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Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 9:23
da bepi67
Se proprio volete divertirvi con il saldatore.....
https://www.ebay.it/itm/QUAD405-HIFI-Am ... OSwaBZZoYH~
Non so se ne valga la pena, però.
Ciao
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 10:10
da hnjmkl
Come prima esperienza il QUAD potrebbe essere impegnativo, anche economicamente, ho visto il kit col TDA 7292 (100 W) a 1.60 euri, spedito gratis.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 11:27
da F.Calabrese
mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47
...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
e tu giudichi e capisci come suona un finale
SOLO guardando lo schema ?
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...
Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.
E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.
Ora facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World (
viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido.
In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri.
Senza gli schemi è evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!
Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...
Segue
F.C.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 11:45
da battespl
F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:27
mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47
...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
e tu giudichi e capisci come suona un finale
SOLO guardando lo schema ?
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...
Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.
E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.
Ora facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World (
viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido.
In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri.
Senza gli schemi è evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!
Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...
Segue
F.C.
Se un progettista scopre Uno schema innovativo per tutelarsi non può depositare il progetto ? In questo modo tutela il suo lavoro . No ?
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 11:48
da F.Calabrese
battespl ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:45
Se un progettista scopre Uno schema innovativo per tutelarsi non può depositare il progetto ? In questo modo tutela il suo lavoro . No ?
I cinesi se ne infischiano alla grande, dei nostri Brevetti...
E poi qualsiasi Brevetto può essere nullificato dalla presenza di qualcosa di simile, ma realizzato in tempi precedenti.
In materia di finali di potenza questa è una quasi certezza...!
Saluti
F.C.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 11:54
da giorgibe
battespl, a parte le altre considerazioni, un brevetto internazionale non è facile da ottenere, ed il suo ottenimento e difesa costano una cannonata.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 12:00
da battespl
F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:48
battespl ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:45
Se un progettista scopre Uno schema innovativo per tutelarsi non può depositare il progetto ? In questo modo tutela il suo lavoro . No ?
I cinesi se ne infischiano alla grande, dei nostri Brevetti...
E poi qualsiasi Brevetto può essere nullificato dalla presenza di qualcosa di simile, ma realizzato in tempi precedenti.
In materia di finali di potenza questa è una quasi certezza...!
Saluti
F.C.
Ma sta di fatto che un possibile aquirente di un finale top diciamo 10000/30000€ non prende in considerazione e manco lo sa che possa esistere il clone del cinese di turno , quindi o il progettista non può giustificare il costo/ prestazioni a tal punto da dover regalare il suo progetto/oggetto finito e quindi entrare in concorrenza col cinese e annessi smanettoni del saldatore della domenica, oppure se ne infischia intanto come accennato sopra lo smanettone o il copiatore di turno non prenderà mai in considerazione dell acquisto del nuovo , vuoi perché è uno smanettone vuoi perché non ha il budget per L acquisto , la realtà è che penso che lab gruppen non abbia chiuso perché gli copiano i finali i cinesi , scommetto che nessun service prenda in considerazione di fare un tour serio con ampli cinesi senza assistenza , è questo che divide i professionisti da chi parla come tali , la differenza di chi fa i fatti a chi amplifica con due monitor un cantante stonato e si definisce service è che il secondo è un appassionato evoluto e nient altro .
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 12:10
da F.Calabrese
battespl ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 12:00
... la realtà è che penso che lab gruppen non abbia chiuso perché gli copiano i finali i cinesi , scommetto che nessun service prenda in considerazione di fare un tour serio con ampli cinesi senza assistenza...
Lab Gruppen ha avuto la fortuna che i tecnici audio degli attuali Service non sanno cosa significhi l'espressione "allocazione intelligente delle risorse". Insomma sono solo dilettanti allo sbaraglio.
Un VERO progettista farebbe due conti, scoprendo che -con il costo di UN Lab Gruppen originale- se ne acquistano almeno sei di quelli cinesi. Però facendo lavorare gli ampli cinesi su carichi alti (8 ohm invece che 2 ohm, come si fa spesso) il problemi di affidabilità scomparirebbero letteralmente, ammesso che siano mai esistiti. Ed in più l'impianto suonerebbe assai meglio, perché gli alimentatori sarebbero meno sollecitati dalle back-EMF.
Credo che questa sia la prova migliore della incompetenza dei tecnici dell'attuale Audio-Pro.
Saluti
F.C.
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 13:27
da mariorossi186
F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 11:27
mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 8:43
F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 8 gennaio 2018, 23:47
...Comunque è vero che oggi è diventato assai difficile giudicare gli ampli, senza disporre degli schemi elettrici...
e tu giudichi e capisci come suona un finale
SOLO guardando lo schema ?
o Fabrizio .... sei rimasto ai Cinesi che copiano ?...
E' vero... dovrei spiegar meglio cosa intendo... e lo faccio ora.
Dallo schema elettrico di un finale SI POSSONO DEDURRE I DIFETTI, vale a dire si può capire se quell'amplificatore non ha alcuna possibilità di suonare bene...
però ! ? ! , non ti par di esagerare ?
io sarei pronto a farci una bella scommessa .... si inizia da uno schema e stampato e ci si lavora .... fidati .... il risultato finale lo rende irriconoscibile !
che poi uno schema di un Exposure MAI riuscirà ad avvicinarsi a quei due o tre finali che io ritengo il meglio , è altra storia , ma ....
Quanto ai cinesi, la loro influenza è ben maggiore di quanto non si pensi, e lo è fortemente in negativo.
hanno permesso di RItanare i prezzi folli dell'audio
E' infatti indubbio che la produzione in Cina abbia fatto letteralmente crollare i costi di tutte le elettroniche, inclusi gli ampli HiFi.
era ora
Ora facciamo un ragionamento insieme, ponendo sul tavolo due ipotesi alternative, entrambe possibili.
La prima ipotesi è che gli ampli a stato solido suonino tutti nello stessissimo modo, come sostengono Rich ed Aczel sulle pagine del Journal of AES, e come accertò James Moir nel 1978, pubblicando i risultati su Wireless World (
viewtopic.php?f=5&t=7721&p=126537 )
Se questa ipotesi fosse vera, tanto varrebbe acquistare tutti un bel Thomann T.Amp E-800 e finirla di discutere di amplificatori (o perlomeno di quelli a transistor).
La seconda ipotesi è che ci sono ampli il cui progetto intelligente aggira quelli che sono i problemi che pregiudicano le prestazioni degli altri ampli, siano essi valvolari che a stato solido. mannò !
In questo caso varrà la pena di testare gli ampli che -appunto all'esame dei loro schemi- risultino potenzialmente più interessanti, in quanto privi di quei difetti fondamentali che condannano le prestazioni degli altri. la scommessa sta sempre valida
Senza gli schemi
machettefrega degli schemi
è evidente che il numero di alternative presenti sul mercato è troppo vasto perché alcun appassionato possa porne più di pochi a confronto... ma le riviste sappiamo bene che dicono bene di tutto ed i negozi (quei pochi rimasti) devono svuotare il magazzino... per cui...
In tutta questa storia cosa c'entrano i cinesi...?
C'entrano... c'entrano...!
c'entrano perchè l'hifi come la intendiamo noi è seppellita da almeno 5 anni .... e noi non ce ne siamo accorti
Supponete che un progettista inglese, o svedese, o italiano, riesca a progettare un ampli a stato solido che sia al contempo potente e tuttavia limpido e controllato nei brevi sovraccarichi... a quanto dovrebbe venderlo...? Beh... certo più di quanto potrebbe venderlo la solita ditta cinese che spedisce in ogni parte del mondo. Dunque l'UNICA possibilità per il povero progettista europeo è quella di non divulgare lo schema e di sperare che i cinesi non si accorgano del suo ampli e non ne smontino uno per clonarlo e metterlo in vendita ad un quinto del nostro prezzo. Quando questo avvenisse.. è chiaro che la ditta europea non avrebbe altra prospettiva che chiudere... ED IL PROGETTISTA NON AVREBBE PIU' MODO DI PROPORRE MODELLI SUCCESSIVI.
A me sembra un meccanismo tritacarne non da poco...
perchè sono finiti i soldi dei polli
Segue
F.C.
sono tutti film che non esistono .... gli schemi .... i brevetti .... scadono nelle farmaceutiche , figurati in hiend !
Re: Qui noi vogliamo essere sinceri
Inviato: martedì 9 gennaio 2018, 14:42
da F.Calabrese
mariorossi186 ha scritto: ↑martedì 9 gennaio 2018, 13:27
...
sono tutti film che non esistono .... gli schemi .... i brevetti .... scadono nelle farmaceutiche , figurati in hiend !
Per una volta siamo totalmente d'accordo...
Quanto alle eventuali prove d'ascolto a confronto, io non vedo problemi a che mi venga spedito (all'indirizzo ufficiale e con tanto di bolla di trasporto) un finale anche usato o demo, da tenere in prova per qualche settimana e da rispedire dopo.
L'oggetto verrebbe trattato con cura ed ascoltato senza pregiudizi: te lo assicuro.
Così la smetteremmo di parlare a vuoto.
Saluti
F.C.
P.S.: Non serve potenza: bastano 60-100 Watt per canale su 8 ohm.