Alan1 ha scritto:Quello che vorrei da Calabrese è che si possa ascoltare qualcosa di realmente definitivo, messo a posto in modo completo non posticcio, qualcosa che possa davvero darmi il senso completo del prodotto, non che faccia solo intravvedere le potenzialità,
per andare da lui dovrò fare parecchia strada, lo farò volentieri, ma deve avere un valore esaustivo,
quello che non gradirei e che vi fossero alibi in caso qualcosa non fosse a punto.
Questo è un raro esempio di obiezione serissima, che merita una risposta altrettanto seria.
Occorre fare una premessa "
scandalosa": tutti gli impianti progettati da un professionista, come me, ma anche come Andy Munro o Philip Newell o George Augpurger, sono al contempo definitivi e posticci... Spiego meglio...!
A differenza dei sistemi di diffusori commerciali, noi consulenti impieghiamo multiamplificazione ed equalizzazione in modo a volte anche palesemente "creativo", nel senso per cui a volte ci capita di imporre la nostra "regolazione", mentre altre volte possiamo essere assolutamente elastici, venendo incontro ad esigenze specifiche della committenza.
Sono anni che io progetto e realizzo impianti che possono essere ascoltati con sei-sette-dieci curve di risposta differenti (magari di pochissimo, ma udibilmente...): la curva di risposta è l'ultima preoccupazione, per me...!
Una volta ascoltate le varie regolazioni alternative, una di solito si impone per maggiore nitidezza e per la migliore prospettiva sonora (spesso anche per l'ampiezza dell'area d'ascolto...) e per questo viene preferita.
Questa prospettiva è completamente diversa da quella del normale progettista e costruttore di diffusori Hi-Fi, che di solito hanno un crossover passivo con minime possibilità di intervento... e che spesso sono "cuciti a misura" della saletta d'ascolto dell'Azienda... (che magari non somiglia per nulla ad alcun ambiente domestico...!)
Ad Alan1, come a qualsiasi altro ascoltatore, io consiglierei di valutare con attenzione le prestazioni (terrificanti) in termini di distorsione e di naturalezza di emissione, per i miei impianti più recenti. (
Avete osservato con attenzione le due curve più in basso nel grafico del post precedente...??? Ebbene, sono dell'Impianto per Aleandro !!!).
Dopo, una volta ascoltati i soliti CD e/o brani noti e meno noti... io chiedo sempre quale delle diverse equalizzazioni è quella preferita dall'ascoltatore...
Per certi versi questa è
anche una domanda trabocchetto... perché è normale che una equalizzazione suoni meglio per brani ricchi di transienti ed un'altra suoni meglio per i brani con note tenute, come quelle delle tastiere elettroniche o degli organi... Egualmente è normale che certe equalizzazioni siano preferibili quando si ascolta a livelli altissimi... L'ascoltatore esperto risponde sempre rispettando queste tendenze... e se fai la domanda a dieci veri esperti d'ascolto, le risposte saranno per dieci volte identiche...
Gli appassionati, invece, rispondono assai differentemente: se i brani con cui ascoltano sono i loro preferiti, allora la risposta migliore è sempre quella che si avvicina di più a quella del loro impianto:
è una cosa assolutamente logica... loro hanno selezionato i CD ed i brani proprio in funzione del fatto che "vanno meglio" sul loro impianto...!
Spiego meglio: ipotizziamo che l'appassionato XY abbia in casa il tipico diffusore tower, collocato ad una certa distanza dagli angoli, e quindi con una risposta assai tormentata in gamma bassa... Ebbene, questo appassionato sceglierà brani di prova con pochi bassi tenuti, che tuttavia a casa sua suoneranno comunque abbastanza "lunghi" da apparire anche assai energetici... Ebbene... quel brano, ascoltato su un Fullhorn regolato per la massima velocità sui bassi (vedi ascolto in occasione della "Gita a Bracciano") suonerà peggio che a casa dell'appassionato, da cui deriverà un possibile quanto erroneo verdetto negativo.
Attualmente io suggerisco di ascoltare con brani molto conosciuti o facilmente riconoscibili, ma il problema esiste e va affrontato con sincerità... Occorre infatti accertare preventivamente se l'ascolto è fatto in prospettiva di un acquisto o per curiosità dell'ascoltatore.
Nel primo caso ci sono a monte delle richieste molto chiare: chi cambia diffusori lo fa quasi sempre dopo aver accertato la presenza di un difetto altrimenti insolubile sui suoi attuali diffusori (p.es. troppa distorsione nei pieni orschestrali...) e chiaramente si aspetta di ascoltare qualcosa che NON abbia quel problema.
Nel secondo caso, quello dell'appassionato curioso, l'impianto che lui ha in casa diventa il riferimento, inevitabilmente.
Come vedi, Alan1, non è poi così semplice districarsi: io riassumo dicendo che la risposta in frequenza può essere facilmente modificata,
ma il fatto che l'impianto "respiri" anche quando il suono dilaga nell'ambiente d'ascolto è una cosa che si percepisce comunque l'impianto sia regolato...
Si consideri sempre benvenuto !!!
Saluti
F.C.