smile ha scritto: Davvero non ricordate le centinaia di LP e CD misurati da SUONO negli anni '80, dei quali il 90% non scendeva sotto i maledetti 63Hz? A meno che non si trattasse di qualche Telarc o di qualche miracolo???
Scusa l'interrupt, Fabrizio... continua, è MOLTO interessante!!!
La cosa non cambia di molto se prendi la musica post '80. Io riscontro raramente contenuti importanti sotto i 50Hz. Se hai una collezione puoi controllare su un vasto genere musicale.
Il punto importante però è diverso. Supponiamo che un dispositivo di registrazione digitale sia perfetto e registra un suono che ha una componente a 30Hz che sta a -40dBFS e una componente a 3Khz che sta a 0dBFS. Ora se il sistema di riproduzione è tale che la sua risposta a 30Hz sta a -30dB rispetto a 3Khz (per semplicità assumiamo le misure con rumore bianco), allora quando ascolto quella registrazione, sentirò i 30Hz a -70dB rispetto ai 3Khz, la cosa innaturale è che lo scalino vero è di 30dB... l'impianto ne crea uno artificiale da 70dB che sta spesso sotto la soglia del rumore ambientale.
Ti allego una registrazione moderna dove puoi sentire uno dei pianoforti più belli in assoluto, il brano in questione è "Gavotte in D Major" su Jacque Loussier Trio: Plays Bach (Telarc). Il groove iziale è tale che ti sembra di ascoltare dei dischi più bass-intensive della Telarc, eppure quelli sotto sono i tracciati spettrali (sotto il particolare sotto i 50Hz)... come vedi c'è solo qualche "macchoilina" gialla piccola, piccola.