Scena acustica...?

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Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 8:57

Ringrazio Alan1 per aver compendiato in un solo post la massima parte delle questioni sull'argomento: ve lo quoto.
Alan1 ha scritto:08:39 (May 15 08:39AM )
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Il discorso relativo alla ricostruzione ambientale, o olophonica se preferite, andrebbe un po' allargato.

Ovviamente si parte dal fatto che nel disco devono esserci le informazioni necessarie, quindi la prova va fatta con dischi che hanno le caratteristiche idonee, detto ciò:

- un impianto che ingigantisce gli strumenti, non è credibile;

- un impianto che sovrappone la posizione di più strumenti, non è credibile;

- un impianto che fa uscire il suono di alcuni strumenti dal diffusore, come fossero in un tubo, non è credibile;

- un impianto che schiaccia in un unico piano tutta 'orchestra, non è credibile;

- un impianto che ti butta in faccia gli strumenti, non è credibile;

- un impianto che non ti fa distinguere le dimensioni dell'ambiente di registrazione, non è credibile

ma anche:

- un impianto che colloca con precisione di messa a fuoco gli strumenti, non è credibile;

- un impianto che porta tutti gli strumenti in primo piano, non è credibile;

- un impianto che non ti permette di muoverti dalla posizione centrale, perchè altrimenti l'olophonia va a putt.., non è credibile (perchè vuol dire che la scena la crea lui e non riproduce quella incisa);

- un impianto che crea sempre la stessa scena, con le stesse dimensioni e proporzioni, non è credibile.

Queste sono tutti aspetti legati alla ricostruzione ambientale o olophonica che dir si voglia, non è solo collocazione spaziale, scena.



Ciao. Flavio
Rispondo punto per punto, a partire dal prossimo post...

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:11

il discorso relativo alla ricostruzione ambientale, o olophonica se preferite, andrebbe un po' allargato.

Ovviamente si parte dal fatto che nel disco devono esserci le informazioni necessarie, quindi la prova va fatta con dischi che hanno le caratteristiche idonee,
OK... ma queste informazioni sono codificate in tanti modi diversi quante sono le differenti tecniche di ripresa.

Quindi la prima cosa da fare, prima di ascoltare in modo critico la "scena acustica" di un impianto, dovrebbe essere quella di selezionare un numero di incisioni riprese con queste tecniche, per ascoltare come vengono diversamente riprodotte:

1)- Due microfoni omni spaziati 20-50cm, con o senza un pannello assorbente in mezzo;
2)- Tre microfoni omni spaziati sul metro, di cui quello al centro inviato ad entrambi i canali (tecnica "Decca tree");
3)- Due microfoni cardioidi divergenti, spaziati un palmo o meno (tecnica ORTF);
4)- Due microfoni cardioidi coincidenti (XY, Ambisonics...);
5)- Due microfoni a dipolo, detti "a forma di otto" incrociati (tecnica Blumlein);
6)- Una ventina di microfoni spiazzati a ridosso dei musicisti e dinanzi ai cantanti (nel Pop-Rock è la tecnica prevalente, anche perché le singole parti possono essere registrate addirittura in giorni diversi).

Naturalmente esistono anche tecniche assai più sofisticate, come quelle di M.Williams o il sistema Ambisonics con le tre componenti vettoriali registrate indipendentemente.

Ora un momento di attenzione su due punti IMPORTANTISSIMI, quanto ignorati.

a)- Una cosa è l'immagine stereo dell'incisione originale... altra cosa è l'immagine stereo che sopravvive alle manipolazioni della dinamica cui sono sottoposti il 99 per cento delle incisioni... Un compressore-limitatore introduce comunque degli artefatti e, soprattutto, aumenta artificialmente il livello del campo riverberato nell'incisione. Provare per credere... è una cosa evidentissima all'ascolto.

b)- Non vi fidate quando sulla copertina del CD leggete: "ripreso con due microfoni"... perché spesso i discografici mentono spudoratamente in proposito (specie quelli "audiophile").

proseguiamo nei prossimi post...
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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:34

- un impianto che ingigantisce gli strumenti, non è credibile;
NON E' VERO...!

Nel 60 per cento di casi la sensazione di ingigantimento dello strumento è causata semplicemente da un ascolto a livello troppo elevato: lo sanno bene gli appassionati che ascoltarono la Canzone di Marinella a casa mia, con il FullHorn, prima ad 80-85 db e poi al livello corretto (almeno 6 dB inferiore...).

Nel 10 per cento dei casi l'ingigantimento è reale, ed è dovuto al fatto che la ripresa è stata effettuata troppo da vicino (accade con la voce, ma anche con chitarre e fisarmoniche, riprese spesso con microfoni a meno di mezzo metro...).

Nel restante 30 per cento dei casi l'ingigantimento (o l'appiattimento in avanti) dell'immagine stereo è dovuto a suggestione, come dimostrabile riascoltando la stessa incisione dopo una lunga pausa. Non dimentichiamoci che quando ascoltiamo DUE diffusori con DUE orecchie, il segnale del canale destro arriva comunque ad entrambe le orecchie, come quello del canale sinistro: dunque l'udito deve attuare uno sforzo di interpretazione più o meno automatico...!

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:42

- un impianto che sovrappone la posizione di più strumenti, non è credibile;
Non è vero, anzi dovrebbe essere vero il contrario... se la ripresa fosse corretta.

Prendiamo ad esempio la ripresa di un'orchestra. Se i microfoni fossero posizionati in platea, all'altezza del pubblico, allora i fiati si troverebbero davanti i corpi e gli strumenti dei primi e secondi violini. Ed infatti l'ascolto in platea è spesso molto più "caldo" e naturale di quello che si gode dalle gallerie che sovrastano l'orchestra. E' ovvio che la posizione dei fiati e degli ottoni non può che sovrapporsi a quella dei violini, che gli stanno fisicamente davanti !!!

Diciamoci la verità: gli audiofili abituati ad ascoltare SOLO l'impianto sono purtroppo viziati dalla prospettiva schiacciata che è registrata nel 99 per cento delle incisioni, per via del fatto che i microfoni non vengono quasi mai collocati in coincidenza del pubblico della platea, ma vengono sospesi AL DI SOPRA dell'orchestra ed alle spalle del Direttore...

Insomma... se all'ascolto l'orchestra appare schiacciata... è perché è proprio così nell'incisione...!

Ci ritorniamo tra poco...

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:47

- un impianto che fa uscire il suono di alcuni strumenti dal diffusore, come fossero in un tubo, non è credibile;
VERO... verissimo... ma in questo caso la "scena acustica" non c'entra quasi mai...

La sensazione di intubamento è infatti causata -nel 90 per cento dei casi- da anomalie nella curva di risposta dei diffusori, specie in gamma medio-bassa...!!!

Nel rimanente 10 per cento dei casi quella sensazione dipende dalla grossolana mancanza di allineamento temporale tra le emissioni delle diverse vie...

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:51

- un impianto che schiaccia in un unico piano tutta 'orchestra, non è credibile;

- un impianto che ti butta in faccia gli strumenti, non è credibile;
Ed invece è proprio così che l'orchestra dovrebbe apparire, all'ascolto, se l'impianto la riproducesse con la stessa prospettiva sonora con cui i microfoni appesi a 3-4 metri di altezza, un paio di metri alle spalle del Direttore, l'hanno ripresa.

Da quella posizione di ripresa (che è quella tipica nel 99 per cento delle incisioni di Classica) l'orchestra appare infatti schiacciata ad un metro dal pavimento, che diventa la parete di fondo...

QUINDI LA PROFONDITA' MASSIMA ALLE SPALLE DELL'ORCHESTRA E' PARI AD UN METRO, nel 99 per cento delle registrazioni...

Quanto al "buttare in faccia" gli strumenti... Beh... a quale distanza dovrebbe apparire una voce registrata con un microfono a meno di un palmo dalla faccia della cantante...? E quelle riprese dal vivo, in cui il cantante Pop-Rock per poco non lo ingoia, il microfono...???

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:54

- un impianto che non ti fa distinguere le dimensioni dell'ambiente di registrazione, non è credibile
Ancora una volta è vero il contrario, quando si ascoltano le (normali) incisioni compresse...

Se infatti il fonico comprime i picchi (lo fa anche il "purista" Lincetto... di 5-6 dB...), aumenta in proporzione il livello del campo riverberato...

...e questo -all'ascolto- significa che l'ambiente appare più piccolo e riflettente di quanto non sia in realtà...

E poi attenzione...!!! Esistono tecniche di ripresa (p.es. la Blumlein) che riprendono l'ambiente alle spalle in controfase, mentre altre (p.es. i cardioidi incrociati) lo riprendono assai attenuato (in gamma media, però...). E' chiaro che la percezione dell'ambiente viene letteralmente stravolta da queste ed altre tecniche di ripresa, tuttavia comunissime.

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 9:58

- un impianto che colloca con precisione di messa a fuoco gli strumenti, non è credibile;

- un impianto che porta tutti gli strumenti in primo piano, non è credibile;
E' vero esattamente il contrario, specialmente con le incisioni multimicrofoniche (DGG ed il 99 per cento del Pop-Rock).

Se infatti si riprendono le varie sezioni strumentali e le voci con singoli microfoni, collocati vicino, come si fa poi a pretendere che all'ascolto gli stessi strumenti appaiano lontani...?

Gli strumenti sono in primo piano nelle incisioni... (basta un ascolto in cuffia, per accorgersene bene...).

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 10:06

- un impianto che non ti permette di muoverti dalla posizione centrale, perchè altrimenti l'olophonia va a putt.., non è credibile (perchè vuol dire che la scena la crea lui e non riproduce quella incisa);
Non è necessariamente vero, perché tutte le registrazioni panpottate sono di necessità ascoltabili solo e soltanto dalla posizione centrale.

Questo perché l'unica informazione discriminante contenuta nell'incisione è quella del diverso livello nei due canali, destro e sinistro. (il 99 per cento del Pop-Rock è inciso così...!)

Le incisioni con microfoni spaziati (p.es. le Decca) contengono anche l'informazione "ritardo" per cui gli strumenti originariamente collocati alla sinistra arrivano al microfono sinistro diversi millisecondi prima che agli altri due microfoni, e vendono quindi riprodotte prima dal diffusore sinistro. E viceversa. Purtroppo il terzo microfono, centrale, complica la cosa.

Su cento CD che avete in casa (se non siete fanatici della Decca) è probabile che quelle registrate con microfoni spaziati le possiate contare su una mano o due... ;)

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Re: Scena acustica...?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 maggio 2014, 10:10

- un impianto che crea sempre la stessa scena, con le stesse dimensioni e proporzioni, non è credibile.
Questo è straordinariamente vero...!!!

Ed abbiamo già visto il perché, nel primo post di risposta.

Questo dovrebbe essere appunto il più basilare dei test per valutare la correttezza dell'immagine stereo di qualsiasi impianto: occorrerebbe ascoltarlo con almeno 3-4 incisioni effettuate con tecniche di ripresa sicuramente differenti, valutando appunto se all'ascolto si avvertono o meno le differenze. Basta confrontare un CD della Decca con uno della EMI per accorgersene al volo.

Ora domandatevi: quanti recensori hanno mai citato questo tipo di prova, nei loro commenti...?

Saluti
F.C.

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