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da Tiromancino » venerdì 27 novembre 2015, 9:54
e ora parliamo di sterii...e ripeto cose gia' scritte e riscritte..........
( per lo stesso motivo che alla tivi fanno senpre rivedere i film di ranbo .....per quelli che se lo vedono solo 3 volte non lo capsicono)
1 spegni la sigaretta e passa al due
2 nei anni 70 i dischi erano fatti per essere scoltati con roba tipo il sterio del ridest daigest...
3 dai anni 80 in poi per cuffiette, radio, auto.....
( braian ino tanto per dirne uno per mischiare usava un autoparlante da 10 cm )
4 i dischi incisi dai 90 in dopo per essere suonati con sterii costosi sono senpre di musicisti che valgono zero e il vlaore musicale e' di conseguenza ....cioe' i plin plin tunc tunc....
5 i unici dischi incisi per essere scoltati con sterii veri sono quelli dai anni 50 alla fine dei 60
e non tutti...solo quelli di giez e di classica
perché in america a quei tenpi la gente conprava grossi cassoni e veri anplificatori.....che le ditte facevano a gara a fare senpre migliori dal punto di vista tennico....dato che il emrcato richiedeva robi senpre migliori
6 i dischi di quei anni non erano poco manipolati ma dati i interessi in gioco a farli erano professionisti veri e non cialtroni bancarellati
7 ovvio che in quei anni per registrare si usavano oggetti con prestazioni inferiori a quelli disponibili 40 anni dopo.....ma
la dinamica era comunque sufficiente a rendere al ascolto i suoni abbastanza reali....
la scena e le sfumature tinbriche ecc son tutte cazzate che non centrano un cavolo con la musica scoltata in casa..............
quel che conta e' il realismo dei strumenti e delle voci....
e in quei dischi ci sono...
quindi come scoltare oggi ?
con anplificazioni che non ronzano e distorcono poco e cassoni in grado di riprodurre i strumenti del giez e le voci in modo realistico....( che scoltare un orchestra a avolume reale e' una leggenda)
tutto il resto sono sogni da minorati mentali molto gravi.....
ci sono differenze tra i anplificatori ? tra quelli veri no
le eventuali differenze tinbriche non canbiano un cavolo...una voce su un disco e' meglio un tronbone di un altro e' peggio....
ci sono differenze tra giradisco veri.?.....idem come sopra............
ci sono differenze tra cassoni veri..?.idem come sopra con una spruzzatina di canpari...
caro Tonella, posso condividere alcuni punti ,
del tipo esistono vari periodi nella produzione discografica
( ed oltre le citate cause aggiungerei senza meno, il passaggio , che si ebbe a termine degli anni 6o negli studi di registrazione dagli apparati valvolari a quelli tranistorizzati , i quali pagavano lo scotto del noviziato per carenza progettuale e rozzezza dei primi transistor, con tragiche ripercussioni sul risultato finale)
Ma mi permetto di dissentire su altro .
Anzitutto i dischi in vinile non sono tutto.
Esistono le fonti digitali la cui attuale maturazione è di parecchi ordini di grandezza superiore a qualsiasi vinile.
Ma, andando con ordine , è giusto premettere che bisogna, e spero una volta per tutte, sfatare
il punto che il vinile sia suono puro analogico .
La traccia incisa è il risultato di pesanti manipolazioni del segnale elettrico originario proveniente dalla ripresa microfonica, fondamentalmente sia per equalizzazione di deenfasi RIAA sia per compressione dinamica necessaria per contenere la modulazione entro le specifiche fondamentali del vinile .
Se si aggiunge che a tale compromesso deve poi far seguito in sede domestica la equalizzazione speculare RIAA, con tutte le tematiche che seguono i sistemi a forte preamplificazione , si capisce che il risultato è un sistema che può garantire linearità e dinamica oramai non più al passo delle potenzialità dei sistemi digitali . Ho scritto potenzialità e non attualità perchè per motivazioni oscure ancora oggi le migliori realizzazioni digitali si mantengono nell'intorno dei risultati ottenibili con il vinile ( prova ne è l'analisi che ho fatto sulla catena completa del mio impianto, settato alla buona, con la routine DYnamic Range di Meter di Foobar 2000 , che ha dato risultati sovrapponibili tra il vinile e il digitale di qualità) .
Ciò nonostante è chiaro che un sistema digitale di ripresa oggi ha potenzialità stratosferiche per dinamica ( maggiori di 130 db) e risoluzione ( 32 bit)
In conclusione di questa prima critica , se proprio si vuole trovare un paladino del mondo analogico , si scelga la riproduzione del master tape con Registratori a Bobine della Studer serie A , con conseguente ingrombo, esborso iniziale e successivo , per l'acquisto dei nastri preregistrati : è cmq un bel sentire con dinamiche nel caso si acquistino nastri registrati con compader Telcom C4 prossime ai 100 db . Con energia sui bassi, ma anche sulle alte, sconosciuta a qualunque vinile. Per i puristi dell'analogico ricordo che eliminando il passaggio del compander , anche uno Studer da 20.000 euro non può superare il limite fisico del rumore del nastro e della sua massima magnetizzazione ( senza paura di fallare, di poco superiore ai 75 db . In questo nettamente superiore a qualunque vinile che si attesta nei casi migliori sui 50 db ) .
Punto secondo, gli ampli , pur riconscendo che negli anni 50 sono stati realizzati alcuni valvolari favolosi tutt'ora paragonabili ai migliori attuali,
pur accettando la premessa che fai di sceglierli buoni, non suonano tutti uguali . Sono profondamente diversi nel suono. E non è questione di timbrica.
Bisogna riconoscere che ci vuole un orecchio educato da 20 e passa anni di ascolti fatti in centinaia di confronti per saper riconoscere il suono di un ampli
all'interno di una catena hifi ( la quale potrebbe presentare in ogni livello una sua criticità) .
Certo è che da quello che leggo in rete, la totalità dei recensori, giornalisti o sedicenti tali e frattaglie varie, dimostra di non aver alcuna capacità d'ascolto necessaria alla discriminazione del suono di un ampli. Ragion per cui si leggono le più grosse panzane ed i pareri più discordanti.
La realtà non cambia , un ampli può suonare diverso per ragioni progettuali e realizzative, oltre naturalmente per problemi di interfacciamento a monte e a valle .
Mi rendo conto che per chi come te usa valvolari vintange e diffusori ad altissima efficienza il problema principale è controllare il ronzio e la THD . Ma credimi esistono altre tematiche ancor più gravi .
Oggi un ampli può non ronzare e non avere THD e può presentarsi lo stesso al bivio del buono e del cattivo suono.
Nella mia esperienza ho ascoltato ottimi SS con finali Bipolari, piuttosto che MosFet di potenza, pittosto che IGBT ( ndr Audia ) .
Nessuno di questi ronza nessuno distorce , eppure tutti hanno un suono personale, non parlo di timbrica, parlo proprio di interpretazione diversa dello stesso spartito , come accade ai grandi pianisti ( Horowitz non suona la Polonaise come l'ultimo vincitore del premio Chopin, ma nessuno dei due sbaglia ! )
Terzo punto , i cassoni degli anni 50 ( immagino EV patrician su tutti ) suonano bene e tutti uguali .
Potrebbe essere . Ma immagino che un sistema attuale ben progettato ( magari con le diavolerie escogitate da Fabrizio) che utilizzi i nuovi driver e i nuovi WF possa tranquillamente zittire ogni velleità di confronto . Che può sempre farsi ...
Buona giornata !