F.Calabrese ha scritto:
Vista la (non)direttività di emissione, si tratta di risultati ottenibili da qualsiasi altro diffusore, semplicemente inclinandolo...
A patto che abbia un baffle suffcientemente largo.
Ciao
Moderatore: F.Calabrese
F.Calabrese ha scritto:
Vista la (non)direttività di emissione, si tratta di risultati ottenibili da qualsiasi altro diffusore, semplicemente inclinandolo...
Sbagli... perchè operando in questo modo io ho tentato di ottenere il risultato migliore, più favorevole a Giussani...Teo Marini ha scritto:Caro Fabrizio,
leggendo i tuoi interventi, mi ha colpito il metodo adoperato per misurare la risposta a 0° e 30° dell’UMA:
“Ed ecco la risposta, rilevata a 70 cm. di distanza, con l'unità appesa su un'asta, lontano da pareti riflettenti.
La curva in rosso è in asse, quella in blu è appunto la curva rilevata a 30 gradi fuori asse...”
Certo, in queste condizioni di misurazione non c’era d’aspettarsi, da due normali altoparlanti a cupola, risultati diversi da quelli da te ottenuti.
Ma nei diffusori di Giussani, tali altoparlanti sono montati su di un mobile di foggia abbastanza particolare che sicuramente modifica l’andamento della risposta: il pannello frontale ha un andamento asimmetrico e presenta del feltro fono-assorbente disposto in una certa maniera "strategica".
Pertanto credo che, a sostegno dei tuoi ragionamenti, sarebbe stato più opportuno che tu ci avessi fatto vedere i risultati di misurazioni effettuate sul diffusore nel suo insieme.
Sbaglio?
Perchè non ci accenni qualcosa?F.Calabrese ha scritto:
...Ma c'è una cosa peggiore che dovete sapere: esistono due soluzioni tecniche VERE, vale a dire due configurazioni progettuali che avrebbero consentito di ottenere il risultato corretto...
Inutile dire che un autocostruttore evoluto non si immagina nemmeno che esistano...!!!
Saluti
F.C.[/size]
La prima soluzione è abbastanza ovvia: una tromba a direttività costante, opportunamente progettata...Teo Marini ha scritto:Perchè non ci accenni qualcosa?F.Calabrese ha scritto: ...Ma c'è una cosa peggiore che dovete sapere: esistono due soluzioni tecniche VERE, vale a dire due configurazioni progettuali che avrebbero consentito di ottenere il risultato corretto...
Inutile dire che un autocostruttore evoluto non si immagina nemmeno che esistano...!!!
Ma a che serve? Già ascoltando i tuoi impianti l'ascolto è omogeneo nel tuo salone, che non è propriamente un ambiente medio, ricordo benissimo come molti ascoltatori si spostassero dai divani alle scale per sentire che non c'era una differenza enorme tra la posizione che tu indicavi come migliore ed altre, perchè complicarsi ulteriormente la vita?F.Calabrese ha scritto:La prima soluzione è abbastanza ovvia: una tromba a direttività costante, opportunamente progettata...Teo Marini ha scritto:Perchè non ci accenni qualcosa?F.Calabrese ha scritto: ...Ma c'è una cosa peggiore che dovete sapere: esistono due soluzioni tecniche VERE, vale a dire due configurazioni progettuali che avrebbero consentito di ottenere il risultato corretto...
Inutile dire che un autocostruttore evoluto non si immagina nemmeno che esistano...!!!
Con una tromba non è difficile ottenere livelli in asse 12 e più dB superiori a quelli a 30 gradi: il problema è fino a quale frequenza -verso il basso- sia necessario scendere...
La seconda soluzione, avanzatissima e di dimensioni compattissime, consente invece di scendere anche a meno di 100 Hz con la direttività richiesta. Se vi fosse una effettiva richiesta di mercato, io non avrei problemi ad implementarla... ma al momento non mi sembra il caso.
Saluti
F.C.
Devi metterti nei panni di chi ha investito in ciofegoni obsoleti e mal performanti, ed ha un disperato bisogno di conferme per le scelte sballate che ha compiuto a suo tempo...Michele ha scritto: Ma a che serve? Già ascoltando i tuoi impianti l'ascolto è omogeneo nel tuo salone, che non è propriamente un ambiente medio, ricordo benissimo come molti ascoltatori si spostassero dai divani alle scale per sentire che non c'era una differenza enorme tra la posizione che tu indicavi come migliore ed altre, perchè complicarsi ulteriormente la vita?
Nulla di nuovo... in fondo sono parole di sette anni fa...!Infatti, dal momento che, come affermato più sopra, è altamente ragionevole ritenere che
l'audiofilo consideri il proprio impianto audio alla stregua di un giocattolo -il che preclude
completamente atteggiamenti troppo tecnici ed orientati al risultato, che renderebbero tutto molto meno
vario e divertente, favorendo invece un approccio relativistico e, di fatto, il rifiuto di qualsiasi criterio
razionale di scelta- non rimane altro, per questi gruppetti di audiofili, che scegliersi un "pacchetto" di
convenzioni con le quali fare un identikit del loro "suono" ideale e delle tipologie di apparati da
preferirsi per ottenerlo; ma si tratta sostanzialmente di forme di partigianeria non supportate da assunti
tecnici o "filosofici" ben organizzati. Le opinioni che si fanno strada in seno a questi gruppetti non
hanno pertanto alcun fondamento preciso.
Ed arriviamo così alla principale contraddizione dell'audiofilia: se, da un lato, il non volersi dare
criteri di scelta razionali dà all'audiofilo l'inebriante impressione che il suo mondo sia bello,
interessante e privo di trappole, e fornisce al suo Ego un appiglio per ritenersi un grande e saggio
esperto, dall'altro lo priva di una qualsiasi linea guida sufficientemente affidabile, sulla quale basarsi
per effettuare acquisti evitando delusioni. Egli è, così, roso costantemente dal germe del dubbio, e
pertanto cerca in qualche modo delle certezze; proprio quelle che vorrebbe rinnegare per tema di
togliere al giocattolo il suo fascino! Il vero audiofilo -ricordiamolo- non ha mai una vera padronanza
della tecnica dei suoi apparati: se l'avesse si risparmierebbe denaro e delusioni ma non potrebbe
permettersi un approccio troppo ludico, e quindi, forse, si divertirebbe meno. Né è d'aiuto il fatto che,
sulla tecnica, anche la stampa di settore abbia, oramai da lunga pezza, gettato la spugna: le recensioni
degli apparati ormai non riportano più né schemi elettrici, né tampoco spiegazioni o commenti dei
medesimi, e spesso neppure le misure più elementari. Tutto si riduce alla prolissa, ed estremamente
noiosa, esposizione delle impressioni del recensore, mentre le scelte tecniche che stanno dietro ai
prodotti restano nelle tenebre più fitte.
Alzo le mani!F.Calabrese ha scritto:
Sbagli... perchè operando in questo modo io ho tentato di ottenere il risultato migliore, più favorevole a Giussani...
Ne abbiamo già parlato: viewtopic.php?f=5&t=465&start=0
La presenza di un baffle allarga il lobo di irradiazione alle frequenze di poco inferiori a quella in cui il pistone rigido di pari diametro inizia a diventare progressivamente più direttivo...!!! Quindi con un baffle i risultati sarebbero stati addirittura peggiori...
Saluti
F.C.
Purtroppo i due Link sono inaccessibili per chi, come me, non è iscritto al forum di Giussani.Teo Marini ha scritto:
Alzo le mani!
Pensavo che il diverso modo di effettuare la rilevazione (solo altoparlati vs diffusore completo) giustificasse la notevole differenza tra le tue misurazioni e questa:
effettuata anni fa su una 7/06 completa nel laboratorio di Richard Heyser