T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 24 marzo 2011, 14:55

remix ha scritto:come si fà a capire o conoscere o individuare quali sono i cinesi " privati della controreazione"?
Facile da morire...

Tutti gli Yarland che mi sono capitati tra le mani avevano il collegamento della controreazione effettuato tramite un cavetto schermato che arriva al terminale positivo di uscita.

Dunque basta una tronchesina per eliminare la controreazione totale.

Alcuni schemi non hanno controreazione locale...

Saluti
F.C.

P.S.: Ammetto di aver fatto anche qualche modifichetta meno banale... ma segreta...!

Paolo Eugeni

Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da Paolo Eugeni » giovedì 24 marzo 2011, 18:28

Una delle caratteristiche di questo forum è il frequentissimo andare in OT :D :D :D ...avendo aperto questo 3AD vorrei ricondurlo all'iniziale argomento (utopia direte voi,io ci provo :lol: :lol: :lol: :lol: ).
I bassi che vengono fuori dai monovia in oggetto,potrebbero essere dati dal maggiore controllo dell'AP come diceva il sig Morsiani?A proposito,diceva di aver sostituito sull'uscita del Fenice 20 (proprio di questo si tratta) gli induttori con altri avvolti con filo Litz,che vantaggi sonori ha ottenuto?Posso supporli teoricamente,visto che ha apportato la modifica è sarebbe interessante verificarli in pratica...
Si ricorda per caso i valori degli induttori?

Carlo Morsiani
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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da Carlo Morsiani » giovedì 24 marzo 2011, 19:14

Paolo Eugeni ha scritto:Una delle caratteristiche di questo forum è il frequentissimo andare in OT :D :D :D ...avendo aperto questo 3AD vorrei ricondurlo all'iniziale argomento (utopia direte voi,io ci provo :lol: :lol: :lol: :lol: ).
I bassi che vengono fuori dai monovia in oggetto,potrebbero essere dati dal maggiore controllo dell'AP come diceva il sig Morsiani?A proposito,diceva di aver sostituito sull'uscita del Fenice 20 (proprio di questo si tratta) gli induttori con altri avvolti con filo Litz,che vantaggi sonori ha ottenuto?Posso supporli teoricamente,visto che ha apportato la modifica è sarebbe interessante verificarli in pratica...
Si ricorda per caso i valori degli induttori?
Non esageriamo, il filo che ho usato per gli induttori è normalissimo filo smaltato da trasformatori.
In realtà il filo Litz un vantaggio lo ha .
Provate a costuire un cercametalli senza filo Litz,e poi mi sapete dire se va allo stesso modo di quello con il filo Litz.
Il filo Litz viene usato anche per costuire elettromagneti,pare che così rendano di più.
Il tipo filo non trasforma un gatto in una tigre, se invece di un Tripath mettiamo un UCD il risulato è migliore .
Poi con i circuiti in corrente,e conseguente specialistica messa a punto di tutto il sistema ,come ci insegna Fabrizio Calabrese, si può avere un risultato ancora migliore ,ma bisogna saperlo fare.
Carlo Morsiani.

audiofilofine
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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da audiofilofine » giovedì 24 marzo 2011, 19:31

Da chi viene usato il filo litz per i solenoidi ?
ciapàl sòt che lè un biscott

Paolo Eugeni

Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da Paolo Eugeni » giovedì 24 marzo 2011, 19:45

Il filo Litz serve per evitare "l'effetto pelle",che avviene a frequenze elevate,riducendo così lo spessore utile del materiale conduttore.Si usa sopratutto nei trasformatori switching e nelle applicazioni di potenza in alta frequenza...ma non solo.
@ sig Morsiani: ricordavo di aver letto filo litz,mi sono sbagliato...

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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da audiofilofine » giovedì 24 marzo 2011, 20:10

Paolo Eugeni ha scritto:Il filo Litz serve per evitare "l'effetto pelle",che avviene a frequenze elevate,riducendo così lo spessore utile del materiale conduttore.Si usa sopratutto nei trasformatori switching e nelle applicazioni di potenza in alta frequenza...ma non solo.
@ sig Morsiani: ricordavo di aver letto filo litz,mi sono sbagliato...
Si va bene , ma chi lo usa per i solenoidi ?
ciapàl sòt che lè un biscott

Carlo Morsiani
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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da Carlo Morsiani » giovedì 24 marzo 2011, 22:50

audiofilofine ha scritto:
Paolo Eugeni ha scritto:Il filo Litz serve per evitare "l'effetto pelle",che avviene a frequenze elevate,riducendo così lo spessore utile del materiale conduttore.Si usa sopratutto nei trasformatori switching e nelle applicazioni di potenza in alta frequenza...ma non solo.

Si va bene , ma chi lo usa per i solenoidi ?
In Italia la ditta Oleari di Rho produce cavi litz di varia cordatura,quando gli ho chiesto chi fossero i maggiori compratori di filo litz mi è stato risposto che sono aziende che costruiscono elettromagneti,ma non mi ha detto per quale specifica applicazione.
Quattordici anni fa quando acquistai i primi rocchetti di filo litz,non avevano nessun cliente del settore audio.
Da allora in poi le cose sono cambiate.
Carlo Morsiani.

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Re: T-Amp e monovia, spiegatemi voi...

Messaggio da audiofilofine » venerdì 25 marzo 2011, 5:50

Carlo Morsiani ha scritto:
audiofilofine ha scritto:
Paolo Eugeni ha scritto:Il filo Litz serve per evitare "l'effetto pelle",che avviene a frequenze elevate,riducendo così lo spessore utile del materiale conduttore.Si usa sopratutto nei trasformatori switching e nelle applicazioni di potenza in alta frequenza...ma non solo.

Si va bene , ma chi lo usa per i solenoidi ?
In Italia la ditta Oleari di Rho produce cavi litz di varia cordatura,quando gli ho chiesto chi fossero i maggiori compratori di filo litz mi è stato risposto che sono aziende che costruiscono elettromagneti,ma non mi ha detto per quale specifica applicazione.
Quattordici anni fa quando acquistai i primi rocchetti di filo litz,non avevano nessun cliente del settore audio.
Da allora in poi le cose sono cambiate.
Carlo Morsiani.
Boh, forse per i terminali...
ciapàl sòt che lè un biscott

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