Sarebbe una presa per i fondelli se fosse mostrata solo la RTA in ambiente, mentre AR produce sia questa che l'@anecoica.ciclochitarrista ha scritto:Bene, far passare una risonanza per risposta in frequenza mi pare quantomeno scorretto, se non una presa per il c**o.
Quindi nel caso specifico delle B&W, ad emergere imperiose sono le risonanze, diverse in ogni ambiente, non certo la risposta del diffusore.
E questo va fatto notare in modo chiaro ed inequivocabile, tutto quello che esula dalla risposta anecoica/campo vicino è risonanza, in un ambiente trattato acusticamente, quei bassi non ci sarebbero.
Ergo l'ambiente di prova NON è trattato acusticamente, visto che la risonanza principale incide per ben 8dB sulla risposta in frequenza.
Si parla si una sala deputata all'ascolto critico di apparecchi stra-ultra-extra costosissimi, cosa che vale anche per la sala di DiPrinzio.
Il favoloso misuratore trova sul grafico delle risonanze e le scambia per basse frequenze, grazie alla lunga integrazione della misura.
Il favoloso recensore ascolta risonanze e le scambia per basse frequenze. Alla faccia della percezione uditiva superiore.
Eppure qui qualcuno afferma che l'@anecoica non serve a niente. Invece serve.
Se la risonanza produce un'enfasi, questa deve per forza di cose risultare anche nella risposta in frequenza. Le due cose sono inscindibili.
Si tratta di un locale deputato a ricreare una tipica sala d'ascolto domestica, non ambienti pesantemente trattati.
Secondo te chi compra dei diffusori per Home Hi Fi, gli ascolta in una sala anecoica?
Hai idea di cosa bisogna fare e quanto occorra spendere per eliminare una risonanza a 20-30 Hz?