great donkey of the century

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great donkey of the century

Messaggio da audiofilofine » sabato 28 gennaio 2012, 12:38

http://corodia.blogspot.com/search?upda ... -results=5
http://corodia.blogspot.com/2009/01/blog-post_23.html
http://corodia.blogspot.com/2008/09/pet ... space.html
http://corodia.blogspot.com/2008/09/alc ... -mook.html

una dura lotta per il great donkey of century

(Nota dell'Admin.: ho cambiato il titolo dopo aver visto il monologo di Paolini, che con questi simpaticoni non c'entra nulla, per fortuna...)
ciapàl sòt che lè un biscott

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Re: great donkey of the century

Messaggio da audiofilofine » sabato 28 gennaio 2012, 12:47

questo se la vede ad armi pari con lo scemo degli elastici
ed altri due o tre italonapoletani.



Shun Mook puntualizza il fatto che le differenze potranno essere percepite da individui particolarmente sensibili alle variazioni musicali, invitando quindi i "non sensibili" a non procedere oltre in questo territorio di ricerca.

Una serie di procedure vengono consigliate al fine dell'ottenimento delle massime prestazioni:

Componenti Parallelati.
E' scosigliato il posizionamento di apparecchiature affiancate, dovuto al fatto che il campo magnetico emesso dal trasformatore di una delle due apparecchature potrebbe interferire con quello dell'altro componente.
Si suggerisce di allontanare i trasformatori l'uno dall'altro.

Peso dei cavi.
Il peso a volte eccessivo dei cavi di elevata qualità, stresserebbe il rame in prossimità delle connessioni che devono sempre rimanere con angolazioni morbide.
Si suggerisce di ancorare i cavi sollevandoli tramite una fascetta di cotone o comunque di materiale naturale.

Oggetti e mobili.
Oggetti decorativi e mobili potrebbero avere una reazione acustica negativa.
Vetro,acciaio, rame etc, renderebbero il suono brillante ed aggressivo, divani e tappeti lo incupirebbero. Il marmo avrebbe la tendenza a smorzare il suono rendendolo lento, il granito lo raffredderebbe, il vetro lo schiarirebbe, l'acciaio lo renderebbe ruvido.
Il peggio è considerato l'MDF, materiale molto comune nella costruzione di diffusori;
in quanto denso di collanti, tenderebbe a smorzare e ritardare le naturali e positive vibrazioni acustiche, rendendo il suono opaco e smorto.
Legno cotone e carta vengono invece considerati materiali positivi.

Strumenti musicali.
Il lasciare nell'ambiente d'ascolto ottimi strumenti musicali è considerato positivo per il suono riprodotto. Violini, violoncelli, contrabassi, clarinetti e pianoforti presenti nell'ambiente accrescerebbero la qualità dell'ascolto, mentre la presenza di violini economici da studente apprendista e clarinetti in plastica è considerata deleteria per la qualità del suono.

Il trattamento acustico dell'ambiente prevede da un minimo di nove ad un massimo di quarantaquattro dischetti Mpingo, che garantirebbero una prestazione, nel caso della massima configurazione, altrimenti impossibile da ottenere per realismo e spettacolarità.
L'immagine e la qualità del suono, possono essere sintonizzate dallo spostamento e dall'orientamento dei dischetti posizionati sia sulle apparecchiature che a contatto con i diversi materiali nell'ambiente.

Concludendo, un'opinione personale: siamo a cavallo fra scienza ed esoterismo, ma quest'ultimo sembra basarsi su acquisizioni scientifiche probabilmente acquisite e non rivelate, vedi la possibilità di sintonizzare i dischetti, e la trasformazione di energie negative in positive tramite contatto.
Si ribadisce spesso l'origine scientifica del trattamento Shun Mook individuando le vibrazioni come nemiche da combattere, vibrazioni che però potrebbero acquisire valenza positiva se indirizzate positivamente, un concetto non facilmente accettabile anche in ambito non strettamente tecnico.
Come per ogni prodotto non scientificamente testabile, ad evitare un probabile effetto placebo se acquistato senza una prova d'ascolto, è necessaria, a mio avviso, una chiara consapevolezza di ciò che può essere considerato un miglioramento, rispetto a quella che invece è una semplice differenza, ammesso che venga percepita.
Questa tipologia di accessori a mio parere va indirizzata ad ascoltatori particolarmente evoluti, poco sensibili alla suggestione e capaci di inquadrare nella giusta collocazione ed in modo non puramente soggettivo, le eventuali differenze percepite.

I prodotti e le teorie Shun Mook hanno creato una lunghissima querelle in occasione di una recensione della rivista americana Stereophile:
ciapàl sòt che lè un biscott

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