Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

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sanimai
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da sanimai » giovedì 23 maggio 2024, 11:15

Una volta tanti anno fa
Grande pressione sonora e suono niente male
Ma dovrei risentirlo pe rbene

tola
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da tola » giovedì 23 maggio 2024, 12:17

alla fine comunque c'è chi compra, sono tantissimi i marchi distribuiti evidentemente ci sono ancora audiofili che comprano anche a cifre elevatissime

marcorossi
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da marcorossi » giovedì 23 maggio 2024, 12:45

Ho visitato il sito di costui.

Cito:
"In 1978, a friend of Mark Levinson, a medical doctor who was also a psychiatrist and therapist, used LPs in his therapy. He got reversed results when using digitally mastered LPs and later CDs. Mark, already an outspoken critic of digital audio sound, learned that there was more to the “digital problem” than just sound and was inspired to study the problem and find a solution. After many years of research and development, Daniel Hertz Master Class offers non-technical music lovers a way to upgrade their digital music library to the sound and feeling of pure analog using A+, a version of Daniel Hertz C Wave technology, explicitly designed for this purpose."
Per i principianti possiamo consigliarli, seguirli e indirizzarli verso qualcosa che per noi è, diciamo, adatto a loro.
Dedicato a chi cerca una soluzione semplice e flessibile. Dai un'occhiata.

bobgraw
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da bobgraw » giovedì 23 maggio 2024, 13:04

lucaesse ha scritto:
mercoledì 22 maggio 2024, 18:46
Ma quello che riferisce Marco Muzio è assodato?

Se così fosse so qual'è il maggior rimpianto del sig. (?) mark levinson: non essere riuscito a fare uno schema "Ponzi" alimentato ad ampli hi-end.

Curioso come certi predatori gridino allo scandalo quando scoprono che c'è chi è ancora più spregiudicato. È che ferisce il loro orgoglio!

Luca
Non so se la genesi di Vendetta Research fu effettivamente quella narrata, di sicuro ho vissuto in pieno, insieme ai miei amici audiofili, lo scandalo Red Rose - Mark Levinson, uno dei primi ma non certo l'unico (ho un vago ricordo anche di un lettore cd rimarchiato), scandalo che emerse, grazie al diffondersi dell'uso del web anche da parte degli audiofili, che cominciarono a "scoprire" le trame nascoste dietro i Guru che imperavano al tempo..

tola
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da tola » giovedì 23 maggio 2024, 13:43

nel digitale è la cosa piu semplice del mondo, le differenze fra un convertitore da 300€ ed uno da 30.000 possono essere nulle quindi basta resinare un po qua e la ed una scatola d'oro massiccio :D

sanimai
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da sanimai » giovedì 23 maggio 2024, 17:17

Nulle mi sembra esagerato,ho avuto il pre/dac CH C1,quando non era ancora uscito il pre linea L1 e paragonato con dac ottimi quali Wadia,ai tempi ed altri,molto piu' costosi di 300 euro,e la differenza era sostanziale

Poi uno da 30.000 e Wadax da 150.000,o MSB Select da 130.000 o stack DCS Vivaldi a 100.000,penso che le differenze siano minime

tola
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da tola » giovedì 23 maggio 2024, 17:21

sanimai ha scritto:
giovedì 23 maggio 2024, 17:17
Nulle mi sembra esagerato,ho avuto il pre/dac CH C1,quando non era ancora uscito il pre linea L1 e paragonato con dac ottimi quali Wadia,ai tempi ed altri,molto piu' costosi di 300 euro,e la differenza era sostanziale

Poi uno da 30.000 e Wadax da 150.000,o MSB Select da 130.000 o stack DCS Vivaldi a 100.000,penso che le differenze siano minime
Fabrizio sostiene, io non sono tecnico e non ne so nulla, che le differenze siano ascrivibili ai collegamenti, intesi non come cavi ma filtri impedenze in gioco e quant'altro che non conosco. d'altra parte Fabrizio usa solo il Berhringer che con Nessie a casa mia suona benissimo.

F.Calabrese
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 maggio 2024, 1:53

Ora è tardi, ma domani ne parliamo... ;)

Saluti
F.C.

lucaesse
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da lucaesse » venerdì 24 maggio 2024, 20:49

quando si parla di differenze servirebbe quantificare, in qualche modo. Un modo oggettivo non c'è, a meno di passare del gran tempo a fare test ciechi e poi a smanettare con risultati e statistica.


Intanto servirebbe intendersi un minimo sull'entità delle differenze, che di solito sono sempre "da così a così" con ribaltamento della mano. E intendersi sullo scopo di certe migliorie: se X prevale su Y per una sfumatura in un brano dopo 4 ore di ascolti a confronto, dobbiamo dire che X batte Y o avremmo fatto bene a dimenticarci della competizione già dopo mezz'ora e per le restanti 3ore e1/2 goderci la musica?

E' ovvio che il peso da dare a certi dettagli cambia a seconda del nostro scopo, ovvio che se ci preme ascoltare musica X e Y sono in realtà del tutto equivalenti; se invece fossimo dei tecnici quella piccolissima differenza ci potrebbe suggerire qualche indagine e magari scopriremmo cose nuove sul funzionamento di quegli apparecchi (no, i tecnici non ascoltano...); e se fossimo degli audiofili super fighi trovare quella piccola differenza sarebbe un successo fondamentale per affermare le supreme capacità di discernimento delle nostre orecchie d'oro placcate zirconio.

Succede lo stesso in altri campi, a volte è perfettamente razionale. Pensiamo a due moto che percorrono il medesimo tracciato in una quarantina di minuti con una differenza di un paio di secondi. Dovendo comperarne una per andarci a spasso, scegliereste mai sulla base di una simile impercettibile differenza? Ovviamente no, alla voce prestazioni le riterreste identiche. Ma se invece i due bolidi hanno passato 40 minuti a girare in tondo sul circuito di Imola? Allora quello arrivato 2 sec prima sarà in trionfo mentre l'altro... boh, dipende, ma potrebbe essere che abbia il muso molto lungo! 2 secondi potrebbero fare la differenza tra la fama e l'anonimato.

Secondo me un impianto hi-fi somiglia a una moto per divertirsi alla domenica, liberi di vederlo come una motoGP ma è farsi del male da soli.


Un'altra considerazione da fare è chiedersi: "quanto spazio per migliorare c'è?".

Questo mi pare piuttosto pertinente per molte elettroniche e in particolare per il digitale. Prendiamo un DAC e ascoltiamoci della musica su CD. Le misure di questi apparecchi sono ormai eccellenti per livelli di prezzo assolutamente abbordabili. Sono d'accordissimo che le misure non spiegano automaticamente tutto, ma quando la dinamica effettiva misurata è significativamente superiore ai 16 bit, la distorsione e anche il rumore sono a livelli sicuramente non avvertibili da orecchio umano, ci sarà pure qualche aspetto che ci sfugge e influenza il suono ma possiamo ragionevolmente pensare che una buona macchina, semplicemente concepita secondo lo stato dell'arte industriale attuale, possa essere molto lontana da un'ipotetica macchina perfetta? E se la risposta giusta è no (buttate il se: la risposta giusta è NO) la sua concorrente super-figa-audiofile dal costo più che decuplo come può genere visioni mistiche e sensazioni orgasmiche precluse alla prima?

Alla fine qualcuno giustificherà i costi esorbitanti sostenendo che i miglioramenti costano sempre più con l'alzarsi del livello qualitativo, vicini alla perfezione ogni miglioramento costa carissimo. Vero, ma chi spende sul serio certe cifre per delle sfumature? Non è una domanda retorica, se le cose stessero così produttori e venditori dovrebbero rendere verificabili queste differenze qualitative, per quanto minime. Diversamente non convincerebbero i loro potenziali clienti, il mercato sarebbe vincolato all'ottenimento di eccellenti prestazioni sonore.

Ma è certo che chi arrivato al 99% spende una fortuna per raggiungere il 99,99% non sta comperando un prodotto audio, ma un'altra cosa (status simbol, gioielleria, sostituti fallici.. fate voi). E per l'appassionato di musica questa è una fregatura, perché l'industria dell'audio cessa i produrre buon suono e in realtà produce e vi offre altro, roba per cui vi chiede dei gran soldi e di cui le vostre orecchie non sanno che farsene.

E' così che vi ritrovate tra elettroniche dal costo esorbitante, che sono generalmente una fregatura anche quando non si arriva a scoprire il CDplayer economico nascosto nel contenitore in criptonite - tanto suonano comunque bene - e casse costose lontanissime dalle attuali possibilità tecniche - tanto suonano comunque male pure i concorrenti, quindi vanno bene così - ma molto fighe esteticamente, o molto tecnologiche, o molto grandi, o molto in massello, o molto... Mai molto convincenti sul piano tecnico, mai molto innovative, mai pensate per l'ascolto domestico e non per far bella figura sulle riviste.

Ho semplificato troppo?

Luca

tola
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Re: Mafia ed HiFi: lo dice Mark Levinson

Messaggio da tola » sabato 25 maggio 2024, 13:31

Si quando si fanno confronti i livelli devono essere identici inoltre certe sorgenti hanno volutamente una risposta enfatica. Sempre meglio scegliere una sorgente bilanciata. Con impianti potentissimi le differenze fra sorgenti aumentano, quelle rumorose o con scarsa definizione ai Bassi livelli sono inutilizzabili. Non è detto siano le più economiche 🙂

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