anchio ho scoperto quest album un mesetto fa, in particolare il pezzo in foto. Allegro e godibilissimo trasmette molta ariosità e una grancassa da paura.Luca Anzalone ha scritto: ↑martedì 6 aprile 2021, 12:42Ecco la copertina, così da facilitare chi lo cercasse in streaming:
Suggerimenti di Ascolto
Moderatore: F.Calabrese
Re: Suggerimenti di Ascolto
- Allegati
-
- 7FFE2F7A-6B19-41F6-B89D-3B4DEECD149C.jpeg (977.26 KiB) Visto 1618 volte
Marco_trix
Re: Suggerimenti di Ascolto
Testate i vostri bassi
- Allegati
-
- 7DDCF8E5-CEDF-4271-A649-3C215DDA0769.jpeg (290 KiB) Visto 1615 volte
-
- DA2281E8-C6F9-43E9-B5C2-34CBA78D649C.jpeg (844.64 KiB) Visto 1615 volte
Marco_trix
Re: Suggerimenti di Ascolto
Tastate la vostra gamma media.
- Allegati
-
- 0256E28A-2720-45BA-9F47-CEA328333CFE.jpeg (922.54 KiB) Visto 1615 volte
Marco_trix
Re: Suggerimenti di Ascolto
Vi propongo l'ascolto di un disco fresco, fresco di stampa.
Il disco è una vera gemma sospesa tra sapori Orientali, Africa Mediterranea, il Jazz e il rock Inglese, che val la pena scoprire ascolto dopo ascolto...
Piers Faccini - Shapes of the Fall, songwriter di nicchia sulle scene da almeno un paio di lustri che è difficile non amare.Il disco è una vera gemma sospesa tra sapori Orientali, Africa Mediterranea, il Jazz e il rock Inglese, che val la pena scoprire ascolto dopo ascolto...
-
- Messaggi: 674
- Iscritto il: sabato 4 maggio 2019, 17:02
Re: Suggerimenti di Ascolto
Davvero ottimo Bob, bellissime segnalazioni come sempre!!
-
- Messaggi: 674
- Iscritto il: sabato 4 maggio 2019, 17:02
Re: Suggerimenti di Ascolto
Grazie anche a Marcotrix, dischi molto divertenti e utili per testare l’impianto. Il problema con quei singoli colpi di tamburo è che il cassone della serranda vibra terribilmente...qualcuno ha da dare consigli a riguardo? Dovrei smontarlo e metterci una guarnizione, o silicone, o imbottirlo di gomma piuma? È un problema serio
-
- Messaggi: 607
- Iscritto il: lunedì 22 aprile 2019, 12:21
Re: Suggerimenti di Ascolto
Chiedi i danni a chi sai te ...
-
- Messaggi: 674
- Iscritto il: sabato 4 maggio 2019, 17:02
Re: Suggerimenti di Ascolto
Nuovo disco della domenica da NON ascoltare la domenica, meno che mai in famiglia. Tilt di Scott Walker, capolavoro di sperimentazione del ‘95, è ormai un disco cult, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche per intere generazioni di amanti della musica “alternativa” e fuori dagli schemi.
Delle 9 tracce, solo 3 corrispondono ai canoni della forma canzone: l’evocativo brano di apertura dedicato a Pasolini, con tanto di lussurioso arrangiamento per archi, la minacciosa title track, per classico organico rock, e la conclusiva e sofferta traccia di chiusura, per chitarra e voce. In mezzo, composizioni scarne, rarefatte, eteree, dallo sviluppo lento, in cui i suoni (ottimamente registrati) non seguono un corso lineare e prevedibile, quanto una sorta di ritmo degli stati d’animo dell’artista. Improvvise aperture melodiche emergono dal magma impenetrabile e lasciano a bocca aperta per la loro cristallina bellezza (vedi “Patriot” e “Bouncer See Bouncer”). I testi? Complessi, profondi, spesso criptici. La copertina? Scura, confusa, tenebrosa, come molta della musica contenuta nel disco. Su tutto, veleggia la straordinaria, incredibile voce dell’autore. Una volta concorrente degli stessi Beatles quanto a successo di vendite, prima coi Walker Brothers e poi coi i primi 4 dischi solisti, qui invece trasformata in melisma soprannaturale, suono assoluto, nè maschile nè femminile, sussurro inquietante proveniente dall’oltre, o dal di dentro.
Un disco difficilissimo, ma che pretende e merita ascolti multipli e pazienti, che saranno ripagati con estrema soddisfazione. Solo per ascoltatori realmente onnivori e che amano esplorare nuovi territori.
Buon ascolto!
Delle 9 tracce, solo 3 corrispondono ai canoni della forma canzone: l’evocativo brano di apertura dedicato a Pasolini, con tanto di lussurioso arrangiamento per archi, la minacciosa title track, per classico organico rock, e la conclusiva e sofferta traccia di chiusura, per chitarra e voce. In mezzo, composizioni scarne, rarefatte, eteree, dallo sviluppo lento, in cui i suoni (ottimamente registrati) non seguono un corso lineare e prevedibile, quanto una sorta di ritmo degli stati d’animo dell’artista. Improvvise aperture melodiche emergono dal magma impenetrabile e lasciano a bocca aperta per la loro cristallina bellezza (vedi “Patriot” e “Bouncer See Bouncer”). I testi? Complessi, profondi, spesso criptici. La copertina? Scura, confusa, tenebrosa, come molta della musica contenuta nel disco. Su tutto, veleggia la straordinaria, incredibile voce dell’autore. Una volta concorrente degli stessi Beatles quanto a successo di vendite, prima coi Walker Brothers e poi coi i primi 4 dischi solisti, qui invece trasformata in melisma soprannaturale, suono assoluto, nè maschile nè femminile, sussurro inquietante proveniente dall’oltre, o dal di dentro.
Un disco difficilissimo, ma che pretende e merita ascolti multipli e pazienti, che saranno ripagati con estrema soddisfazione. Solo per ascoltatori realmente onnivori e che amano esplorare nuovi territori.
Buon ascolto!
- Allegati
-
- 6A860641-F52F-4A24-BA01-5FB55E95AFE8.jpeg (33.67 KiB) Visto 1442 volte
Re: Suggerimenti di Ascolto
dovresti irrigidirlo, rivestirlo internamente di membrana anti vibrazioni. In ogni caso il vano serranda andrebbe isolato termicamente, il che fa bene anche all'acusticaLuca Anzalone ha scritto: ↑domenica 18 aprile 2021, 10:35Grazie anche a Marcotrix, dischi molto divertenti e utili per testare l’impianto. Il problema con quei singoli colpi di tamburo è che il cassone della serranda vibra terribilmente...qualcuno ha da dare consigli a riguardo? Dovrei smontarlo e metterci una guarnizione, o silicone, o imbottirlo di gomma piuma? È un problema serio
Andrea, alla ricerca della realtà...
Re: Suggerimenti di Ascolto
Dai Walker Brothers, boy band ante-litteram dei Sixties, all'oscura avanguardia degli ultimi decenni. La parabola di Scott Walker, durata ormai quasi mezzo secolo, è tuttora una delle più curiose della musica contemporanea: storia di chi ha saputo prevedere, attraversare, superare ogni moda. Fino alle opere apocalittiche degli ultimi anni
Al curioso può capitare d'imbattersi, ogni tanto, in musicisti dalla carriera bizzarra, stramba, fuori dagli schemi: non sono pochi coloro che hanno saputo trasformare durante gli anni il loro discorso musicale, fino ad allontanarsi in maniera sorprendente dalle proprie "radici", arrivando anche a disconoscere il loro materiale più datato. Ma Scott Walker trascende questo discorso: la sua unicità sta nell'aver saputo trasformare, e ben più di una volta anche in maniera brusca, forma e contenuto della propria proposta, senza curarsi dell'impatto di questo suo camaleontico divenire su critica e pubblico. E' stato venditore furbetto di sé durante i Sixties , non escludendo però la fruttuosa ricerca di uno stile personalissimo (e l'amore per Jacques Brel), precursore della new wave nei Seventies , polimorfo cantautore sintetico dall'ambizione sfrenata negli Eighties e geniale parvenu dell'avanguardia negli ultimi decenni; tra i musicisti che lo citano come influenza si trovano nomi come Julian Cope e David Bowie; che cosa si nasconde dietro quello sguardo cupo e malinconico? Qual è il segreto motore di un percorso musicale così eterogeneo e sempre radicale? Chi è Scott Walker? Ne esiste solo uno?
https://www.ondarock.it/songwriter/scottwalker.htm
Al curioso può capitare d'imbattersi, ogni tanto, in musicisti dalla carriera bizzarra, stramba, fuori dagli schemi: non sono pochi coloro che hanno saputo trasformare durante gli anni il loro discorso musicale, fino ad allontanarsi in maniera sorprendente dalle proprie "radici", arrivando anche a disconoscere il loro materiale più datato. Ma Scott Walker trascende questo discorso: la sua unicità sta nell'aver saputo trasformare, e ben più di una volta anche in maniera brusca, forma e contenuto della propria proposta, senza curarsi dell'impatto di questo suo camaleontico divenire su critica e pubblico. E' stato venditore furbetto di sé durante i Sixties , non escludendo però la fruttuosa ricerca di uno stile personalissimo (e l'amore per Jacques Brel), precursore della new wave nei Seventies , polimorfo cantautore sintetico dall'ambizione sfrenata negli Eighties e geniale parvenu dell'avanguardia negli ultimi decenni; tra i musicisti che lo citano come influenza si trovano nomi come Julian Cope e David Bowie; che cosa si nasconde dietro quello sguardo cupo e malinconico? Qual è il segreto motore di un percorso musicale così eterogeneo e sempre radicale? Chi è Scott Walker? Ne esiste solo uno?
https://www.ondarock.it/songwriter/scottwalker.htm