Il "caso Di Prinzio"

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Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 12:00

Paolippe ha scritto:Mah.... Mino è piuttosto diplomatico. Mi ha solo detto che FC è un tipo un po' banderuola, che spesso si contraddice, ma non mi ha parlato male di lui in modo esplicito. Mi ha anche detto che è stato cacciato da VHF e questo lo sapevo, ho visto qualche thread di quel periodo.
Mi spiegheresti in pvt cosa è successo esattamente?
E' passato tanto tempo, per cui non c'è nulla di male a render pubblica la vicenda.

Accadde che alla Mostra a Roma, in ottobre 2008, io ascoltai il "Mostrino" di Di Prinzio, parlandone bene sul forum di VHF e scatenando le animatissime quanto prevedibili reazioni dei "sostenitori-dei-conini-ini-ini"...
Di Prinzio mi invitò ad andare a trovarlo, per avviare una collaborazione, ed io gli buttai giù una scaletta (che vedo di postare qui di seguito, se la formattazione non crea pasticci...).

Alla successiva visita fui accolto con entusiasmo, dato che le idee che proponevo erano quanto meno "frizzanti".

In seguito io misi a punto gli Impianti-Provocazione, che dovevano (tra l'altro) dar modo a Mino di Prinzio di valutare le mie effettive competenze: ma lui non venne mai ad ascoltarli.

In quel periodo Audiofilofine (col nick Enifolifoidua...) pubblicò su VHF i link che dimostravano come il Minimostro di Di Prinzio fosse praticamente identico ad un Kit Artec, mentre il "Mostrino" era preso dalla rivista Sound Practices (il Kit "Blue Thunder"). Ovviamente io capii che la proposta di collaborazione era solo un modo per guadagnar tempo e togliersi dai piedi i costosi prototipi... e non ne fui propriamente entusiasta.

Detto questo, vi invito a leggere (nei post che seguono) le mie due missive e la risposta pubblica di Di Prinzio.

Vi accorgerete di quale grande occasione sia andata perduta, a svantaggio di tutti.

Io ho perso tempo e -soprattutto- ho perso l'occasione di far ascoltare i miei impianti a tantissimi veri appassionati, clienti di Di Prinzio.

Di Prinzio ha perso l'occasione di proporsi sul mercato internazionale, cosa impossibile con le scopiazzature... Non solo...
Il fatto di proporre oggetti innovativi a livello internazionale lo avrebbe di certo aiutato a vendere anche il notevole quantitativo di usato che teneva in negozio e lo avrebbe messo nelle condizioni di trattare con i suoi fornitori da una posizione di maggiore forza contrattuale.

Ma chi ha perso più di tutti sono gli appassionati italiani. Buona lettura !!!

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F.C.

F.Calabrese
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 12:02

Prima mia missiva a Di Prinzio
Gent. Sig. Mino di Prinzio
Nei giorni che vanno dalla mostra di Roma al nostro incontro, ho pensato di compilare una specie di pro-memoria, visto che di tante idee che mi sono venute in mente alcune potrebbero finire facilmente dimenticate. Anticipo via e-mail anche per dare occasione di pensarci per un attimo, approfittando di qualche momento libero.
► La prima osservazione è sul momento: mai così propizio (nonostante l’aria che tira in giro), poiché tutti gli appassionati stanno per sostituire i lettori CD (ed i pre) con qualcosa di potenzialmente molto simile, quindi sentendosi “obbligati” e con poca soddisfazione.
La sostituzione dei loro diffusori con altri più efficienti e “vivaci” darebbe al passaggio una connotazione completamente differente…!
► C’è poi un secondo buon motivo, per prevedere una prossima sostituzione di migliaia di sistemi di diffusori, nelle abitazioni degli appassionati: la (ri)scoperta del “problema” scoperto da Allison e Berkovitz, cioè della presenza di picchi e buche nella risposta dovuti alle riflessioni dalle tre pareti più vicine. Che senso avrebbe passare da 16 a 24 Bit, se la timbrica della gamma bassa è compromessa, come nel 95 % degli attuali sistemi ?
Ebbene, i Forum stanno permettendo di superare la “censura” sinora imposta dalla stampa tecnica sul problema. Questa censura ha danneggiato il mercato, ed è bene neutralizzarla.
► Come progettista, io sono stato sempre attivo, in questi ultimi 30 anni, ma sul settore professionale. Il fatto di aver frequentato qualche Forum durante le vacanze estive mi ha fruttato una valanga di lettori e di estimatori. Sul mio Sito in 15.000, essi hanno trovato teoria al più alto livello, misurazioni e foto di praticamente ogni tipo di diffusore esistente… E’ normale che le richieste di riprogettare qualche “Mostro” stiano fioccando, e sia un peccato disattenderle.
► Qualcuno si è spinto fino ad auspicare “i diffusori di Fabrizio Calabrese da Di Prinzio...!
► Le attuali vostre proposte “Top” presentano un rischio insito nell’adozione di configurazioni in qualche modo note: quello di possibili copie autocostruite, che finirebbero col fare in qualche modo i conti in tasca al produttore, da cui l’obbligo a scegliere componenti costosissimi (vedi gli ALE o i Supravox), però altrettanto facilmente reperibili (ed a prezzi noti) dai vari appassionati.
► Diverso sarebbe il caso di configurazioni totalmente innovative e “diverse” quali quelle che mi appresto a proporre, che potrebbero, peraltro, essere anche brevettate, specie qui in Italia, dove è possibile anche il solo “brevetto di modello”.
Ma oltre agli “oggetti” mi sono permesso di studiare anche una specie di strategia a tappe:
 La prima tappa è stata già avviata, del tutto inconsapevolmente: abbiamo entrambi creato un interesse enorme per le trombe, o comunque per i diffusori efficienti e potenti.
 Anche grandi aziende come JBL, Tannoy, Avantgarde, e nuove, come Cessaro, hanno fatto lo stesso, creando interesse diffuso, ma con prodotti che hanno ciascuno qualche bel “difetto”, come è già stato per Altec, Klipsch, Acapella…
 Una spinta parallela, ma fortissima, le crea di dibattito sulla linearità della risposta alle basse frequenze e sulle anomalie create dalle riflessioni dalle pareti vicine… (anticipo di un poco, ma noi saremo in grado di proporre le soluzion,i anche come upgrade…!)
 La seconda tappa sta appunto nel creare la leggenda, su una progettazione avanzatissima, percepita dagli appassionati come assolutamente diversa e superiore rispetto a qualsiasi tentativo di autocostruzione. Osservando imparzialmente le due figure professionali, la mia e quella del vostro validissimo collaboratore che ha progettato gli impianti Top, si evince facilmente che una sola -quella personale- si presta a “scoraggiare” qualsiasi tentativo di imitazione da parte di tutto quel consesso di appassionati che si sentono depositari di sterminate conoscenze, ma che mai e poi mai raccoglierebbero la sfida di progettare un impianto da Palasport o adatto a sonorizzare un’orchestra sinfonica, con l’originale a qualche decina di metri… per confronto…!
 Esiste un modo semplice e (per voi) anche possibilmente assai vantaggioso, per alimentare la “sconcertata” ammirazione degli appassionati: quello di inaugurare una fitta serie di “upgrade” sui diffusori attualmente più in voga e considerati “perfetti”…
Prendiamo ad esempio le JBL Everest: una semplice misurazione e simulazione al computer mostrerebbe che i due coni stanno decisamente “stretti” in un mobile così piccolo, per cui il filtro di crossover è stato progettato in modo di sacrificare il rendimento di tutto il diffusore. La modifica: ne dico una tra molte possibili… Si smonta un woofer da ogni cassa, e con la coppia si realizzano uno o due sub risonanti ed efficientissimi, da collocare in angolo (per ottenere ulteriori dB di rendimento). Al posto del woofer smontato, si collocherà una piastra di eguale diametro, con un “vero” condotto reflex, accordato alto e con assai meno distorsione. Il nuovo filtro di crossover, fornito in alternativa, garantirà da 6 a 8 dB in più di rendimento, esattamente quanta è l’attuale attenuazione al di sopra di 100 Hz… Una variante potrebbe essere quella di lasciare i due coni, chiudendo il condotto reflex e realizzando due sub ancora una volta efficientissimi ed a banda stretta, sempre con un nuovo filtro e con eguale incremento di rendimento. Le varie versioni di upgrade possono tranquillamente coesistere, ed altre possono essere realizzate su misura per i clienti. Naturalmente questi upgrade verranno subito proposti (in gran segreto) ai primi acquirenti delle Everest, che potranno saltare a piè pari le striscianti critiche che si stanno già diffondendo… avendo in più la soddisfazione di possedere un “esemplare unico”.
 Il passo successivo sarà quello di proporre degli upgrade per una vasta serie d’impianti di cui disponete come usato o demo, per i quali si verrebbe a compensare la caduta di valore… Gli upgrade saranno effettuati sulla base di misure sofisticatissime, che individueranno il particolarissimo aspetto di un “ottimo” diffusore che possa essere migliorato di molte volte: le stesse misurazioni confermeranno la riuscita del tentativo.
Ancora un esempio: sappiamo tutti che il punto debole delle Klipschorn è la gola troppo stretta del midrange, che produce troppa distorsione di II armonica, perlomeno per gli standard di oggi… ebbene l’upgrade consisterà in una nuova tromba, direttamente sostituibile, con un driver della nuova generazione, con 30 volte meno distorsione…
Da lasciare a bocca aperta sia alle misurazioni che, soprattutto, all’ascolto, grazie ad un nuovo filtro di crossover… Naturalmente tutti questi upgrade saranno reversibili o sostituibili con altri successivi, per esempio filtri di crossover “su misura” per le impedenze d’uscita più alte dei finali a valvole non controreazionati..
 La tappa che segue è delicata: si proporranno gli upgrade degli stessi diffusori Top Di Prinzio, per entrambe le configurazioni: essa prevede un’aperta ed ufficiale collaborazione tra i due progettisti, con un graduale e convinto passaggio di mano.
 A questo punto inizia la parte più interessante della possibile nostra collaborazione: la proposizione di soluzioni completamente innovative, rivoluzionarie sia nell’aspetto che nelle prestazioni. Sono gli impianti nati per far sognare gli appassionati. Personalmente preferirei un’escalation che parta da qualcosa di ancora riconoscibile, come, per esempio, un sistema a tromba da angolo, tipo Klipschorn o “Squillo di tromba”, che introduca agli appassionati il suono delle “vere trombe per bassi”. Il punto è delicato: tutti i sistemi a tromba commerciali hanno infatti condotti molto più corti dei due-tre metri necessari (anche le Klipscorn, che usano la tecnica della “gola di gomma”, cioè una espansione iniziale troppo veloce per essere efficace all’estremo inferiore, diversamente dal mio “Mostro” e dal kit “Squillo di Tromba” entrambi degli anni ’80. Ancora una mossa per alimentare la “leggenda”.
 Seguirà la proposta di un vero “Mostro”, cioè di un impianto da 130-140 dB, che ricopra una parete ma non sottragga più spazio di 30-40 cm. e che si possa nascondere, volendo, dietro una libreria o una tenda (esclusi i bellissimi mid e tweeter…).
 Ma siamo ancora alle fasi iniziali di un percorso in cui ogni tappa deve essere in grado di allertare tutta la stampa e tutti i Forum: ma non solo quelli italiani…! Già dagli upgrade, infatti, dovremmo predisporre un’attenta opera di pubblicizzazione anche all’estero, verso tutti i mercati potenzialmente più interessanti (Paesi Arabi, Russia, Giappone). Questo è reso possibile assai più facilmente proprio per il fatto di disporre di un vero “progettista”, cioè di un teorico che possa sostenere la bontà dei suoi progetti mediante il supporto di misurazioni d’avanguardia (visto che le prove d’ascolto dall’estero sono inevitabilmente costose). Anche un cliente USA o inglese di una coppia di JBL Everest o di Avantgarde potrebbe infatti essere interessato ai nostri upgrade, se presentati in maniera professionale, e non come il parto dell’ennesimo “guru”.
 Arriviamo ora ai tre gradini più importanti del progetto: il primo sarà quello di presentare un sistema a tromba del tutto innovativo, al quale sto lavorando da tempo e nel più assoluto segreto (in attesa di perfezionare il Brevetto). Quel che se ne può dire, in questa fase, è che esso ha tutte le premesse per garantire un’estensione di risposta tale da inglobare in una sola tromba le attuali tre vie, p.es. di un’Avantgarde Trio, con prestazioni sostanzialmente superiori, in termini di rendimento e potenza, grazie ad una direttività di emissione mai così omogenea. Si tratta di un diffusore in grado di ridisegnare il rapporto trasduttore-ambiente, potendo operare in stanze anche rivestite di vetro o di marmi (tranne che alle spalle dell’ascoltatore).
 Il gradino successivo (già collaudato… e funziona !) sarà quello di superare le trombe…
Il nuovo “Mostro” avrà la capacità di potenza del primo (140 dB) ma l’ingombro di una coppia di Magneplanar, ma soprattutto una distorsione diverse volte inferiore a quella di qualsiasi possibile alternativa commerciale. Questa configurazione potrebbe inaugurare anche una linea di elettroniche dedicate, soprattutto finali a valvole di potenza “vera”, con batterie di KT88 o tubi trasmittenti, come le 4CX250, bellissime e piccolissime.
 La terza fase, che presuppone il successo di tutto il percorso precedente, sarà quella di proporre una versione “compatta” del nuovo sistema Top, di cui ripeterà la configurazione, ma con componenti del costo complessivo inferiore ai 500 Euro… Le prestazioni sono quelle di un’attuale Klipschorn, senza obbligo di angoli liberi, con peso ed ingombri assolutamente normali.
 Fin qui le tappe, la cui sequenza può essere anche velocissima: io sto già lavorando sull’ultimo impianto, con prototipi funzionanti e misurabili, che, spero mi si comprenda, ho assolutamente sottratto alla vista di chiunque…
► E’ abbastanza superfluo sottolineare che questa strategia presuppone un grande affiatamento, perché ogni passo moltiplica le possibilità di successo di quello che segue,
a parità di risorse investite.
► Abbiamo entrambi forze soverchianti, nei confronti di qualsiasi possibile concorrenza, quanto meno nazionale. Voi avete un radicamento inavvicinabile da alcun altro rivenditore o importatore italiano, oltre ad avere interessi in settori contigui (domotica ecc.) che potrebbero comunque beneficiare di ricadute di ogni genere, da quelle semplicemente pubblicitarie e d’immagine, a vere ricadute di tecnologia.
► Per quanto mi riguarda dispongo di un teatro da 700 posti per le prove, di una sede in zona centrale (300 m. da San Pietro) utilizzabile per gli ascolti del sistema più avanzato (prima ancora di rivelarne pubblicamente l’esistenza…), nonché di tutti gli analizzatori e microfoni di misura che si possa desiderare (Techron TEF-12 e TEF-20, MLSSA, Smaart, Dirac e microfoni Bruel & Kjaer in grado di misurare da 11 a 164 deciBel).
► Resta poi aperta la prospettiva di lanciarsi insieme su una particolare branca dell’Audio Professionale, che è quella del rinforzo permanente di Musica Classica negli spazi riverberanti, come i piccoli e medi Palasport. Queste strutture, che esistono in quasi tutta Italia, sono sicure e facilmente agibili, ma godono di una fama immeritata in quanto all’acustica. Con un impianto audio direttivo (amplificato a valvole) la maggior parte dei loro problemi scompare, lasciando a disposizione spazi economici, la cui utilità sociale giustifica la concessione relativamente facile di finanziamenti comunitari .
Personalmente ho già sonorizzato il PalaEur ed il Pala dé André (con Josè Carreras), nonché l’Orchestra Sinfonica della RAI nella Basilica di San Petronio (Bologna), sempre con risultati testimoniabili sia da misure che da uditori rintracciabili, a conferma.
Qui a Roma non ho incontrato alcuna struttura commerciale in grado di supportare questo tipo di commesse: per questo auspico un vostro interessamento.
Cordialissimi saluti.

Roma 21 ottobre 2008 Fabrizio Calabrese
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 12:06

Questa è la mia seconda e-mail
Gent. Sig. MINO DI PRINZIO
In attesa della Vs. prossima e graditissima visita, provvedo a riordinare e ad aggiornare i punti a suo tempo sottoposti alla Vs. attenzione.
► Non ero andato affatto lontano dal vero, quando ho ipotizzato un momento di disorientamento negli appassionati di Hi-End, conseguente alla prospettata ed inevitabile sostituzione dei lettori Cd e dei supporti con apparati di aspetto più “informatico”…
Ci sono alcuni, come Bebo Moroni, che arrivano a preconizzare la fine dell’Hi-Fi, per questo. Sbagliano a pensarlo, ma soprattutto ad esternarlo… In effetti accadrà esattamente il contrario: eliminato il problema degli errori di lettura causati –anche- dalle vibrazioni, ci sarà di sicuro un forte impulso ad orientarsi verso diffusori più “vivaci”, cioè energetici…
Questo io lo sto da mesi tentando di favorire , mediante un’assidua presenza sui Forum, che mi ha già fruttato più di una richiesta di progettazione e realizzazione d’impianti.
► Naturalmente c’era un precisa strategia, dietro ai miei interventi, che si rivelerà quanto mai efficace qualora noi si possa finalmente attivare la collaborazione: il periodo di apparente pausa, che con questo pro-memoria finisce, ha avuto tre scopi fondamentali:
1)- Affermare la personale competenza PRIMA di proporre alcuna realizzazione commerciale: operando al contrario avremmo destato le giustificate reazioni degli operatori, restringendo le possibilità di affrontare aspetti controversi, sui Forum (aspetti che –tuttavia- sono quelli maggiormente promozionali, in termini di immagine).
2)- Avviare il progetto di Auditorium con amplificazione tutta valvolare, che si rivelerà fondamentale nello stabilire finalmente il trait d’union tra musica eseguita e riprodotta, in quanto è prevista la distribuzione via Internet dei Files audio registrati ad alta dinamica e ad alta risoluzione, ascoltabili dunque in preferenza con impianti audio ben dimensionati.
3)- Attendere la pubblicazione della seconda parte delle “spiegazioni alle misure sui diffusori” da parte di Audio Review… Un elemento fondamentale della mia strategia.
► Approfondisco subito quest’ultimo punto, che è nuovo.
Ho sperimentato, sui Forum, che la reazione degli attuali appassionati alla spiegazione della presenza di “problematiche tecniche” (come la questione delle riflessioni dalle pareti vicine, scoperta da Allison e Berkovitz) ed alle proposte di eventuali soluzioni… è completamente diversa da quella tipica negli anni d’oro dell’Hi-Fi.
Allora qualsiasi aspetto innovativo faceva da propulsore alle vendite, mentre oggi sembrano avere (anzi hanno) maggiore importanza aspetti relativamente marginali, perlomeno dal punto di vista tecnico. Questo danneggia chi volesse proporre diffusori veramente innovativi ed assai performanti, come noi in caso di collaborazione.
La soluzione che ho escogitato è abbastanza ingegnosa ed adatta ad attirare l’attenzione di un gran numero di appassionati. In breve: già dall’epoca del progetto di ricerca che ho condotto per contro dell’APAT io avevo messo a punto delle nuove tecniche di misura, che hanno il pregio di utilizzare apparati di misura calibrati e certificati. Non solo, ma alcune delle misurazioni più importanti possono essere eseguite anche utilizzando delle schede audio professionali e dei normali PC, con software di editing economicissimi… In pratica una piccola rivoluzione, che porterebbe finalmente gli appassionati a poter assegnare delle “posizioni in classifica” molto precise a tutti i diffusori testati. I test sono semplici, possono (anzi devono) essere eseguiti in ambienti domestici, e forniscono come risultato uno o due parametri numerici, e non i soliti 10 grafici che necessitano di complesse interpretazioni e spiegazioni… L’idea è quella di far capire agli appassionati l’importanza di cambiare diffusori, ed eventualmente anche gli amplificatori. Questo proprio nel momento in cui l’interesse verso le “sorgenti” diminuisce o viene frustrato dalle soluzioni “informatiche”.
► Ma l’operazione ha aspetti assai più delicati. Immaginiamo, infatti, di misurare e pubblicare insieme, sul mio Sito o sul Vs., o su entrambi, i risultati di decine di misurazioni su due distinti gruppi di diffusori: da una parte i sistemi “che tutti hanno in casa”, cioè i modelli più venduti del recente passato, dall’altra parte i sistemi ad alta efficienza e/o i nuovi diffusori più interessanti disponibili presso il Vs. punto vendita…
Gli appassionati scoprirebbero che molti, anzi quasi tutti, i sistemi che loro credevano linearissimi, hanno in realtà notevoli e reali problemi sia di tenuta dinamica (avremo una vera misura di TND/MOL…), sia di interfaccia con l’ambiente… Diversamente, i sistemi proposti saranno tutti curati in modo di conseguire VERE prestazioni spettacolari, sia alle misure che all’ascolto, e nel loro novero potranno, a Vs. discrezione, essere o meno inseriti i diffusori più noti del momento. Questo condurrà da una parte ad evidenziare in modo tecnico ed impersonale un numero di naturali limiti che i vecchi sistemi presentano, e che molti appassionati non conoscono, semplicemente perché nessuna testata ha mai insistito sul punto. Dall’altra parte questo comporterà un notevole incremento di “potere contrattuale” con i Vs. fornitori, il che non è certo una cattiva idea, soprattutto nel momento in cui si vanno a proporre soluzioni proprie, che potrebbero infastidire i produttori di oggetti in qualche modo simili.
► Il lavoro da svolgere non è affatto cospicuo: occorre posizionare un diffusore ad una certa distanza da un angolo (da scegliere in modo che sia quella ottimale, o quella più tipica, in funzione della taglia del diffusore e della posizione dei trasduttori): quindi si invia un segnale di prova sintetico e si registra il responso mediante un fonometro calibrato, con un registratore digitale collegato. Una breve prova preliminare consentirà di accertare la tenuta termica del diffusore, calibrando il guadagno dell’amplificatore in modo che tutta la prova sia eseguita in condizioni di assoluta sicurezza, senza poter danneggiare i diffusori…
Il segnale di prova sarà unico ed a banda larga, riprodotto a gradini crescenti di qualche dB, ed elaborato molto semplicemente (come tutti potrebbero fare a casa…). Il diffusore provato beneficerà di una specie di check-up, il cui risultato potrà essere confrontato con quello rilevato –anni dopo- sullo stesso diffusore, per controllarne l’eventuale usura.
► Quest’ultimo è un aspetto interessante anche per le normali attività di vendita, in quanto una simile “certificazione” può meritare un costo aggiuntivo standard, oppure si può offrire anche come semplice servizio… Una specie di “controllo” che permette di sapere innanzitutto se i due diffusori sono identici (specie nella distorsione), il che significa quasi sempre che sono sani o normalmente usurati. Avendo una certa banca dati, è anche possibile dire al cliente se le “sue” Magneplanar, o Klipsch, o AR sono in linea con le originali, o se sono più usurate della media. Immaginabile il numero di riscontri negativi, con conseguente possibile sostituzione senza reso o con reso valutato al minimo…!
► Poiché la misura è semplice, non vi è alcun problema che qualche rivista l’adotti, anzi: loro avranno pochi casi da confrontare, a differenza di chi dispone di un ampio magazzino e di un portafoglio di clienti interessati… Questo, peraltro, è ancora uno sviluppo in più…
Infatti, se si offre agli appassionati con maggiori disponibilità la possibilità di un controllo a costi ragionevoli, con risultati calibrati e paragonabili con quelli rilevabili in futuro, non solo molti potrebbero aderire, ma, confrontati i risultati con quelli pubblicati sui Siti, potrebbero decidere un upgrade che –altrimenti- non avrebbero nemmeno considerato…
Qui di seguito riprendo alcuni dei punti fondamentali da me già suggeriti in ottobre, sui quali ho lavorato, per cui posso presentare i primi risultati:
■ Soluzione al “problema di Allison e Berkovitz”: nessuno dei lettori del Forum di VHF si è accorto, dalle foto, che la disposizione ed il tipo di subwoofers che ho adottato dei miei due “impianti provocazione” costituisce in pratica la soluzione tecnica ad un problema che affligge la pratica totalità sei sistemi Hi-End attuali, compromettendone non solo la neutralità timbrica, ma anche la distorsione e la tenuta in potenza, specie se equalizzati. Tuttavia, tutti quelli che hanno ascoltato i due sistemi se ne sono ben resi conto, da cui i commenti entusiastici, in parte pubblicati. Naturalmente la soluzione vera, cioè commerciale, avrà aspetto diverso ed ingombri minori (i miei sono impianti 130 dB…!).
■ Pilotaggio in corrente: anche questa tecnica è stata collaudata, con risultati spettacolari sia alle misure che all’ascolto, nei miei due “impianti provocazione”. Il punto è delicato: si tratta di modificare degli ampli, tipicamente a valvole, e non tutti si prestano. Al momento, la soluzione immediatamente proponibile (prima di disporre degli “adattatori” di cui al punto successivo) è un set “omaggio”, costituito dai due ampli cinesi modificati, a corredo dei sistemi di diffusori più impegnativi. Per i possessori di ampli modificabili vi sarà in questo modo il tempo di convertirli. In ogni caso, l’avvio del progetto dell’Auditorium a valvole porterà con sé la necessità di costruire di ampli dedicati, di potenza discreta (70-100 Watt) e con uscita in corrente, realizzati con standard Hi-End.
■ Adattatori al “pilotaggio in corrente”: esiste anche una soluzione tecnica elegantissima, che può essere commercializzata con successo come un piccolo “accessorio”: si tratta di un piccolo finale a valvole che operi come “correttore”, trasformando qualsiasi finale a valvole o a transistor in un finale “FeedForward” con uscita in corrente. Trattandosi di un accessorio, esso può essere facilmente prodotto in piccola serie, senza soverchi problemi.
■ Upgrade di diffusori TOP: Il successo del pilotaggio in corrente apre le prospettive di fornire dei “crossover sostitutivi”, che operino “in corrente”, eventualmente commutabili con gli originali, per un numero di diffusori, il cui requisito di base è un certo rendimento: in questo caso potranno infatti essere impiegati anche ampli del tutto convenzionali. Spiegherò meglio in seguito.
■ Upgrade specifici: se la prospettiva è quella di aprirsi anche ai mercati esteri, potrebbe essere interessante approntare delle “sezioni sostitutive”, per esempio una nuova sezione medio-alti per le Klipschorn, oppure dei bassi passivi dedicati per le Avantgarde, e così via.
Ogni presentazione costituirebbe l’occasione di pubblicizzare il Vs. punto vendita su Internet, specie se si crea una newsletter o se si programmano delle presentazioni sui Forum giapponesi ed americani…
■ Eventi mediatici: la disponibilità di un progettista-giornalista permetterebbe di organizzare degli incontri dedicati a singoli diffusori o amplificatori, in cui gli appassionati si vedrebbero commentare fin nei più minuti dettagli il progetto, presentare le misure, proporre gli upgrade. Un eventuale costo di accesso, da valutare, potrebbe essere reinvestito in termini di accoglienza, favorendo l’arrivo di gruppi più numerosi.
■ Mostre: potrebbe diventare una specie di “tradizione” di Di Prinzio, di presentare ad ogni mostra un sistema nuovo, ottimizzato all’estremo per quella saletta, in modo di non ricadere nelle vicissitudini recenti (Milano).
■ Impianto a tromba di nuova configurazione: osservando le fotografie del mio “impianto provocazione” a tromba, si vede bene che la configurazione del basso è del tutto originale, nonostante io l’abbia progettata circa 35 anni fa… Una nuova versione, più slanciata e suggestiva, è già in approntamento. Le prestazioni sarebbero le stesse che sono state già confermate sia alle misure che all’ascolto. Superano qualsiasi realizzazione commerciale, con un discreto margine… Come potrete verificare direttamente.
■ Sistemi “oltre le trombe”: se non se ne avverte una precisa richiesta di mercato, suggerisco di posticiparne l’uscita ad un momento economicamente più florido…
■ Versione compatta: Il mio “impianto provocazione” minore è esattamente il prototipo funzionante di questo modello. I due satelliti hanno le stesse dimensioni di due AR-7 e montano un woofer da 8”/20cm. ed un driver da 1”/25mm., quest’ultimo privo di tromba.
I due sub attuali possono (anzi devono) essere sostituiti con modelli assai più piccoli, in quanto il prototipo di è dimostrato in grado di operare sino a circa 130 dB in un salone di 250 metri cubi, con 300+300 Watt sui sub ed appena 45+45 watt sui satelliti… Scalando di tre volte le potenze e di altrettanto i rendimenti, disporremmo pur sempre di un sistema in grado di raggiungere i 120 deciBel di picco anche in grandi ambienti…
Come potete osservare, tutte le premesse indicate ad ottobre sono state sviluppate ed i risultati sono concretamente ascoltabili. I tempi sono stati volutamente lunghi, in modo di favorire un collaudo pubblico e la conseguente diffusione di aspettative quanto mai positive: questo comporterà evidentemente una minore dispendiosità in termini di “lancio pubblicitario”. Operando diversamente, avremmo dovuto superare più di una opposizione, in un momento economico in cui non erano certo attese più commesse di quante ne abbiamo comunque raccolte, anche operando indipendentemente.
Quanto alla parte economica e contrattuale dell’eventuale collaborazione, rinvio al primo incontro, anticipando che le più recenti commesse che ho assunto prevedevano la separazione di costi di consulenza (assunti per singola commessa) da quelli di falegnameria e trasduttori. In questo modo si rende possibile aderire più elasticamente alle esigenze di finitura e componentistica rappresentate dal singolo cliente. A presto !!!

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese Roma 23 marzo 2009
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 12:08

E questa è la risposta pubblica di Mino di Prinzio, postata sul forum di VideoHiFi:
Mino di Prinzio ha scritto:Posted - 22/06/2009 : 18:59:07
________________________________________
Carissimo Fabrizio,

Non ti nego che mi comincio a preoccupare seriamente per te, che mi combini? ti devo fare sempre da papà, ogni tanto hai bisogno che ti richiamo a rapporto, ormai sei grandicello ,forse è ora che ti cominci a prendere seriamente le tue responsabilità, non puoi essere sempre ripetitivo, rischi di diventare noioso.…
Volevo farti notare che a distanza di 4 mesi dal nostro ultimo intervento chiarificatore sul forum ( in data 11/03/2009 nel thread “Diffusori a tromba o alta efficienza” a pagina 6 per precisione )
Vedi link sotto:
http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... 6&ARCHIVE=
Dopo averci chiesto una valanga di scuse sei incappato nuovamente in un atteggiamento poco chiaro e poco corretto poiché ritengo tu sia andato un po’ troppo oltre le righe diventando a tratti anche molto offensivo nei confronti del sottoscritto, della sua azienda e delle suo operato.
Ebbene poiché hai, anche in questo caso travisato il mio silenzio, definendolo assordante, ti rispondo pubblicamente e per l’ultima volta, dopodiché ti sarei grato se basassi i tuoi interventi sui tuoi progetti e sulle tue realizzazioni piuttosto che sulle mie, grazie.
Come puoi verificare dalla prima lettera abbiamo più e più volte chiarito alcuni aspetti fondamentali sulla nostra avventura nel meraviglioso mondo dell’alta efficienza che ti riassumo in maniera puntuale:
1. Non abbiamo mai asserito di essere dei progettisti;
2. Non abbiamo mai negato di esser partiti dai progetti storici circa 15 anni orsono e li abbiamo sviluppati con innumerevoli modifiche e migliorie al fine di ricercare un risultato acustico;
3. I nostri diffusori hanno in comune con i progetti scaricabili da internet ben poco;
4. Il risultato acustico che abbiamo raggiunto è completamente diverso dai risultati ottenibili copiando di pari passo i progetti su internet;
5. Sarei un folle se così non fosse ed avrei buttato all’aria una valanga di investimenti se avessi cercato di “truffare” il mercato. Al contrario ritengo di averlo stimolato proponendo una nuova filosofia di ascolto;
6. Però se non si ascolta….e si pensa solo al fonometro capisci bene che tutte questi punti vanno a farsi benedire…
Oltretutto permettimi hai dimostrato di essere poco intelligente perché sei andato a manipolare e a confutare a tuo favore notizie e cose di dominio pubblico…Vedi ancora link di sopra.
Veniamo a noi, quel bel sistema che tu “volgarmente” chiami “kit” Artec francese che sta da una vita su internet alla portata di tutti, l’abbiamo copiato e realizzato circa 10 anni fa praticamente uguale, è stato per noi la base di partenza per abbracciare un certo tipo di filosofia, ovviamente di suono con basso a mezza tromba e abbiamo sempre sottolineato che è stato per noi il trampolino di lancio.
Il Mini Mostro rispetto alla versione su internet ha in comune solamente l’estetica del vano dei bassi, e il super tweeter Tad ET 703 …Punto .
Per tutto il resto non ha niente a che vedere con il sistema su internet. Io non ho alcuna intenzione di dare spiegazioni in questa sede sul come e sul perché.
Vorrei piuttosto dare un consiglio spassionato, veramente di cuore, a tutti quelli che pensano di ricopiare e rifare il sistema Artec su internet con quattro soldi, toglietevelo dalla testa!perché si rischia di farsi del Male…tanti Euroni persi! e soprattutto considerate il tempo di lavoro (da professionista).Vi richiederà tanto di quel tempo che neanche ve lo potete immaginare, per non parlare poi di trovare un bravo ebanista che sa fare bene e con esperienza il proprio lavoro su questo tipo di prodotti!! Senza considerare tutte le arrabbiature varie e sono tante credetemi…io sono vaccinato a queste cose, e poi li conoscete i risultati,? Siete sicuri che vi piacerà ?? ma questo non dovrebbe essere un problema, avete il Progettista Fabrizio, lui ha detto che ci sono dei grossolani errori di progettazione, così a naso dice di conoscerlo, vista la sua bravura sicuramente ci metterà del suo, no?. Cos’altro vi posso dire, fatevi questa Gravosa esperienza, poi ricordatevelo che il buon Mino vi aveva messo in guardia.

Fabrizio mi meraviglia che tu parli di prezzi alti, Quando non sai! Un vero professionista prima di criticare, per prima cosa si assicura del prezzo del sistema in questione, poi valuta i componenti, la costruzione, preferibilmente toccando con mano, va a fondo nelle valutazioni, soprattutto ascolta e poi trae conclusioni tenendo anche conto della concorrenza di prodotto per prezzo.
Riguardo al problema che tu citi troppo spesso, quanto valgono i diffusori di Di Prinzio in caso di reso (usato.)?Ancora una volta devo constatare che non hai capito bene la mia prima lettera di spiegazioni! bene te lo ripeto, i nostri diffusori purtroppo, lo dico con dispiacere, non sono alla portata di tutti per via delle prestazioni fuori dal comune e a causa delle dimensioni e dei costi.
Non sono da confondere con i diffusori commerciali e quindi anche con le politiche commerciali, questi rappresentano una nicchietta di mercato che vuole mettere la parola fine (definitivamente) può sembrare un po’presuntuoso, bene, perdonatemi, mai sia per presunzione ma lo dico perchè ci credo profondamente, sono cosciente e capisco le perplessità per cui molti avranno da ridire , ma a mio modesto parere consiglio a tutti, prima di criticarmi venitelo ad ascoltare!
Noi siamo fieri del risultato acustico ottenuto ad oggi e non di aver progettato dei diffusori ex novo!
Conclusione, il problema non si pone, gli acquirenti di questi diffusori (sistemi) non sono sprovveduti cercano caratteristiche fuori dalla norma, poi ammesso che qualcuno lo vuole rendere, che cosa si compreranno??

I diffusori definitivi sono a disposizione e pronti per essere ascoltarti da tutti presso la nostra sede, previo appuntamento, Lasciamo che parlino e giudichino il valore ed il livello acustico raggiunto a chi realmente ha avuto l’esperienza di ascolto o verranno ad ascoltarle, tutto il resto restano solo CHIACCHIERE!! (da piazza.)

Permettimi Fabrizio, non so perchè ma mi sei anche simpatico, tranne qualche difettuccio, voglio darti qualche consiglio (a fin di bene,)
Nascondi (chiudilo a chiave) per un po’ di tempo tutti i tuoi strumenti di misura (Fonometro etc..), e concentrati ad ascoltare la musica, qualcuno cita spesso su questo forum una frase che mi piace molto (ascolto maturo) preferibilmente free senza limiti di db, ma per tè conoscendoti ti devi Violentare a darti un limite di 105 db max 108 di picco non di più, non dare sempre per scontato che sei il migliore e che sei il più bravo, hai tanta esperienza è vero e pensi che a naso indovini sempre…ma la presunzione (di sapere) può essere un gran limite!!!
Rimettiti in gioco, vedrai che cambieranno tante cose, e sicuramente in meglio, e oltretutto non dimenticare mai che un progettista professionista non può essere presente solo sui forum.
Ma ti capisco deve essere dura sentirsi il miglior progettista del mondo e non essere riconosciuti come tale…neanche su un forum!
Oggi o sei o non sei….
Per me l’alta efficienza è un gioco, non è un business…anzi al momento economicamente è solo una rimessa...e quando mi dici che pietrisco “tengo famiglia” vuol dire che non hai capito proprio un bel nulla di Di Prinzio…perché tanto per incominciare di famiglie ne sono ben 18 e non una sola che grazie a Dio riesco a mantenere e a far crescere (divertendomi) grazie a gli altri core business della ns azienda ( Di Prinzio Top Class e Di Prinzio Hi Fi )
Scusami per lo sfogo, non è nel mio stile, ma questa volta sei stato capace di offendermi…
Trovo che tu abbia manipolato per bene una discussione al fine di screditare probabilmente un tuo forte competitor… ma stai attento perché le persone che ti leggono capiscono i secondi fini!
Ti faccio i miei Auguri

Mino Di Prinzio
HIFI-DI PRINZIO

Michele
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da Michele » venerdì 26 aprile 2013, 13:12

Fabrizio, hai fatto un progetto industriale e di marketing e lo hai usato per una semplice mail, se un simile sforzo intellettivo non viene, come dire, venduto bene può succedere che non venga capito.
La mia impressione è che allora eri veramente lucido e capace di fare un'analisi veritiera e proattiva del mercato, tu hai avuto ragione, ma non nè servito a niente se non a farti un sacco di nemici.
Perchè Di Prinzio, che ritengo persona intelligente, non si sia tuffato nell'impresa è cosa che sa solo lui, personalmente disponendo di risorse e reti adeguate, di cui lui era dotato, avrei aftto la scommessa, anche perchè le previsioni sullo sviluppo del mercato hifi non erano difficili da azzeccare, quello che vediamo oggi già allora era prevedibile.

Saluti
Michele

P.S. Però, mica male come stesura di un progetto.

audiofilofine
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da audiofilofine » venerdì 26 aprile 2013, 13:29

perchè è un commerciante e visto che ci campa da anni vendendo rottami usati-come-ex demo............è abile ..... e conosce i suoi polli...
quelle merde di cassoni scopiazzati alla ca,zzo li ha fatti perchè a quei tempi l'alta dinamica era di moda...... servivano solo per attirare i fessi a cui vendere altro...
passata la moda ..qualche minkia che li compra a prezzo stracciato-da amico lo trova sempre ...e a prezzo stracciato.. .... lui ha già un guadagno del 500%
probabilmente tutto in nero vista la natura cantinara degli oggetti in questione................

dal ritrattino comunque
la pessima figura non la fà solo il commerciante...................
ciapàl sòt che lè un biscott

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 14:55

audiofilofine ha scritto:...
la pessima figura non la fà solo il commerciante...................
Se alludi a me puoi tranquillamente approfondire il concetto...!

Se avessi avuto qualcosa da nascondere, non avrei di certo pubblicato le missive !!!

Sono curioso di sapere il tuo parere...

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 17:03

Visto che le letture non mancano, vi invito a fare due considerazioni insieme:
F.Calabrese ha scritto:... La prima osservazione è sul momento: mai così propizio (nonostante l’aria che tira in giro), poiché tutti gli appassionati stanno per sostituire i lettori CD (ed i pre) con qualcosa di potenzialmente molto simile, quindi sentendosi “obbligati” e con poca soddisfazione.
La sostituzione dei loro diffusori con altri più efficienti e “vivaci” darebbe al passaggio una connotazione completamente differente…!
C’è poi un secondo buon motivo, per prevedere una prossima sostituzione di migliaia di sistemi di diffusori, nelle abitazioni degli appassionati: la (ri)scoperta del “problema” scoperto da Allison e Berkovitz, cioè della presenza di picchi e buche nella risposta dovuti alle riflessioni dalle tre pareti più vicine. Che senso avrebbe passare da 16 a 24 Bit, se la timbrica della gamma bassa è compromessa, come nel 95 % degli attuali sistemi ?
Ebbene, i Forum stanno permettendo di superare la “censura” sinora imposta dalla stampa tecnica sul problema. Questa censura ha danneggiato il mercato, ed è bene neutralizzarla...
Eravamo a fine 2008, già in crisi ma non certo ai livelli di oggi. Molti appassionati abbandonavano i costosi lettori CD in favore di DAC sempre più performanti, ma ne soffriva la vocazione "giocattolara" di chi preferiva "maniglioni e lucine" alle anonime scatolette satinate dei nuovi DAC.

In realtà il salto qualitativo dai lettori CD ai DAC era enorme, soprattutto per la diminuzione degli errori di lettura agli alti livelli d'ascolto... e questo apriva nuove frontiere in campo diffusori...

L'aver sottovalutato la portata di questa piccola rivoluzione è stato un vero peccato... caro Mino...!

Non solo, ma l'aver ignorato il "problema delle tre pareti" ha portato gli appassionati ad ascoltare in queste condizioni:
http://forum.videohifi.com/discussion/3 ... taliana/p1
Se osservate le foto delle salette di Di Prinzio noterete diffusori collocati sempre in posizioni che penalizzano fortemente la resa omogenea della gamma bassa. In due parole: un vero disastro !!!

Segue
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 17:30

Riassumendo... se quella collaborazione fosse partita (e bastava davvero poco...) oggi voi appassionati avreste:

1)- Un FullHorn compatto da parete, tipo il "Mostro di Stereoplay"...

2)- Un sistema da angolo, tipo Klipschorn, ma con trombe di seconda generazione...

3)- Un Impianto-Provocazione con satelliti grandi come le AR-7 e con due sub a dipolo, da almeno 120 dB a 4 metri...

4)- Un FullHorn di terza generazione, come quello "per Aleandro" ma eventualmente più compatto...

5)- Ampli con pilotaggio in corrente, ottenuto con il feedforward...

E tutto ciò facilmente ascoltabile nel più grande punto vendita specializzato d'Italia...!

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 17:56

Vi propongo un piccolo quesito: presi i "diffusori di sogno" da un thread di VHF di questi giorni... quanti di questi reggerebbero il confronto con l'Impianto-Provocazione prima citato, o con le altre proposte che si potevano sviluppare con Di Prinzio...?
Titian: Nestorovich Labs “System 16”;
Prawax: De Vore Fidelity “Silverback Reference”;
Jimbo: Hansen The Knight;
Flydanny: Avalon Sentinel; Mostro Di Prinzio; Infinity IRS Beta.
Cano: ATC scm150 attivi;
Alexis: TAD R1;
Calottina: Infinity I.R.S. V;
Edogheri: Mbl 101 x extreme da alternare a SF Aida;
pa2206: Wilson Audio Alexia;
Scroodge: Klispchorn;
Lenigno.ant: Avalon Avatar;
michele.marche: B&W 800d;
Blueray: FM Acoustics;
Chicco98: Feastrex;
Shastasheen: Amati Anniversario Maple;
Senna: Genesis Technologies Genesis 1;
ivantaggi78: Pioneer TAD R1;
piodegliulivi: Klipshorn o Tannoy Canterbury;
ledzeppelin7: Tannoy Westminster;
giggione: pro ac 3 ebs e le apogee scintilla;
Ame: Sub Wilson Benesch Torus da affiancare alle Discovery;
Brento: Giussani R9;
Bungalow Bill: ATC SCM19 / Harbeth Monitor 40 / Spendor SP100 R2 / PMC MB2i;
Acustico: JBL Paragon;
Sergiorossi: Bose 901;
Mariofigari: casse JBL 4365;
alf: Stradivari Grand Master;
Robe come queste...???

Immagine

Saluti
F.C.

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