bepi67 ha scritto:Sulla scia del thread sulle JBL 4350, approfittando della presenza su questo forum di Marcello e Fabrizio, conoscitori dei monitors da studio di alto livello, mi piacerebbe avere qualche parere sugli Urei 813, monitor abbastanza diffuso negli studi a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80 sebbene non particolarmente popolari tra gli appassionati di audio.
Sono quelli che hanno sostituito i 4350 per via dei loro difetti ?
Perchè gli "audiofili" non se li sono filati? Perchè non si chiamavano JBL?
Se non ricordo male montano un altoparlante bifonico Altec 604 ed un woofer JBL e Tannoy cercò di contrastare la loro popolarità introducendo i Buckingham.....
Ciao
Per quanto ne ho avuto esperienza, le 813 della UREI costituivano un passo avanti.
E' quello che ho scritto su Alta Fedeltà nel Marzo 1986, dove me ne sono occupato in maniera dettagliata.
Si trattava allora, di qualcosa di assai più accurato, timbricamente, di molti modelli JBL della serie 43, ed era assai più facile mixare su di esse e produrre un risultato finale attendibile, tanto che ebbe un grande successo.
Da un punto di vista dinamico non erano molto diverse dalle 4350, si trattava infatti di un quattro vie "monco", cioè privo del supertweeter.
Il coassiale era una derivazione dell' Altec 604, ma un bel po' modificato, e molto delle qualità complessive risiedevano nella rete di filtro, che incorporava una cella capace di ritardare l' emissione del mediobasso per allineare l' emissione del cartone del 15" con quella della membrana degli acuti, oggetto di brevetto e di nome commerciale depositato.
Come ha giustamente detto Fabrizio, gli acuti erano gestiti da una trombetta in plastica coassiale al mediobasso, anzichè dal diaframma del 15", con evidenti progressi rispetto ai precedenti Altec 604, anche loro dotati di trombe di varie foggie, ed i disegni Tannoy, che relegavano il cartone del cono a comportarsi come tromba dei medioalti.
Comunque gli audiofili non seppero mai niente di questo oggetto, ne all' epoca ne oggi, perciò non lo presero mai in considerazione.
A mio parere, rimane ancora oggi una soluzione elettroacustica capace di validissime prestazioni elettroacustiche.
Nel 1988 ne realizzai delle versioni simili per clienti professionali, che avendo già posseduto le JBL 4350 e le UREI 813, desideravano qalcosa di più potente da far funzionare in multiamplficazione. Questi modelli, per un po' di tempo vennero commercializzate con i nome Stargate.
Il modello più grande disponeva di due woofer da 15" con bobina da 4" e da un coassiale assai più moderno dell' Altec 604 customizzato da UREI. Il tutto era gestito da quello che è stato uno dei primissimi processori digitali, lo Yamaha DDL3.
Gli audiofili non hanno mai saputo niente dei sistemi UREI perchè nessuno ne ha mai parlato sulle riviste hi fi, come del resto, degli Altec 604, che lo precedono di quasi 40 anni.
Marcello Croce