Un banco mixer per il futuro? (o per il passato..)

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EdoFede
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Un banco mixer per il futuro? (o per il passato..)

#1 Messaggio da EdoFede » giovedì 18 giugno 2015, 11:54

I moderni software di produzione musicale multitraccia permettono, in linea teorica, di fare a meno di un banco mixer.
Fader e pan-pot software hanno raggiunto una buona risoluzione e pian piano sono stati eliminati molti problemi (es, la bassa risoluzione che rendeva udibili gli "scatti" di volume o di pan).

Tuttavia...
le possibilità di intervento rapido e preciso che danno una superficie di controllo "fisica", sono decisamente più vicini al "mondo umano" con cui si interfacciano.
Così come una tastiera con i tasti e che da un feedback tattile risulterà sempre superiore rispetto ad una tastiera touch.

Le grandi ditte legate alla registrazione digitale hanno quindi proposto superfici di controllo con design da vecchio mixer, ma che semplicemente controllano e sono controllate dal software, tipicamente Pro Tools.

Nell'ottica della migliore qualità possibile, in fase di produzione, LA soluzione è sempre e solo la somma analogica del multitraccia per ottenere il mix stereo.
Significa che, quantomeno i pan-pot, devono essere controllati in dominio analogico (salvo uscire con il doppio dei canali registrati in origine). Meglio ancora se anche i fader di livello risiedono in dominio analogico.

Il problema è che, in dominio analogico, risulta molto più difficile gestire automatismi registrati, seppur si siano viste nei decenni le tecniche più disparate.
Si, perché il mix si fa in tempo reale. Da un lato esce il multitraccia in play, i canali vengono sommati fino ad ottenere il mix stereo e dall'altro lato si registra questo mix risultante.
Quindi i livelli man mano da regolare o i pan-pot eventualmente da spostare durante una esecuzione... o viene fatto tutto manualmente (rendendo l'operazione non ripetibile), oppure viene automatizzata (con metodi tecnici più o meno validi, qualitativamente).

Nella pratica, ritengo che i flying fader analogici, siano la soluzione qualitativamente migliore per gestire un mix con automatismi.
Quelli fatti bene ovviamente.

Ora, mettendo un attimo da parte questi concetti (che mi stavo dilungando :mrgreen: )... arriviamo al PROBLEMA.

Come più volte evidenziato qui sul forum, il classico banco mixer è un bello specchio acustico, che crea problemi di enfasi e cancellazioni di fase.
Supponendo che per certe produzioni la presenza del banco sia necessaria,
stavo pensando ad un modo per aggirare il problema.

E pensavo...
perché, invece del classico lamierato pieno da 2mq, non realizziamo un banco in cui ci sia un certo spazio tra un canale e l'altro...
e riempiamo queste cavità in modo che il tutto si comporti come un diffusore acustico?



per spiegare meglio l'idea...prendiamo ad esempio un banco MCI-JH500:
Immagine

ed immaginiamo di togliere dal banco tutti i canali con numero pari.
Lo spazio vuoto tra un canale e l'altro lo possiamo "riempire" parzialmente in modo da rendere differenti le geometrie dei vari "buchi", magari inserendo anche materiale fonoassorbente, se e dove necessario.

Secondo voi è un'idea assurda, oppure potrebbe funzionare ed essere una buona soluzione a questo problema?


Ciao,
Edo

ginohorn
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Re: Un banco mixer per il futuro? (o per il passato..)

#2 Messaggio da ginohorn » domenica 5 luglio 2015, 9:21

Mah, anche se in teoria l'idea potrebbe essere interessante, mi sembra complicata. Tanto vale copritr il pannello superiore con del neoprene a cellule aperte . Saluti gh

queledsasol
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Re: Un banco mixer per il futuro? (o per il passato..)

#3 Messaggio da queledsasol » domenica 5 luglio 2015, 12:27

Ma valutare che il vero problema è la estrema mediocrità dal punto di vista sonico dei tipici e moderni mixer analogici,non sarebbe piu' semplice.
Potenziometri economici,operazionali vecchi e mal performanti,condensatori elettrolitici tra un operazionale e l'altro,ecc ecc.

Ciao, ;)

F.Calabrese
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Re: Un banco mixer per il futuro? (o per il passato..)

#4 Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 luglio 2015, 14:38

queledsasol ha scritto:Ma valutare che il vero problema è la estrema mediocrità dal punto di vista sonico dei tipici e moderni mixer analogici,non sarebbe piu' semplice.
Potenziometri economici,operazionali vecchi e mal performanti,condensatori elettrolitici tra un operazionale e l'altro,ecc ecc.
Quoto e sottoscrivo: da che esistono i mixer digitali (che operano internamente a 32 o 40 Bit), quelli analogici non hanno più alcun senso...

Saluti
F.C.

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