1978: il sistema di S. Linkwitz
Moderatore: F.Calabrese
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Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
straordinariamente istruttivo... ho sentito parlare a più riprese di Linkwitz e dei suoi studi.
notevole davvero notevole... uno studioso e progettista di eccelsa levatura.
questi contributi fanno onore a questo forum e a chi li ha postati ovvio.
Marco
notevole davvero notevole... uno studioso e progettista di eccelsa levatura.
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Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Questo e' un gran bel regalo di Natale!
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Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
sicuramente uno dei primi "tre canali" della storia. ....Dopo lo stellone rowe ami! he he he ma quello era un juke e i tre canali venivano generati sull'uscita con una schedina passiva ancora coperta da segreto al giorno d'oggi. E se non erano ben divisi ....chisse,non c'era piu' di un metro da un altoparlante e l'altro.
I biconici da 160 della jensen dei canali laterali di quel periodo sarebbero ancora attuali oggi. il woofer da 12" no,era troppo poco sensibile.
Cambiando senza nessuna modifica i 741 con i TL071 si risparmia fino a 10 % di corrente e si sega via un 30% di fruscio
I biconici da 160 della jensen dei canali laterali di quel periodo sarebbero ancora attuali oggi. il woofer da 12" no,era troppo poco sensibile.
Cambiando senza nessuna modifica i 741 con i TL071 si risparmia fino a 10 % di corrente e si sega via un 30% di fruscio
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
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Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Bellissimo articolo, grazie Fabrizio.
Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Quanto studio bello, ben fatto e anche piacevole da leggere veniva pubblicato a cavallo degli anni '80, in USA ma anche in Francia e in Italia!...
Chissà poi come ha fatto Linkwitz a trasformarsi in un alfiere del dipolo, mi sa che dovrò approfondire...
Chissà poi come ha fatto Linkwitz a trasformarsi in un alfiere del dipolo, mi sa che dovrò approfondire...
Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Ma quindi in teoria con un filtro Linkwitz ben progettato si potrebbero risolvere i problemi ad esempio delle Cessaro Omega I (http://www.cessaro.de/products/omega-i/) ?
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Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Impianto ridicolissimo... ma lo sa bene anche chi lo produce... visto che se clicchi "specifiche tecniche" ti vengono fuori le diverse venature di legno di rivestimento...Luchino ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2017, 21:56Ma quindi in teoria con un filtro Linkwitz ben progettato si potrebbero risolvere i problemi ad esempio delle Cessaro Omega I (http://www.cessaro.de/products/omega-i/) ?
NO... nessun filtro di Linkwitz lo salverebbe (specie per i due tweeters affiancati).
Saluti
F.C.
Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
il sito di linkwitz era una vera e propria miniera di informazioni. poi qualche anno fa è stato completamente rifatto e sono stati rimossi molti papers e molte pagine. all'epoca, con il mio modem a 9k, lo scaricai, stampai e studiai da cima a fondo.
fu grazie alle informazioni lì presenti che realizzai un equalizzatore attivo analogico per un subwoofer da macchina. il risultato fu sorprendente per l'epoca, tanto che ai tempi dell'università mi permise di guadagnare degnamente progettando impianti hifi car.
e fu anche grazie a linkwitz, oltre che ad alcuni amici appassionati "illuminati", che fui uno dei primi in italia ad utilizzare il behringer dcx (all'epoca non era neppure distribuito, era appena uscito e dovetti attendere alcuni mesi per averlo dalla germania).
il sito attuale purtroppo non è all'altezza di quello dell'epoca, tuttavia rimane una miniera di informazioni riportate in maniera semplice ed intuitiva, e soprattutto con una base tecnica affidabile. raccomandatissimo a tutti.
quanto ai suoi dipoli, specie ai sub, mi hanno sempre incuriosito. conosco persone attendibili che all'epoca li realizzarono rimanendone molto soddisfatti. ovviamente ne vanno realizzate molte unità. credo anche che quel wf sia fuori produzione, ma ne esistono certamente di analoghi.
a presto!
Mattia
fu grazie alle informazioni lì presenti che realizzai un equalizzatore attivo analogico per un subwoofer da macchina. il risultato fu sorprendente per l'epoca, tanto che ai tempi dell'università mi permise di guadagnare degnamente progettando impianti hifi car.
e fu anche grazie a linkwitz, oltre che ad alcuni amici appassionati "illuminati", che fui uno dei primi in italia ad utilizzare il behringer dcx (all'epoca non era neppure distribuito, era appena uscito e dovetti attendere alcuni mesi per averlo dalla germania).
il sito attuale purtroppo non è all'altezza di quello dell'epoca, tuttavia rimane una miniera di informazioni riportate in maniera semplice ed intuitiva, e soprattutto con una base tecnica affidabile. raccomandatissimo a tutti.
quanto ai suoi dipoli, specie ai sub, mi hanno sempre incuriosito. conosco persone attendibili che all'epoca li realizzarono rimanendone molto soddisfatti. ovviamente ne vanno realizzate molte unità. credo anche che quel wf sia fuori produzione, ma ne esistono certamente di analoghi.
a presto!
Mattia
Re: 1978: il sistema di S. Linkwitz
Mi ha fatto venire in mente uno dei primi diffusori Thiel da pavimento che ascoltai negli anni '80 al GEI Sim Hi-Fi di Milano: vantavano il filtro di crossover tutto a 6 dB/ottava; per me un risultato deludente, l'immagine sonora rimaneva bassa, contenuta nell'altezza dei diffusori, che per di più suonavano smorti e mosci. Li per lì non riuscivo a spiegarmi totalmente il perché, fino a che poco dopo, non mi misi a sperimentare con gli altoparlanti Dynaudio: scoprii che quello che il costruttore proponeva sula tipologia di crossover per i suoi componenti era una "sonora" sciocchezza (filtri del primo ordine a gògò e linea di ritardo sul tweeter). Probabilmente un sistema per tutelarsi dal rischio che qualche autocostruttore potesse sfornare qualche diffusore un pò più decente dei loro...F.Calabrese ha scritto: ↑domenica 24 dicembre 2017, 16:20La soluzione escogitata da Linkwitz fu geniale, ed infatti è adottata oggi da quasi tutti, specie in campo Pro.
Non solo lui ha ben spiegato il vantaggio connesso all'impiego di filtri di crossover ad alta pendenza (almeno 24 dB per ottava)... ma ha anche individuato una categoria di filtri -che oggi portano il suo nome- che non produce cancellazioni in asse e nemmeno orienta l'asse di emissione in direzioni diverse.
Ecco il suo grafico che apre questa nuova frontiera (all'epoca).
Come potete vedere, la superiorità del filtro ad alta pendenza è schiacciante.
E dire che allora quasi tutti sostenevano l'impiego dei filtri del primo ordine (6 dB per ottava)... ed ancora oggi ci sono progettisti di diffusori Hi-End così ignari che li considerano il non plus ultra...!
Segue
F.C.
Saluti
Zelenka