Il "caso Di Prinzio"

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Michele
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da Michele » venerdì 26 aprile 2013, 18:08

Con gli impianti provocazione? Sono sicuro che già quello con le cassettine e le lavatrici andrebbe molto meglio di quanto gira nei negozi.
Ma c'è un appassionato con le Paragon? Da dove arriva questa lista? quello sarebbe un impianto che ascolterei con piacere.

Saluti
Michele

F.Calabrese
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 26 aprile 2013, 19:41

Michele ha scritto:Con gli impianti provocazione? Sono sicuro che già quello con le cassettine e le lavatrici andrebbe molto meglio di quanto gira nei negozi.
Ma c'è un appassionato con le Paragon? Da dove arriva questa lista? quello sarebbe un impianto che ascolterei con piacere.
Le Paragon stanno nei sogni... (anche nei miei, a dire il vero: mi piacerebbe ricostruirle per curiosità).

Saluti
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » sabato 27 aprile 2013, 1:25

Casualmente abbiamo toccato insieme con mano l'esempio di quello che si sarebbe potuto fare in collaborazione con Di Prinzio, e che invece è risultato impossibile diversamente...

L'esempio è quello delle JBL Paragon, di cui io avrei volentieri riprogettato e realizzato un esemplare adatto ai trasduttori di oggi, schiacciantemente superiori a quelli originali... Ma lo avrei fatto volentieri per mettere in ascolto l'oggetto da uno come Di Prinzio, che lo avrebbe di certo fatto ascoltare da centinaia di appassionati, almeno dieci dei quali potenzialmente interessati ad acquisirlo...

E' andata così... peggio per tutti !!!

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » sabato 27 aprile 2013, 16:55

Altro esempio...

Immaginate cosa sarebbe stato organizzare la cordata per dieci coppie di "Nuove-JBL 4343" avvalendosi della collaborazione di Mino di Prinzio...

Quelle dieci coppie avrebbero guadagnato un valore doppio entro pochi mesi, e sarebbero state una leggenda, per prestazioni e sofisticazione del progetto... (con trombe di seconda generazione, drivers custom, gamma bassa resistiva e pilotabile in corrente... tanto per dirne qualcosa...).

Ed invece avrete un progetto con componenti d'accatto, scelti sulla base del "me li regalano"... per un progetto di assolutamente nessun possibile valore oltre il costo di legno e pezzi...

(oppure dei bei reperti archeologici in legno rosso, targati Cizek...)

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » domenica 28 aprile 2013, 17:51

Altro esempio, forse più interessante rispetto a tutti gli altri...

In un grande negozio, come quello di Mino di Prinzio, è normalissimo poter disporre di più di una coppia dello stesso diffusore...

Si sarebbero potute quindi organizzare prove d'ascolto a confronto tra due impianti identici, ma in uno dei quali era stata introdotta qualche modifica significativa, come ad esempio la possibilità di posizionare a parete il diffusore, con l'incremento della gamma bassa compensato da una rete passiva tra finale e diffusore...

Queste modifiche sarebbero state valutate all'ascolto da appassionati che poi ne avrebbero postate le impressioni e le valutazioni, aprendo nuove prospettive ai tanti che magari hanno quegli stessi diffusori, ma mal collocati o regolati.

Se considerate che il 99 per cento dei diffusori la la curva di risposta che è allineata per far "bella figura" quando la si misura in campo ravvicinato o ad un metro, come fanno le riviste... Beh... Immaginatevi quale spazio per miglioramenti e quale incremento del giro d'affari avrebbe avuto il negozio che proponesse (*) un'idea del genere...!!!

Saluti
F.C.

(*): Una cosa da fare 4-5 anni fa... non ora, con la crisi che c'è...!!!

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da PeterDeNiro » martedì 30 aprile 2013, 10:38

Ciao

la spiegazione è semplice: Di Prinzio ha pensato che se avesse fatto società con FC il giro italiano gli avrebbe spezzato le gambe. L'hifi domestica è un settore piccolo, che propone tecnologia fine a se stessa, che interessa pochi, e che costa molto... se sbagli non c'è molto da fare, muori per sempre. Di Prinzio ha avuto paura, così come ha paura di andare sul mercato FC.

Questa vicenda non è altro che la copia di quello che succede a vari livelli nella nostra italietta e nella nostra europetta. La politica di cui ci lamentiamo non è altro che lo specchio di noi stessi, abbiamo tutti una fottuta paura di confrontarci con un mercato che non è più quello che va da Aosta a Trapani. Bisogna avere il coraggio di affrontare l'intero pianeta terra.

L'hifi basata sul giro delle riviste di quartiere, delle mostrine nazionali, e del giro di amici benestanti, è morto e sepolto. O hai il coraggio di produrre qualcosa da proporre al mondo, oppure muori. Mettere in produzione gli impianti "FC-Di Prinzio" avrebbe avuto senso solo infischiandosene delle reazioni italiane, solo pensando di mettere in essere qualcosa da proporre fuori dai confini nazionali. Ma credo che Di Prinzio non sappia nemmeno da dove cominciare, perché questo è quello che la sub-cultura della micro-piccola-media impresa produce.

Reddito di cittadinanza, dare dietro l'IMU, prorogare per altri 6 mesi la cassa integrazione non ha senso. Bisogna rimettere in moto le fabbriche grandi. Abbiamo bisogno nuovamente di industriali convinti che bisogna imporre la nostra idea al mondo, non subirla. La piccola impresa non puo' fare questa operazione, il caso illustrato da questo 3D ne è la testimonianza.

Questo è quello che dirò oggi ad un costruttore italiano (con quasi 300 dipendenti) che ha un fottuta paura di andare a costruire in Vietnam.

PdN
Ultima modifica di PeterDeNiro il martedì 30 aprile 2013, 15:14, modificato 1 volta in totale.

F.Calabrese
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » martedì 30 aprile 2013, 11:23

Clap... Clap... Clap... (a PDN)

Ma non è sempre così semplice.

Ogni imprenditore italiano deve -purtroppo- mettere nel novero delle possibilità anche quello di imbattersi in malavitosi di vario genere... E per "vario genere" io intendo non solo quelli con la faccia truce e con la pistola carica, ma anche quelli elegantissimi ed "ammanicati" persino con magistrati...

Ignorare la presenza di questo contesto equivale a suicidarsi, in Italia.

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » martedì 30 aprile 2013, 23:59

PeterDeNiro ha scritto:...
la spiegazione è semplice: Di Prinzio ha pensato che se avesse fatto società con FC il giro italiano gli avrebbe spezzato le gambe. L'hifi domestica è un settore piccolo, che propone tecnologia fine a se stessa, che interessa pochi, e che costa molto... se sbagli non c'è molto da fare, muori per sempre. Di Prinzio ha avuto paura, così come ha paura di andare sul mercato FC. ...
Hai perfettamente ragione... ma sei davvero sicuro di poter definire "mercato" un posto dove non si trovano più di tre interessati ad un diffusore come le JBL-4343, ma implementate con i trasduttori odierni e ad un prezzo "sbagliato" di appena quattromila Euro la coppia, contro il cinquemila e rotti di due B&W 805 o delle Giussani Butterfly..???

Se a monte esiste una specie di delirio onanistico da parte dei richiedenti, che senso avrebbe proporre oggetti performanti, quando si ottiene maggiore visibilità e migliore accoglienza proponendo una crema profumata da spalmare sui cavi...?

Ma davvero credete che io ed altri progettisti (seri) siamo come Don Chisciotte e Sancho Panza...?

Suvvìa... un minimo di concretezza e di rispetto per l'altrui intelligenza...!!!

Saluti
F.C.

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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da F.Calabrese » domenica 18 agosto 2013, 15:47

Ho riportato all'attenzione questo thread per dare a tutti l'occasione di riflettere su quanto meschino sia il "piccolo mondo" dell'Hi-Fi italica...

Abbiamo tutti perso qualcosa, in questa vicenda...

Saluti
F.C.

Rossano
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Re: Il "caso Di Prinzio"

Messaggio da Rossano » domenica 18 agosto 2013, 16:07

F.Calabrese ha scritto:
Michele ha scritto:Con gli impianti provocazione? Sono sicuro che già quello con le cassettine e le lavatrici andrebbe molto meglio di quanto gira nei negozi.
Ma c'è un appassionato con le Paragon? Da dove arriva questa lista? quello sarebbe un impianto che ascolterei con piacere.
Le Paragon stanno nei sogni... (anche nei miei, a dire il vero: mi piacerebbe ricostruirle per curiosità).
Saluti
F.C.
EEEHHHHHHH ! e che ti avevo detto io ?

Tutto è perduto tranne l'onore !
Saluti
Rossano

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