x marcello croce bob marley

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audiofilofine
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x marcello croce bob marley

Messaggio da audiofilofine » venerdì 30 marzo 2012, 21:39

molto tempo fà criticai i dischi di marley e marcello diceva che invece erano incisi bene.
AVEVA RAGIONE LUI
i 3 dischi di bob marley che ho hanno dei bassi potenti e profondi , erano le onkenw che li riproducevano bovinamente.
CHIEDO SCUSA PER LA MIA IGNORANZA.
ciapàl sòt che lè un biscott

bepi67
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da bepi67 » venerdì 30 marzo 2012, 22:09

audiofilofine ha scritto:molto tempo fà criticai i dischi di marley e marcello diceva che invece erano incisi bene.
AVEVA RAGIONE LUI
i 3 dischi di bob marley che ho hanno dei bassi potenti e profondi , erano le onkenw che li riproducevano bovinamente.
CHIEDO SCUSA PER LA MIA IGNORANZA.

Se penso che i bassi di marley si sentono mediamente bene anche sui compattoni :mrgreen:
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

audiofilofine
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da audiofilofine » venerdì 30 marzo 2012, 22:22

bepi67 ha scritto:
audiofilofine ha scritto:molto tempo fà criticai i dischi di marley e marcello diceva che invece erano incisi bene.
AVEVA RAGIONE LUI
i 3 dischi di bob marley che ho hanno dei bassi potenti e profondi , erano le onkenw che li riproducevano bovinamente.
CHIEDO SCUSA PER LA MIA IGNORANZA.

Se penso che i bassi di marley si sentono mediamente bene anche sui compattoni :mrgreen:
sui compattino probabilmente si perchè non scendono
sulle onken w i bassi erano rimbombanti e confusi.
con i basis a tromba invece si sentono per quello che sono,riesco a seguire i giri di basso ecc
intendiamoci
non è come sentire il contrabbasso di un disco jazz degli anni 60 asciutto e tirato ma è così che si sentivano a san siro.( il paragone con san siro è con il doppio cd live)
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F.Calabrese
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da F.Calabrese » sabato 31 marzo 2012, 0:14

A me è capitato lo stesso con i Led Zeppelin...

Ascoltati con monopentodi SE... e con sistemi NON a radiazione diretta... sono rimasto come un coglione...

Sorry...! :oops: --- :oops: --- :oops: --- :oops: ---- :oops:

Saluti
F.C.

EDOARDO
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da EDOARDO » sabato 31 marzo 2012, 14:37

audiofilofine ha scritto:molto tempo fà criticai i dischi di marley e marcello diceva che invece erano incisi bene.
AVEVA RAGIONE LUI
i 3 dischi di bob marley che ho hanno dei bassi potenti e profondi , erano le onkenw che li riproducevano bovinamente.
CHIEDO SCUSA PER LA MIA IGNORANZA.

ooooooohhhhhhhhhh bravo mario.. :D :D :D :) :) scommetto che adesso ti senti più leggero.. :) :) ..hai visto non ci voleva nulla...stasera contraccambierò ascoltando un vinile di duke ellington..un ottetto inciso dalla five stars..
sam woodyard batteria
rolph ericson tromba
lawrence browntrombone
johnny hodges as.
paul gonzalves sax tenore
harry carneysax baritono
duke ellington piano
gilbert rovère contrabasso

dal vivo a san remo italia..

Marcello Croce
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da Marcello Croce » sabato 31 marzo 2012, 17:59

audiofilofine ha scritto:molto tempo fà criticai i dischi di marley e marcello diceva che invece erano incisi bene.
AVEVA RAGIONE LUI
i 3 dischi di bob marley che ho hanno dei bassi potenti e profondi , erano le onkenw che li riproducevano bovinamente.
CHIEDO SCUSA PER LA MIA IGNORANZA.
Scuse accettate, ovviamente.
Del resto non si può conoscere tutto, c'è veramente troppo.
Tutta la musica reggae, di cui quella di Marley è una variante molto particolare, che ha avuto, da un lato il merito di diffondere a livello planetario una diversa grammatica musicale adottata pur saltuariamente da grandissimi nomi del rock come Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, o del jazz come Miles Davis, ma al prezzo salatissimo di eclissare tutti gli altri innumerevoli ed assai diversi artisti dello stesso genere, è basata su un "pattern" ritmico RIPETITIVO, costruito sull 'incastro delle partiture di basso/batteria/chitarra, in cui la disposizione delle NOTE STOPPATE (si dovrebbe dire "staccato"), in particolare la chitarra ritmica ed il basso, fa si che le numerose pause (i silenzi) abbiano notevole significato musicale nella struttura del brano.

Si deve pensare a questa combinazione come tre ingranaggi di un medesimo meccanismo di un orologio, rigidamente vincolati uno all' altro, senza i quali la lancetta non può girare in maniera fluida e continuativa, condizione essenziale per la quale la magia musicale possa compiersi.

Alla parte cantata che presenta numerosi "legati", non resta altro ruolo che declinare la MELODIA del brano, cui, di norma, nessun altro strumento esegue.

Questa prerogativa, malgrado l' enorme impatto conseguito nel mondo musicale, è comunque risultata fin dall' inizio assai ostica da digerire tanto presso il pubblico bianco, maggiormente influenzato dal rock, tanto quanto su quello nero, influenzato sopratutto dal blues e dal soul, non abituati a sentir relegare la melodia esclusivamente al cantato, perdipiù completamente indipendente da un accompagnamento ritmico in levare fatto di "incomprensibili" strappi apparentemente discontinui e forse "fastidiosamente" singhiozzanti (sincopati).

Uno degli aspetti interessanti di questo ingranaggio ritmico, dal punto di vista dell' ascolto, è che l' unico decadimento naturale che si avverte è solo quello di alcuni pezzi del kit di batteria, quando occasionalmente usati, nella fattispecie dei tom e del rullante, o talvolta dei piatti, mentre che l' hi-hat (charleston) che scandisce i quarti o talvolta gli ottavi con soventi variazioni di punteggiatura, è usualmente sordinato infilando uno straccio fra i due piatti opposti, ed i colpi di cassa sul secondo e quarto movimento, in simultanea con il bordo del rullante, hanno decadimento brevissimo, un fronte di salita istantaneo ed a spettro molto ampio (a causa del rimshot) e sono eseguiti dal batterista al massimo volume possibile.

Prestando attenzione alla parte di basso elettrico incastrato nella parte di batteria, diventa così facilissimo valutare in maniera approfondita aspetti come lo SMORZAMENTO e l' articolazione delle basse frequenze, a causa della dinamica esorbitante fra uno "strappo e l' altro", e la ripetitività del tutto agevola ulteriormente il compito, quando, via via che si alza il volume, si tende l'orecchio per vedere se qualche fenomeno di "spectral skewing" incomincia ad apparire.

Con questo genere musicale si possono compiere approfondite serie di valutazioni d' ascolto e del funzionamento del sistema (di altoparlanti) che sono impensabili da effettuare con altri generi musicali, perchè lo spectral skewing può comparire, per effetti di intermodulazione, sulla voci, quando l' affaticamento dinamico (compressione) diviene palese, di norma causato dalla parte di basso, nonostante le numerose pause, grazie alla ripetitività del pattern che permette di cogliere benissimo qualunque differenza si dovesse manifestare in funzione del volume d' ascolto.

La presenza di questa grande quantità di pause costituisce quindi quella zona di silenzi grazie ai quali si possono cogliere molto agevolmente DEFORMAZIONI dei fronti di salita o di discesa degli attacchi degli strumenti, che costituiscono la prima "lampadina di allarme" di spectral skewing per affaticamento del sistema.

Questo genere di test è talmente rigido che può mettere in difficoltà anche importanti sistemi professionali, impiegati in normali circostanze pubbliche, e si può facilmente immaginare cosa possa manifestarsi, in questo quadro di analisi, in una piccola cassa a due vie dove il woofer (si fa per dire), cerca di riprodurre anche la gran parte della voce, oltre a tutto il resto.

Poi ci sono alcune chicche come questa che segue:

http://www.youtube.com/watch?v=YKtX6cf0_0A

In questo brano cui riferisce il link, al termine della seconda strofa cantata che termina con le parole "you will hear" (che curiosamente sta a significare "lo potrete sentire"), c'è un colpo di timpano, in corrispondenza della parola "hear". Lo stesso colpo di timpano è ripetuto in corrispondenza della parola "be", alla fine della terza strofa "This could BE.........etc etc".

Li ho marcati sul pentagramma della parte di basso con due cerchietti a matita, e cadono in concomitanza di due pause, dove niente altro suona:

Immagine

In realtà non sono due colpi di timpano, ma due colpi ottenuti percuotendo con la bacchetta la pelle risonante della grancassa, un effetto che Carlton Barrett volle usare per richiamare il suono tipico di un tamburo cerimoniale Nyahbinghi conosciuto come Thunder Drum, alcuni dei quali sono oltre 1.2 m. di diametro.

Cadendo in una pausa, (dove voce a parte niente altro suona), l' attacco ed il decadimento sono praticamente "su bianco" e si riesce perfettametne a valutare se si sente bene oppure no e, se non sono basse frequenze queste.....


Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

EDOARDO
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da EDOARDO » sabato 31 marzo 2012, 18:09

grande marcello.....sono tentato di fare anch'io questa prova..

atjla
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da atjla » sabato 31 marzo 2012, 18:14

Interventi come quelli di Marcello Croce, sono MERAVIGLIOSI..
E' un piacere leggerli.

Grazie, grazie e ancora grazie..
Gianluca, Verona

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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da audiofilofine » sabato 31 marzo 2012, 19:21

grazie della spiegazione

un esempio di come la cultura musicale sia indispensabile per capire l'alta fedeltà.
ciapàl sòt che lè un biscott

F.Calabrese
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Re: x marcello croce bob marley

Messaggio da F.Calabrese » domenica 1 aprile 2012, 0:51

atjla ha scritto:Interventi come quelli di Marcello Croce, sono MERAVIGLIOSI..
E' un piacere leggerli.
Meravigliosi... è la parola giusta...!

Grazie di cuore, Marcello, per essere qui, fin dal primissimo momento !!!

F.C.

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