Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Moderatore: F.Calabrese
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Ragassuoli, ma lo avete capito che c'è una marea di gente che ha la grana ed è libera di spenderla come gli pare ?
Al cinese o al russo granoso spendere 200mila euro di stereo da mettere in un loft di 4 milioni di euro gli fa lo stesso effetto che fa la 100 euro all'operaio o all'impiegato.
Provate a vedere gli annunci di appartamenti nel centro a Roma. Ci sono una marea appartamenti che costano 1.5-2 milioni di euro e c'è gente, anche insospettabile, che li compera.
Cosa vuoi che gli pesi all'acquirente spendere 40-50.000 euro di stereo quando ha comperato 2milioni di euro di casa in contanti?
Senza scomodare le automobili, un Rolex Paul Newman va via sui 40-50.000 euro, parliamo di un orologio che non ha nulla di particolare dal punto di vista tecnico eccetto che si tratti di un Rolex Paul Neuman, e gli appassionati di orologi gli sbavano dietro e lo comperano (50.000 euro per un orologio da polso in acciaio!).
Un Rolex Submariner costa 5-6000 euro, se invece si tratta si una versione speciale (tipo il "polipetto" fatto per i sommozzatori della polizia), arriva a costarne 20.000, per un polpo stampato sul quadrante: per un orologio del genere c'è la fila di gente che aspetta di accapparrarsene uno.
20.000 euro per un orologio con un polpo nel quadrante !
Quindi, voler fare la morale a chi compera hifi costoso non sta ne in cielo ne in terra, i danarosi ci sono (beati loro) e spendono.
Si può discutere se tecnicamente siano prodotti validi, ma al potenziale acquirente penso che freghi poco la tecnica perchè devono esibirlo nel salone.
Quello è hifi di lusso.
Per fortuna la fisica è democratica e vale per tutti, oggetti di lusso e non, per cui si può spendere relativamente poco ed ascoltare bene senza la sovrastruttura degli oggetti di lusso!
Saluti
Al cinese o al russo granoso spendere 200mila euro di stereo da mettere in un loft di 4 milioni di euro gli fa lo stesso effetto che fa la 100 euro all'operaio o all'impiegato.
Provate a vedere gli annunci di appartamenti nel centro a Roma. Ci sono una marea appartamenti che costano 1.5-2 milioni di euro e c'è gente, anche insospettabile, che li compera.
Cosa vuoi che gli pesi all'acquirente spendere 40-50.000 euro di stereo quando ha comperato 2milioni di euro di casa in contanti?
Senza scomodare le automobili, un Rolex Paul Newman va via sui 40-50.000 euro, parliamo di un orologio che non ha nulla di particolare dal punto di vista tecnico eccetto che si tratti di un Rolex Paul Neuman, e gli appassionati di orologi gli sbavano dietro e lo comperano (50.000 euro per un orologio da polso in acciaio!).
Un Rolex Submariner costa 5-6000 euro, se invece si tratta si una versione speciale (tipo il "polipetto" fatto per i sommozzatori della polizia), arriva a costarne 20.000, per un polpo stampato sul quadrante: per un orologio del genere c'è la fila di gente che aspetta di accapparrarsene uno.
20.000 euro per un orologio con un polpo nel quadrante !
Quindi, voler fare la morale a chi compera hifi costoso non sta ne in cielo ne in terra, i danarosi ci sono (beati loro) e spendono.
Si può discutere se tecnicamente siano prodotti validi, ma al potenziale acquirente penso che freghi poco la tecnica perchè devono esibirlo nel salone.
Quello è hifi di lusso.
Per fortuna la fisica è democratica e vale per tutti, oggetti di lusso e non, per cui si può spendere relativamente poco ed ascoltare bene senza la sovrastruttura degli oggetti di lusso!
Saluti
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Bepi mi hai tolto le parole di bocca
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Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
in parte pure a me
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
non è che...gli ADEPTI-LAVORATORI della musica/suono...anzi...F.Calabrese ha scritto:Bellissime, le vostre riflessioni, cui mi associo.
Da parte mia aggiungo che -in fondo- una soluzione a tanti problemi ci sarebbe pure, ed anche semplice. Basterebbe scremare dalle TROPPE proposte commerciali un numero ragionevole di "Best Buy", per ogni categoria di prezzo. Questi finirebbero inevitabilmente in concorrenza tra loro appunto sulla base del rapporto prezzo/prestazioni.
Finché avremo Annuari con 2500 diffusori e mille finali, c'è poco da obbiettare se un buon finale viene offerto a diecimila Euro...! Per progettarlo, ingegnerizzarlo e costruirne quei tre-cinque pezzi che si venderanno occorrono sforzi che solo quelle cifre ripagano.
Vi ricordo che di Quad 405 se ne vendettero quindicimila, in tre anni... Certo che costavano poco ed avevano un rapporto Q/P fenomenale !!!![]()
Saluti
F.C.
P.S.: Se il mercato dell'Hi-End è così frantumato, lo si deve per metà alle riviste e per l'altra metà al fatto che due amici appassionati non comperano mai lo stesso ampli e gli stessi diffusori. Guardatevi intorno e ditemi se ho torto...!
come monitors mini-medi...oltre quelli storici hifi e/o pro...di TUTTO !
http://www.gear4music.it/it/Monitor-da-studio/Attivo
e x i fighi-modaioli...
http://www.gear4music.it/it/Registrazio ... oppia/17XZ
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Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Gli apparecchi pro hanno ben altro mercato.
I numeri della produzione attuale degli oggetti HiFi sono ridicoli.
E' evidente che così i costi vanno alle stelle e in molti casi non c'è margine per una progettazione accurata.
Giorni fa ho dovuto aprire il mio Phonic per sostituire l'interruttore di alimentazione che non faceva bene contatto.
E' un componente di tipo industriale, previsto per il montaggio su pannelli forati con determinate misure, simile a quello che ho dovuto cambiare sul pre Audiometric qualche mese fa, l'ho trovato in un negozio di elettricità sotto casa al prezzo di 2,5 €.
Se dovessi costruirmi un ampli uguale, comprando i pezzi sfusi, arriverei ai 199 € che l'ho pagato soltanto con il case, i numerosi connettori presenti ed il trafo toroidale, lasciando fuori circuito stampato, componentistica e progettazione.
Lo stesso interruttore, se lo acquistassi da RS, poniamo in 100 pezzi, per mettere su una piccola produzione, scenderebbe di prezzo, ma se me ne occorressero migliaia, saltando l'intermediario e rivolgendomi direttamente al fabbricante, il prezzo sarebbe una frazione di quello iniziale.
Quanti pezzi pensate che possano fare i fabbricanti HiFi di quelle costose e laccate scatole da scarpe?
Se escludiamo i pochi fabbricanti che lavorano su numeri industriali, tipo Indiana Line, molto spesso si tratta di roba semi artigianale, il guaio che sempre di conini si tratta, sia che costino 200 sia costino 20000 €.
Per questo Fabrizio aveva tentato la strada dei kit di modifica: prendo un prodotto industriale, venduto ad un prezzo impossibile per una produzione artigianale, e ne prevedo la modifica.
I numeri della produzione attuale degli oggetti HiFi sono ridicoli.
E' evidente che così i costi vanno alle stelle e in molti casi non c'è margine per una progettazione accurata.
Giorni fa ho dovuto aprire il mio Phonic per sostituire l'interruttore di alimentazione che non faceva bene contatto.
E' un componente di tipo industriale, previsto per il montaggio su pannelli forati con determinate misure, simile a quello che ho dovuto cambiare sul pre Audiometric qualche mese fa, l'ho trovato in un negozio di elettricità sotto casa al prezzo di 2,5 €.
Se dovessi costruirmi un ampli uguale, comprando i pezzi sfusi, arriverei ai 199 € che l'ho pagato soltanto con il case, i numerosi connettori presenti ed il trafo toroidale, lasciando fuori circuito stampato, componentistica e progettazione.
Lo stesso interruttore, se lo acquistassi da RS, poniamo in 100 pezzi, per mettere su una piccola produzione, scenderebbe di prezzo, ma se me ne occorressero migliaia, saltando l'intermediario e rivolgendomi direttamente al fabbricante, il prezzo sarebbe una frazione di quello iniziale.
Quanti pezzi pensate che possano fare i fabbricanti HiFi di quelle costose e laccate scatole da scarpe?
Se escludiamo i pochi fabbricanti che lavorano su numeri industriali, tipo Indiana Line, molto spesso si tratta di roba semi artigianale, il guaio che sempre di conini si tratta, sia che costino 200 sia costino 20000 €.
Per questo Fabrizio aveva tentato la strada dei kit di modifica: prendo un prodotto industriale, venduto ad un prezzo impossibile per una produzione artigianale, e ne prevedo la modifica.
Leonardo
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
La AM Audio di Vigevano, realizza e vende direttamente da sempre, con un bel taglio di almeno il 40% dei costi inutili di rappresentanza, vendita, etc etc...
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Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
all'estero sono numerose le aziende che fanno vendita diretta, con costi senza dubbio più competitivi, ma mai radicalmente diversi.elettro ha scritto:La AM Audio di Vigevano, realizza e vende direttamente da sempre, con un bel taglio di almeno il 40% dei costi inutili di rappresentanza, vendita, etc etc...
Sospetto che si potrebbe fare di meglio; ma l'intermediario (importatore-distributore) è solo uno degli elementi di aumento del listino.
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Lavorare poco e guadagnare tanto.
La filosofia di TUTTI.
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Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
Questo è sacrosanto: ognuno spende ciò che può e che vuole.bepi67 ha scritto:Ragassuoli, ma lo avete capito che c'è una marea di gente che ha la grana ed è libera di spenderla come gli pare ?
Al cinese o al russo granoso spendere 200mila euro di stereo da mettere in un loft di 4 milioni di euro gli fa lo stesso effetto che fa la 100 euro all'operaio o all'impiegato.
Provate a vedere gli annunci di appartamenti nel centro a Roma. Ci sono una marea appartamenti che costano 1.5-2 milioni di euro e c'è gente, anche insospettabile, che li compera.
Cosa vuoi che gli pesi all'acquirente spendere 40-50.000 euro di stereo quando ha comperato 2milioni di euro di casa in contanti?
Senza scomodare le automobili, un Rolex Paul Newman va via sui 40-50.000 euro, parliamo di un orologio che non ha nulla di particolare dal punto di vista tecnico eccetto che si tratti di un Rolex Paul Neuman, e gli appassionati di orologi gli sbavano dietro e lo comperano (50.000 euro per un orologio da polso in acciaio!).
Un Rolex Submariner costa 5-6000 euro, se invece si tratta si una versione speciale (tipo il "polipetto" fatto per i sommozzatori della polizia), arriva a costarne 20.000, per un polpo stampato sul quadrante: per un orologio del genere c'è la fila di gente che aspetta di accapparrarsene uno.
20.000 euro per un orologio con un polpo nel quadrante !
Quindi, voler fare la morale a chi compera hifi costoso non sta ne in cielo ne in terra, i danarosi ci sono (beati loro) e spendono.
Si può discutere se tecnicamente siano prodotti validi, ma al potenziale acquirente penso che freghi poco la tecnica perchè devono esibirlo nel salone.
Quello è hifi di lusso.
Per fortuna la fisica è democratica e vale per tutti, oggetti di lusso e non, per cui si può spendere relativamente poco ed ascoltare bene senza la sovrastruttura degli oggetti di lusso!
Saluti
Il problema però è che, non è una "Ferrari 458" a fare il mercato; ma è una Golf. E fin qui ho scoperto l'acqua calda. La differenza con il mondo hifi è che una Ferrari, quando ci sei montato sopra, non te la scordi; e quando rimonti sulla tua Golf ti viene da piangere.... Mentre, quando ascolti certi impianti "milionari"..... spesso rimani deluso.
Schiaccia tutto il gas con una 458 e non rimarrai deluso!
Ecco che si può iniziare ad intravedere una cosa: il TOP del mercato HiFi, è spesso rappresentato da Golf travestite da Ferrari. Non sempre, ma spesso. Ma il peggio è che quando si tradiscono le aspettative del normale appassionato, o, questo si rifugia in un mondo tutto suo fatto di alchimie, cavetti, credenze popolari, per convincersi che i soldi che ha speso sono spesi bene......oppure, scappa da questo mercato. E quando sono in molti a scappare, sanciscono la fine di uno Status Symbol.
E sotto certi aspetti fanno pure bene!
Amen.
Daniele Pucciarelli - autocostruttore diffusori RD
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- Messaggi: 636
- Iscritto il: giovedì 24 novembre 2016, 16:03
Re: Piccola riflessione sulla mostra a Roma
sono molto critico verso chi definisce "monnezza" ciò che gira sul mercato; mentre Daniele ha fatto una riflessione equilibrata ed amara; il mercato è davvero popolato da oggetti di normale levatura ben carrozzati e travestiti da supersportiva; solo mettendoci mano e provandoli ti accorgi che più di tanto non possono fare;Questo è sacrosanto: ognuno spende ciò che può e che vuole.
Il problema però è che, non è una "Ferrari 458" a fare il mercato; ma è una Golf. E fin qui ho scoperto l'acqua calda. La differenza con il mondo hifi è che una Ferrari, quando ci sei montato sopra, non te la scordi; e quando rimonti sulla tua Golf ti viene da piangere.... Mentre, quando ascolti certi impianti "milionari"..... spesso rimani deluso.
Schiaccia tutto il gas con una 458 e non rimarrai deluso!
Ecco che si può iniziare ad intravedere una cosa: il TOP del mercato HiFi, è spesso rappresentato da Golf travestite da Ferrari. Non sempre, ma spesso. Ma il peggio è che quando si tradiscono le aspettative del normale appassionato, o, questo si rifugia in un mondo tutto suo fatto di alchimie, cavetti, credenze popolari, per convincersi che i soldi che ha speso sono spesi bene......oppure, scappa da questo mercato. E quando sono in molti a scappare, sanciscono la fine di uno Status Symbol.
E sotto certi aspetti fanno pure bene!
Amen.
e te lo dice uno che ama anche la veste e apprezza gli sforzi dei designer...
Marco