Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

Moderatore: Marcello Croce

Messaggio
Autore
Carlo
Messaggi: 18
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 13:30

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#11 Messaggio da Carlo » domenica 17 ottobre 2010, 20:17

Molti ottimi microfoni di ultima generazione sono digitali, un problema in meno.
**** COMMODORE 64 BASIC V2 ****
64K RAM SYSTEM 38911 BASIC BYTES FREE
READY.
Immagine

bepi67
Messaggi: 3044
Iscritto il: venerdì 15 ottobre 2010, 16:49

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#12 Messaggio da bepi67 » domenica 17 ottobre 2010, 20:48

Non vi piacciono i trasformatori ?
Neumann M-150......what else ?

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#13 Messaggio da queledsasol » domenica 17 ottobre 2010, 21:51

Se il microfono e' digitale,purtroppo non risolve il problema,il problema e' alla radice ,la capsula del microfono.
Se si utilizza un microfono con bilanciamento elettronico invece che a trasformatori non si risolve il problema.
Quindi con tutti i microfoni esistenti (o meglio che esistevano) non si risolve il problema,poi dopo i microfoni il problema continua con i
preamplificatori microfonici,molti convertitori,i mixer,i registratori analogici insomma non con tutto ma quasi.


Ciao, :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

bepi67
Messaggi: 3044
Iscritto il: venerdì 15 ottobre 2010, 16:49

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#14 Messaggio da bepi67 » martedì 19 ottobre 2010, 15:31

Un mio amico realizza mixers passivi (sommatori) utilizzando come preamplificatori microfonici cloni di moduli "vintage" Siemens e Telefunken.
Pare che i risultati siano molto, molto buoni.....

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#15 Messaggio da queledsasol » martedì 19 ottobre 2010, 21:15

Non metto in dubbio la qualita' o meno di una realizzazione,almeno fino a che la posso sentire,nel qual caso dico la mia opinione;detto questo
il mio postare in questo argomento e' per fare capire a quelli che osservano da lontano il mondo del professionale come se fosse un mondo perfetto e pieno di apparecchi avveniristici, molto lontano dal nostro bistrattato mondo amatoriale che anche in questo
mondo esistono una quantita' elevatissima di prodotti mediocri.
Se il tuo amico utilizzando vecchi schemi SIEMENS o TELEFUNKEN (vecchi di circa 30 anni)produce apparecchi apprezzati tuttora, questo la
dice lunga sui progressi avvenuti in 30 anni nel mondo professionale.
Un mondo in cui giravano (oggi purtroppo per loro la pacchia e' finita)elevatissime quantita' di denaro,che si e' dato da tempo uno standard
(ben diversamente dal nostro)bilanciato e neppure quello e' mai stato reale (spero non per risparmiare).
Insomma tutto questo per sfatare e togliere il mito del mondo professionale e dei suoi tecnici che bonta' loro dall'alto della loro sapienza e
lungimiranza dispensano a noi tapini barlumi della loro conoscenza.
Non basta essere tecnici,addetti ai lavori,ingegnere del suono appartenenti a quel mondo per porsi su di un piedistallo,devono dimostrarlo!


Ciao, :mrgreen:

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#16 Messaggio da queledsasol » mercoledì 20 ottobre 2010, 23:32

Fatta una piccola disamina su i pro e i contro di ogni modo di registrare,e fatta la tara su un mondo (quello professionale)che ha anche lui i
suoi pro e contro e NON e' quell'Eldorado di fenomeni che Noi vorremmo.
Dopo aver illustrato i Microfoni,prima di passare al pre-microfonico vorrei esaminare il modo in cui i microfoni vengono normalmente usati.
Farei volentieri con voi un passo indietro nel tempo agli anni 60 ,in questo periodo era tutto analogico,tutto a valvole,e con relativamente
pochi mezzi e conseguentemente poca possibilita' di fare, come oggi ingenti danni;se prendiamo registrazioni Jazz dell'epoca,oltre che
GRANDISSIMI MUSICISTI troviamo spesso anche GRANDI Registrazioni , pochi microfoni a valvole,un pre-microfonico a valvole ,un mixer limitatissimo a valvole pure lui,un registratore a nastro a valvole "senza i mostri di riduttori di rumore introdotti 15 anni dopo".
Certo un suono limitato in frequenza,con un po' di soffio,non velocissimo ma Moooooooooooooooooooooooooooooooolto piu' naturale di
quasi tutti i suoni che si registrano oggi con 50 anni di evoluzione tecnologica.


Ciao,riflettete :? :? :?

F.Calabrese
Messaggi: 41613
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#17 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 21 ottobre 2010, 9:12

queledsasol ha scritto:...Farei volentieri con voi un passo indietro nel tempo agli anni 60 ,in questo periodo era tutto analogico,tutto a valvole,e con relativamente
pochi mezzi e conseguentemente poca possibilita' di fare, come oggi ingenti danni;se prendiamo registrazioni Jazz dell'epoca,oltre che
GRANDISSIMI MUSICISTI troviamo spesso anche GRANDI Registrazioni , pochi microfoni a valvole,un pre-microfonico a valvole ,un mixer limitatissimo a valvole pure lui,un registratore a nastro a valvole "senza i mostri di riduttori di rumore introdotti 15 anni dopo".
Certo un suono limitato in frequenza,con un po' di soffio,non velocissimo ma Moooooooooooooooooooooooooooooooolto piu' naturale di
quasi tutti i suoni che si registrano oggi con 50 anni di evoluzione tecnologica.
Verissimo...

Non sareste sorpresi se poteste osservare lo schema dei preamplificatori e dei mixer (penso all'Ampex 4 canali) dell'epoca...

Ce ne sono da far impallidire Marantz e Mc Intosh...

Prometto di ritrovarli e postare...

Saluti
F.C.

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#18 Messaggio da queledsasol » sabato 23 ottobre 2010, 1:01

Ora trovati i maestri c'era in fondo solo da copiare,e migliorare;gia' ma da dove partire?
Quando si comincia una nuova avventura il problema e' sempre la partenza,neache fossimo in F1;ma proprio come li' se sbagli la partenza
ti complichi notevolmente la vita.
Eravamo penso nel 1996 quando abbiamo avuto modo di sentire uno STUDER A80 da 1/4 di pollice due tracce a 76 cm/sec con master
tape registrati da ML,anche lo STUDER era modificato ML;come potete immaginare fu' una esperienza Notevole,se stavi fuori dalla stanza
avevi l'impressione che qualcuno suonasse il pianoforte dal vivo,se entravi nella stanza ti sembrava che qualcuno suonasse al di la' del vetro
di una sala di registrazione.
Poi ho avuto modo di sentire un parallelo di una stessa registrazione amatoriale,fatta con un DAT e con un REVOX B 77,ancora una volta
il master tape batteva nettamente il digitale.
Ok,anche i maestri usavano master tape,che master tape sia;siamo partiti dall'acquisto di un registratore OTARI MTR 10.
Bene una volta pulito e controllato che fosse con un grado accettabile di taratura (e' una macchina dei primi o meta' degli anni 80),e' stata
collegata e fatta una prova di ascolto.
Per me (e' un parere personale,e parlo di una macchina che ho tuttora,o meglio non e' piu' lei ma di questo parliamo dopo)faceva C......RE!
Avevano veramente fatto una bella partenza.

Ciao.il bello e' che il tecnico che me lo doveva tarare alla perfezione mi disse:come suona bene! :shock:

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#19 Messaggio da queledsasol » lunedì 25 ottobre 2010, 19:24

Per fortuna che per l'uso che ne pensavo di fare (praticamente come meccanica)il fatto che suonasse bene era relativo.
La scelta dell' OTARI MTR 10 non e' stata casuale,di quella macchina si aveva tutta la documentazione , gli schemi elettrici,e anche ricambi meccanici;da questi schemi si e' potuto rilevare quanto segue:
1)La macchina e' bilanciata elettronicamente (con un integrato)
2)Sul percorso del segnale audio dalle testine all'uscita tra un integrato e l'altro ci sono, non ricordo bene se 12 o 18 condensatori elettrolitici.
3)Gli integrati usati sono dei 4558 (anni 80).
4)Se i condensatori elettrolitici attraversati sono 12 o 18 fate voi il conto degli integrati attraversati(un integrato,un condensatore)
Ora con tutto questo po' po' di roba se avesse suonato bene,avrei gridato al miracolo.
Bene attenzione pero' c'e' un motivo per cui i progettisti dell'epoca (anni 80) hanno fatto questo:
1)A quell'epoca avevano quegli integrati,si stava timidamente affacciando il 5532
2)Mettendo un condensatore tra un integrato e l'altro in caso di rottura di uno si salvaguardava l'altro (affidabilita',importantissima nel pro.)
3)Il fare una macchina bilanciata avrebbe inciso abbondantemente sui costi di produzione e quindi sui prezzi di vendita.
Detto questo ,e fatto l'analisi di questa particolare macchina,non crediate che le altre piu' o meno blasonate siano messe meglio;le ultime
prodotte fine anni 80 ,dopo imperverso' il digitale ,sono tutte in misura ovviamente diversa (non poi cosi' tanto) afflitte dagli stessi problemi.

Ciao,lo so' che sto dissacrando dei miti,ma purtroppo e' la pura verita'. :oops:

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.

#20 Messaggio da queledsasol » martedì 26 ottobre 2010, 23:52

Registrazione analogica,a prescindere dalla dimensione del nastro,i registratori analogici hanno vissuto per me in pratica tre stagioni (periodi):
1)Era valvolare,i registratori avevano dimensioni importanti,riposte limitate a causa delle testine,dei nastri,delle elettroniche dell'epoca;
erano anche affetti da un rumore di fondo piu' elevato.Suonavano bene ma erano limitati tecnicamente.
2)Prima era a transistor,le dimensioni si sono fatte piu' umane,le testine sono state sviluppate cosi' i nastri,la risposta di frequenza si e'
estesa,le circuitazioni erano a discreti ma soffrivano della relativa gioventu' della tecnologia del transistor,il rumore si e' un po' ridotto.
3)Seconda era a transistor (integrati),le dimensioni si sono ancora ridotte,le testine hanno raggiunto la maturita' come ora le conosciamo,
i nastri hanno raggiunto il loro punto piu' alto,la risposta di frequenza eccede la banda audio,il rumore si e' ancora ridotto,in questa era
si e' perso un sacco di tempo con riduttori di rumore di ogni foggia e tipo (Dolby A,ecc),che sicuramente raggiungevano l'obbietivo ma
lascio immaginare gli effetti sul suono.
Tutte questi periodi hanno avuto cose buone mischiate ad altre cattive:
1)Buon suono,afflitto da rumore e limitata risposta di frequenza.
2)Suono un po' peggiorato,rumore migliore ma ancora alto,risposta di frequenza migliorata ma non troppo (periodo di trasizione)
3)Suono (rispetto al periodo valvolare)ancora forse un po' peggiorato,rumore migliore (quasi accettabile),risposta di frequenza buona.
Il problema per il registratore a nastro analogico e' stato il tempo , quando avrebbe potuto raggiungere il suo massimo,grazie alla
produzione di integrati piu' performanti e meglio suonanti,e' uscita la registrazione digitale (senza rumore),per i tecnici dell'epoca
circa 28 anni fa' una specie di terra promessa,e il registratore analogico a nastro e' stato accantonato.

Ciao, ;)

Rispondi