alberto inzani ha scritto:...a me sembra che se ne impippino tranquillamente,
Un Corriere Della Sera potrebbe dar noia,
non certo un' " ECO DI Bracciano "
io cercherei di iniziare a curare il mio orticello, non guardare continuamente quello arido del vicino
Io credo che qui tutti abbiano bisogno di capire il senso recondito di queste frasi...
Partiamo con lo spiegare che "Inzani", alias "mariorossi187" ed altri ancora, altri non è che il cognato (? ricordo bene) di Rossi, patron della Norma.
Diversi anni fa mi contattò in privato, per chiedermi quanto costasse un mio progetto, ed alla risposta (diecimila Euro) disse che non se ne parlava nemmeno...
Poi scatenò su VHF e qui delle vere e proprie campagne intese a convincermi di concedergli una coppia di miei diffusori a titolo di prestito, per farle sentire: l'idea era quella di progettare e realizzare un "FullHorn compatto". Cosa che io feci, ma ebbi la prudenza di non spedirlo, convinto che ad attenderlo ci sarebbe stato anche Dufay, pronto a "vampireggiare" l'idea... Mi sbagliavo, perché il vampiretto era un altro, che chiameremo "
il vicino di casa", per capirci meglio...
La cosa divertente di Inzani erano i suoi consigli: mi diceva sempre che con Rossi era importante prostrarsi, anche in ginocchio, se necessario, pur di ottenere il suo beneplacito ad esportare i miei diffusori. Più onestamente (o "in vino veritas") altre volte mi diceva che ci saremmo fregati a vicenda... (o meglio... che io avrei preso una fregatura...!
Incuriosito, io ho fatto una telefonata, ed ho notato un estremo imbarazzo da parte di Rossi... soprattutto quando io chiedevo di sapere per e-mail a quale tipo di prodotto lui fosse interessato...
Ora ragionamoci tutti, serenamente: se un imprenditore fosse seriamente interessato al progetto di un professionista, la prima cosa che farebbe sarebbe di scomodarsi ad andarla a sentire (si trattava di un FullHorn, mica di due minidiffusori...).
La seconda cosa che farebbe sarebbe quella di chiedere un prodotto adatto ai suoi ampli ed al suo mercato internazionale...
Infine chiederebbe il costo del progetto, ed alla risposta dovrebbe avere il rispetto di dire: "Non si può", nel caso.
Ora invece riavvolgiamo il nastro ed ipotizziamo che il "nostro" sia un volgare scopiazzatore, che -nel caso- farebbe bene attenzione a non far intercorrere alcuna comunicazione scritta con il professionista, in modo di evitare future recriminazioni... Quindi sarebbe felicissimo se l'oggetto da smontare e copiare (e magari non sarebbe la prima volta...) sia spedito a casa del provvidenziale "cognato"...
Ovvio che il progettista che avesse visto la sua "creatura" scopiazzata in giro per il mondo avrebbe avuto ben poco da fare, in assenza di brevetti internazionali...
Magari è tutta una favoletta... ma per me, quando qualcuno non ha il coraggio di scrivere due righe, nemmeno per invitarti, l'odore della fregatura aleggia... e come !!!
Con ciò il capitolo si intende chiuso, come lo era da tempo.
Ma ora almeno lo sapete !!!
Cordialissimi saluti
Fabrizio Calabrese