Ecco... io me lo domando spesso, il perché... ed ho anche una possibile risposta:VHF ha scritto:Ma lei pensa veramente che uno come non ha PERFETTAMENTE CHIARO che QUESTO MERCATO NON PORTIA IMPRESSO GIA' LA DATA DI SCADENZA?
Da consumarsi entro e non oltre...
Voi vi state consumando piano piano e il saldo dei partecipanti a questo settore è ormai NEGATIVO DA ANNI.
Domandatevi perchè e provate a vedere magari anche di chi è stata la colpa.
Forse scoprireste delle verità che a voi non piacciono ma che pur sempre verità sono...
BLU PRESS
Andrea Bassanelli
l'Hi-Fi è un hobby, e come tale esiste in quanto porta con sé divertimento, condivisione, comunicazione con altri appassionati...
Negli anni d'oro, che partono molto più indietro di quanto pensiate, è sempre esistita una scala di valori che ha permesso ad ogni appassionato di accedere al massimo livello compatibile con le sue possibilità di spesa, traendone il massimo di divertimento proprio nel percorso che lo portava fin lì... Spiego meglio, con un esempio.
L'appassionato tipico degli anni '70 partiva dal mitico Compatto di Selezione ed approdava alla prima spiaggia costituita dai vari Marantz 1030/Sansui AU-555a con AR-6 o Dynaco A-35, e si godeva il suo momento di felicità ad invitare gli amici (quelli con il compattone... ).
Poi, a furia di girare per negozi o di incontrare appassionati, si scoprivano le Klipschorn, le Bose 901, le JBL, e si ripartiva verso nuove soluzioni, più performanti... Con relativo gran giro di amici ad ascoltarle e discuterle.
In due parole: ci si inerpicava lungo le pendici di una montagna, fermandosi ciascuno ad una quota soddisfacente in termini economici, ma anche e soprattutto in termini di divertimento...
Poi arrivò l'errore, macroscopico...
Tra i fabbricanti di apparati Hi-Fi apparve chiaro che la menata del "rapporto qualità-prezzo" era solo e soltanto una palla al piede per i loro guadagni... Era anche chiaro che bastava controllare la stampa di settore per svuotare del tutto quello scomodo concetto... E così fecero...
Silenziosamente abbiamo visto proporre oggetti sempre più costosi, ma qualitativamente insignificanti, e non solo grazie all'aiuto prezzolato della stampa di settore, ma anche grazie ad una geniale politica di vendita: si raddoppiavano i prezzi di listino e si mettevano in circolazione decine di ampli e diffusori venduti direttamente, con sconti prossimi al 50 per cento... Per cui i fortunati acquirenti si tramutavano nei migliori testimonial (anche in prospettiva di porre in vendita il loro usato...).
Questo meccanismo ha spezzato il percorso di divertimento e di condivisione, prima esistente...
Come ? Facile a dirsi: l'appassionato con il ciofegone comperato al 50% di sconto ha sempre intuito che nella sua scelta il parametro "rapporto qualità-prezzo" era fortemente distorto... E poteva esserlo anche nella scelta dei suoi amici.
Di qui l'importanza esagerata dei vari "blasoni"... che doveva servire a condizionare l'esito delle sempre meno frequenti prove d'ascolto a casa di amici... Come dire: "che vieni a fare, ad ascoltare... tanto io ho il McXXX... che è un mito indipendentemente da come suoni...!".
Divertirsi, in un contesto del genere, è improbabile... decisamente improbabile...
Per cui l'Hi-Fi è divenuta triste, fatta di oggetti lucidi, da guardare più che da ascoltare...
Quel che è peggio è che a divertirci davvero non solo siamo rimasti in pochi, ma siamo stati additati come le "pecore nere" perché (nel migliore dei casi) non dedicavamo le "risorse giuste" sull'altare di cavi, sottopunte e fregnacce simili, togliendo il combustibile a quelli che si arrogavano ormai il titolo di unici e veri rappresentanti dell'Hi-End...
Quante volte mi sono sentito obiettare che i miei commenti sui cavi da un Euro al metro erano inopportuni... mentre nessuno dei miei critici batteva ciglio se un diffusore dal progetto anonimo e con trasduttori semplicemente patetici veniva messo a listino a 150 mila Euro la coppia...!!!
E' importante capire chi ha colpa di cosa, per trovare insieme una via d'uscita !!!
Io suggerisco che la via d'uscita sia quella di tornare a divertirsi, ad ascoltare a casa di amici anche se non hanno in casa "l'ottava meraviglia", e, magari, da loro suona benissimo !!!
Cordiali Saluti
Fabrizio Calabrese