Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Moderatore: Marcello Croce
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Non ha ancora un nome,terremo a mente il tuo suggerimento.
E dire che e' uno dei pochi oggetti che potrebbe seguire i tuoi desideri,(molto spesso non e' proprio possibile) di dimensioni contenute e
risultato sonico ottimo (stavo per sbilanciarmi su' straordinario,poi la moderazione ha avuto la meglio).
Ciao,metti via i soldini per la mia pizza.
E dire che e' uno dei pochi oggetti che potrebbe seguire i tuoi desideri,(molto spesso non e' proprio possibile) di dimensioni contenute e
risultato sonico ottimo (stavo per sbilanciarmi su' straordinario,poi la moderazione ha avuto la meglio).
Ciao,metti via i soldini per la mia pizza.
Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
queledsasol ha scritto:Bene tutto questo cappelo per dire e dimostrare in fondo una cosa semplicissima;che se noi potessimo usare una meccanica sofisticata come
quella dei registratori a nastro piu' recenti,completata da un gruppo testine anche lui dell'ultima generazione , usando un performante nastro
anche lui dell'ultima generazione tipo AMPEX 456 o meglio AMPEX 499 o BASF SM 900 o AMPEX Q9;ma rivedendo in tutto l'elettronica a tubi o
a transistor (discreti) e facendola veramente bilanciata;allora e solo allora sentiremo veramente a che livello si possono porre i registratori a
nastro analogici,se poi si andasse sul 1/2 pollice o 1 pollice , due tracce,38 o 76 cm/sec;la faccenda prenderebbe aspetti veramente notevoli.
P.S:per rivedere l'elettronica intendo solo quella di registrazione ,ascolto e bias;tutto quello relatico al controllo puo' rimanere a integrati.
qualcuno lo ha gia' fatto come TIM de Parravicini o ML (questo lo ho potuto sentire e con i suoi Master,molto scomodo!).
Ciao,
Vedi Alfredo tu sai benissimo che i costi di tali apparecchiature attengono la parte meccanica, meccanica di precisione che necessita di investimenti da industrie di precisione.
Altrettanto sai che, averci la parte meccanica in regola, l'abarthizzazione dell'elettronica è un giochino semplicino
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Giustissimo,le meccaniche costano una frazione di quello che costerebbe il farle,le testine anche e il tutto e' fatto da bene a benissimo.
Le logiche di controllo sono funzionali all'uso;insomma tutto a posto tranne che l'elettronica di registrazione e riascolto,che non e' la luna
da rifare.
Se le cose stanno cosi' e stanno cosi', perche' pochi si sono cimentati e la maggior parte si tiene le elettroniche originali che non sono
assolutamente all'altezza del resto.
P.S:Non parlo di abarthizzazione ,parlo di rinnovo totale dell'elettronica di registrazione e riascolto.
Ciao,
Le logiche di controllo sono funzionali all'uso;insomma tutto a posto tranne che l'elettronica di registrazione e riascolto,che non e' la luna
da rifare.
Se le cose stanno cosi' e stanno cosi', perche' pochi si sono cimentati e la maggior parte si tiene le elettroniche originali che non sono
assolutamente all'altezza del resto.
P.S:Non parlo di abarthizzazione ,parlo di rinnovo totale dell'elettronica di registrazione e riascolto.
Ciao,
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Torneremo sull'argomento registratori a nastro,anche perche' ho visto un altro argomento simile in un altra sezione.
Al momento opportuno mostreremo ,quanto fatto in questo campo, in questi anni ,in quel di Modena;state collegati.
Ora parliamo di quelli che sono diventati i miei oggetti da ripresa e da collezzione: i MICROFONI.
Si dividono in tre famiglie:
1)Dinamici
2)A Condensatore
3)A Nastro
Per comodita' parleremo solo della famiglia piu' Nobile (su' questo ci sarebbe da dire,ma per ora passiamola buona)quelli A Condensatore.
La storia di questi e' intrecciata a doppio filo con il capostipite di questa Nobile Genia,il primo che ha prodotto questi microfoni e il primo
cha ha inventato il diaframma polare variabile; NEUMANN e parlando di inizio si parla degli anni 40,ma per arrivare a uno dei piu' famosi si
deve arrivare al 1947 con il Famoso microfono valvolare a diaframma polare variabile NEUMANN U47.
Ciao,
Al momento opportuno mostreremo ,quanto fatto in questo campo, in questi anni ,in quel di Modena;state collegati.
Ora parliamo di quelli che sono diventati i miei oggetti da ripresa e da collezzione: i MICROFONI.
Si dividono in tre famiglie:
1)Dinamici
2)A Condensatore
3)A Nastro
Per comodita' parleremo solo della famiglia piu' Nobile (su' questo ci sarebbe da dire,ma per ora passiamola buona)quelli A Condensatore.
La storia di questi e' intrecciata a doppio filo con il capostipite di questa Nobile Genia,il primo che ha prodotto questi microfoni e il primo
cha ha inventato il diaframma polare variabile; NEUMANN e parlando di inizio si parla degli anni 40,ma per arrivare a uno dei piu' famosi si
deve arrivare al 1947 con il Famoso microfono valvolare a diaframma polare variabile NEUMANN U47.
Ciao,
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Posto quanto scritto da Lincetto Marco nel lontano 2002,non per fare o meno polemica , il fatto che abbia cambiato idea in questi otto anni
e lo abbia scritto sulle pagine pubbliche di un Forum (VHF)va' solo ad onore della sua intelligenza che se metabolizza di avere sbagliato si corregge ; ma solo per fare capire a chiunque di Noi che le posizioni Assolutiste sono estremamente pericolose in tutti i campi.
Ciao,
e lo abbia scritto sulle pagine pubbliche di un Forum (VHF)va' solo ad onore della sua intelligenza che se metabolizza di avere sbagliato si corregge ; ma solo per fare capire a chiunque di Noi che le posizioni Assolutiste sono estremamente pericolose in tutti i campi.
Ciao,
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Allego articolo,notare a pagina 2 a proposito di Analogico,inteso come nastro da studio (riportato in maiuscolo " DEVE MORIRE").
Ciao,
Ciao,
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Ciao a tutti, questa è la mia prima volta in un forum anche se mi sono iscritto da un pò. Ci sono argomenti interessantissimi e mi sembra ci siano anche persone competenti e umane. Veniamo qindi alla risposta a questo post: forse nessuno ha mai pensato seriamente abilanciare tutto fin dal microfono. Problemi progettuali? Costo? Altro? Propendo per una combinazione fra questi, e penso che all'epoca sia stata fatta una scelta si di comodo ma anche vincolata dal fatto che riascoltare una registrazione con i sistemi di cui disponevano non permettesse di discernere fra una soluzione tecnica ed un'altra. Cosa ne pensate? E ora non sarebbe il caso di capire se almeno siamo arrivati al punto di poter discernere e valutare la differenza tra una scelta di una soluzione tecnica ed un'altra?queledsasol ha scritto:Ogni sistema di bilanciamento elettronico presenta inconvenienti,il problema va' risolto a monte TUTTO DEVE essere realmente
bilanciato.(punto)
E questi Tecnici che ci spacciano cioccolata e invece e' altra cosa (sempre marrone)la devono smettere.
Ciao
Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Competenti forse... Ma umane? Ma tu ce l'hai presente Calabrese?mi sembra ci siano anche persone competenti e umane.
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Si l'ho conosciuto quest'estate.dufay ha scritto:Competenti forse... Ma umane? Ma tu ce l'hai presente Calabrese?mi sembra ci siano anche persone competenti e umane.
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Re: Registrazioni stereofoniche limiti e problemi.
Una particolarità del settore professionale è che le soluzioni più avanzate spuntano sempre fuori quando il mercato dimostra consapevolezza dell'esistenza del problema e, quindi, è ricettivo per l'innovazione.quello del gamut ha scritto:... forse nessuno ha mai pensato seriamente a bilanciare tutto fin dal microfono. Problemi progettuali? Costo? Altro?...
Ora accade che il bilanciamento "totale" sia stato proposto, a fine anni '80, quando però la dinamica registrabile era abbastanza ristretta da essere ottenibile già dalle elettroniche convenzionali. E c'erano molti meno problemi, all'epoca, in termini di radiofrequenze in giro...
Oggi, quando tutto sarebbe pronto per accogliere l'innovazione, abbiamo invece un trend parallelo, che consiste nello spostamento della conversione A/D fino alla capsula microfonica, che sta prevalendo ed ha alcuni indubbi vantaggi.
L'unione delle due soluzioni potrebbe dare risultati impressionanti.
Vediamo cosa accade !
Saluti
F.C.