Max scripsit:
(..omissis..)
Ricapitoliamo con un apposito schemino:
(i) utente U cerca un determinato preamplificatore P.
(ii) utente V possiede il determinato preamplificatore P.
(iii) utente W afferma che il preamplificatore P è un rottame, chi lo usa è un bebbato, chi lo vuole vendere è un truffatore.
Le logiche conseguenze, preso per valido il pensiero di W, sono:
(i) utente U è un bebbato.
(ii) utente V è nel migliore dei casi un bebbato, nel peggiore dei casi un truffatore.
Utente V giustamente s'incazza con utente W, respingendo al mittente certi epiteti. Utente U risponde dicendo che W è squisito, simpatico e tuttal più sarcastico.
Logicamente, cosa dovremmo concluderne? Che U è un bebbato e non si rende conto di esserlo o che U è un bebbato ed è fiero di esserlo?
La risposta non la so, quel che è certo è che voi audiofili siete davvero uno spasso.
Ciao e Buon anno a tutti..
Scusate se vado OT..
Ringrazio Max per la sua disquisizione.. Mi ha fatto tornare il desiderio di riaprire un libro sulla
Logica dei Predicati di universitaria memoria. Il mio esame universitario era denominato
Automi e Linguaggi Formali e ricordo ancora- con piacere - concetti come il quantificatore universale, le formule ben formate (fbf)
Grazie ancora per avermi riportato indietro al passato..
Gianluca, Verona
seguo (per interesse) la sezione Market di VHF e leggo qualche post (che a volte trovo interessanti e altre ridicoli) per quanto riguarda il sentirsi dare del cosa o del chi per me non ha molta importanza, sono stato educato a dare importanza alle intenzioni, non ai giudizi, se Mario in quel post ha ritenuto (frà le righe) di darmi del Bebbato, probabilmente in quel frangente lo sono stato, ma sono sicuro al 200% che L'INTENZIONE (per me molto importante) di Mario non fosse quella di offendermi, se dessimo più importanza alle intenzioni e meno alle semplici parole, forse, tutto andrebbe un pochino meglio........ 