leonida ha scritto:Studi effettuati su questo fenomeno? Quali studi?
La timbrica che varia in funzione del volume è la più alta forma di distorsione esistente, al punto tale da richiedere addirittura una equalizzazione diversa per attenuare il fastidio, il che è quanto dire.
Poiché nessuno sembra avere una minima idea del perché questo succeda, si va a spiegazioni di fantasia con annesso tentativo di copertura pseudoscientifica.
Ovvero, osservato il fenomeno ipotizzo la spiegazione che ritengo più probabile, in base al mio, personale bagaglio di conoscenze.
Osservo che il suono dal vivo amplificato produce lo stesso tipo di distorsione la quale, per conseguenza, diventa caratteristica della sensazione live, deduco allora che le replica della sensazione del vivo richieda la presenza della stessa distorsione.
La sensibilità dell'orecchio non c'entra nulla.
Gli studi sulla distorsione "naturale" dell'orecchio li abbiamo citati qui:
viewtopic.php?f=5&t=4020#p72737
Quanto al resto, esiste uno studio di IMPORTANZA ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE di Clark & Luce, pubblicato sul Journal of AES nei primi anni '70, dal quale si evince che TUTTI gli strumenti acustici tradizionali hanno uno spettro che varia al variare dell'intensità con cui sono suonati. In pratica, quando si passa dal pianissimo al fortissimo,
aumentano tutte le armoniche... (in proporzione alla fondamentale)
Questo spiega il perhé sia relativamente facile riconoscere un pieno orchestrale anche quando lo si ascolta da una radiolina o dalla TV. ma attenzione... io parlo di "riconoscere"... non di "ascoltare decentemente"...!!!
E' chiaro che l'unico ascolto timbricamente ineccepibile sarà quello effettuato allo STESSO livello di una esecuzione dal vivo e senza manipolazioni della dinamica... tant'è che questo l'ho verificato sperimentalmente talmente tante volte ed in presenza di tanti diversi appassionati, da non poter nutrire assolutamente alcun dubbio in proposito.
A conferma... leggi qui:
viewtopic.php?f=5&t=5896#p101190
La tua posizione -Leonida- mi sembra (vorrei sbagliare...) quella di un operatore che sia
costretto a giustificare in qualche modo le ridicole prestazioni dinamiche dei diffusori che è
costretto a vendere, perché è quello che gli passano fabbricanti e distributori (perlomeno ai livelli di prezzo compatibili con le disponibilità medie della sua clientela).
Hai tutta la mia comprensione, in proposito.
Saluti
F.C.