musica e al contempo sentirla ben riprodotta...
Come non concordare con il più saggio di noi...???

Però...



STO DICENDO CHE ESISTONO DIFFERENZE... in termini di verosimiglianza....

E sono differenze che, in linea di massima, sono proporzionate alla complessità ed all'efficacia delle soluzioni tecniche dispiegate, ma non al prezzo degli oggetti...




"Verosimile" e "Ben riprodotta" giusto la assoluta concordanza con il vero e' per definizione impossibile;ma il gioco si dipana intorno a
queste due parole,come fai a dire che e' verosimile se tu a quel determinato concerto che ascolti con il tuo es:CD non c'eri;per verosimile
intendi ragionevolmente simile a quanto normalmente ascolto ad un concerto, lo sento ben riprodotto.
Poi cambi qualcosa nel tuo impianto e (se va' bene)e' piu' verosimile e meglio riprodotto,per dire che esistono molti livelli che a seconda del
nostro accontentarci possono essere accettabili.

Ciao,purtroppo per me io ho un basso livello di accettazione,e il confronto lo faccio con registrazioni a 24-192 khz a cui ero. :?

Re: Laviamo le orecchie alla fonte del Vero

Inviato: mercoledì 3 novembre 2010, 23:05
da iano
Non sò se ci sono strumenti musicali che voi non amate.
A me piacciono tutti e credo che sia così un pò per tutti.
Non parlo di strumenti necessariamente nobili,come il pianoforte,ma di strumenti che fanno parte della nostra cultura o di quella di altri popoli,che siano diffusi o che siano relegati ad una precisa etnia,sono stati selezionati e modificati nel tempo dal gusto di chi li costruisce e di chi li ascolta piegandoli ai propri e rispettivi scopi espressivi.Gli strumenti quindi comunicano e interagiscono con noi nel lungo tempo.
In una musica riprodotta ciò che và privilegiato è quindi quello che c'è da comunicare.Cioè la "poesia".
Vero è che la stessa poesia letta da due persone diverse può assumere financo diverso significato e nessuno dei due forse è quello che intendeva il poeta.
Ma la cultura si evolve anche per malintesi e anche un grosso malinteso può essere fonte di nuova grande poesia.Così il significato stesso delle parole si evolve nel tempo fino ad assumere significati contrapposti,fino a rendere la stessa parola,usata in epoche diverse,come un ossimoro.
Così gli strumenti musicali come le parole possono essere stravolte dal nostro impianto,complice anche l'ignoranza di chi li assembla della musica dal vivo.
Però cosa è musica e poesia,quando la sentiamo,tutti lo sappiamo.Si?Si!
Cosa è fedeltà.Ni,sò. :roll:
Certo una rotta và comunque seguita.Male che và si scoprirà l'America. :lol:
Ciao,Sebastiano.

Re: Laviamo le orecchie alla fonte del Vero

Inviato: giovedì 11 novembre 2010, 22:37
da queledsasol
La rotta e' per Me ben chiara,cercare di clonare il Vero il piu' possibile.
Ovvio che si sa' che non arriveremo mai alla fine del cammino,e' una Rotta senza possibilita' di arrivo;ma forse proprio per questo e' ancora
piu' bella.


Ciao, ;)