Anatomia del Preamplificatore Perfetto

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Moderatore: F.Calabrese

Gios
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da Gios » giovedì 10 dicembre 2015, 8:54

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Gios
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da Gios » giovedì 10 dicembre 2015, 8:57

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MAFRO
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da MAFRO » giovedì 10 dicembre 2015, 8:59

Esatto, trattasi di codesto Pre.

Ciao Marcello Dalmazia.

F.Calabrese
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 10 dicembre 2015, 10:21

MAFRO ha scritto:Molto semplice, un Pre ibrido con uno schema semplicistico e molto minimalista, componenti costruttivi di prim'ordine, guadagno 14db che ti permette di abbinarlo a qualsiasi Ampli e possibilità di portarlo a guadagno 0, e non ultimo una linea dedicata per fungere da passivo. Rodolfo Papagna L'AUDIOTECNICO, che non è l'ultimo arrivato, mi ha detto che sono pochi ad avere questa circuitazione, molto semplice e funzionale. Io l'ho scelto dopo averne provati ben 7 di Marchi considerati Top.
Questo è un GRANDISSIMO punto a favore...!!!

Per una volta ancora si dimostra che, quando il progettista si impegna sul serio (come in questo caso) esiste ampio margine per proporre soluzioni innovative e più performanti, ancor oggi, nel 2015 (quasi 2016...).

Saluti
F.C.

MAFRO
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da MAFRO » giovedì 10 dicembre 2015, 12:50

F.Calabrese ha scritto:
MAFRO ha scritto:Molto semplice, un Pre ibrido con uno schema semplicistico e molto minimalista, componenti costruttivi di prim'ordine, guadagno 14db che ti permette di abbinarlo a qualsiasi Ampli e possibilità di portarlo a guadagno 0, e non ultimo una linea dedicata per fungere da passivo. Rodolfo Papagna L'AUDIOTECNICO, che non è l'ultimo arrivato, mi ha detto che sono pochi ad avere questa circuitazione, molto semplice e funzionale. Io l'ho scelto dopo averne provati ben 7 di Marchi considerati Top.
Questo è un GRANDISSIMO punto a favore...!!!

Per una volta ancora si dimostra che, quando il progettista si impegna sul serio (come in questo caso) esiste ampio margine per proporre soluzioni innovative e più performanti, ancor oggi, nel 2015 (quasi 2016...).

Saluti
F.C.
Condivido in toto. ;)

tony76
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da tony76 » venerdì 11 dicembre 2015, 7:15

F.Calabrese ha scritto:
MAFRO ha scritto:Molto semplice, un Pre ibrido con uno schema semplicistico e molto minimalista, componenti costruttivi di prim'ordine, guadagno 14db che ti permette di abbinarlo a qualsiasi Ampli e possibilità di portarlo a guadagno 0, e non ultimo una linea dedicata per fungere da passivo. Rodolfo Papagna L'AUDIOTECNICO, che non è l'ultimo arrivato, mi ha detto che sono pochi ad avere questa circuitazione, molto semplice e funzionale. Io l'ho scelto dopo averne provati ben 7 di Marchi considerati Top.
Questo è un GRANDISSIMO punto a favore...!!!

Per una volta ancora si dimostra che, quando il progettista si impegna sul serio (come in questo caso) esiste ampio margine per proporre soluzioni innovative e più performanti, ancor oggi, nel 2015 (quasi 2016...).

Saluti
F.C.
Nel caso specifico di questo pre, il progettista si è impegnato sul serio circa 23 anni fa(quasi 24).
E qui purtroppo si torna ad una triste faccenda.

queledsasol
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da queledsasol » venerdì 11 dicembre 2015, 13:07

tony76 ha scritto: circa 23 anni fa(quasi 24).
E anche gli altri pre famosi menzionati hanno circa quella età di progettazione e/o costruzione.

Ciao, ;)

ciroschi
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da ciroschi » venerdì 11 dicembre 2015, 14:14

Salve,
i miei pre, di linea e fono, che sicuramente suonano bene, anzi benissimo. :D
Saluti.

Ciro da Salerno.
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Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

F.Calabrese
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 11 dicembre 2015, 15:12

Molto interessante il pre Phono con resistenza e capacità in ingresso commutabili.

Ci puoi raccontare qualcosa, Ciroschi...???

Grazie
F.C.

PeterDeNiro
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Re: Anatomia del Preamplificatore Perfetto

Messaggio da PeterDeNiro » martedì 15 dicembre 2015, 13:51

Ciao a tutti

scusate ma se si parla di pre non resisto. Tra i miei componenti, storicamente, è sempre stato quello a più alta rotazione. Secondo me il post è la tradizionale provocazione del sig. Calabrese, così tiene su i posts per giorni conoscendo sin dal principio risposte ed argomenti.

La trappola è la seguente: il pre perfetto (tecnicamente) nella catena tipica non serve, anzi potrebbe essere deleterio. In un impianto tipico il pre fa la differenza quando fa il suo mestiere di compressore in sinergia con tutto il resto. Ma chiedetevi a cosa serve un compressore nei vostri (nostri) impianti? Serve, e come se serve, a causa delle limitate capacità del sistema ampli-diffusori. Infatti i pre a tubi suonano mediamente meglio perché i tubi producono forme di compressione molto godibili all'ascolto.

Fuori dalla sfera dell'alta efficienza (FC non ridere!) i pre sono un MUST, ma se sono veramente lineari finiscono per rendere l'insieme inascoltabile... tranne che non si ascolti al livelli notturni. I sistemi a radiazione diretta (tutti) iniziano a suonare ad un certo livello minimo, hanno bisogno di un minimo di pappa per iniziare a camminare, ma se la pappa è troppa vanno a limite. Per farli suonare nella loro "zona di lavoro" hanno bisogno di un boost ai bassi livelli... ma qui casca l'asino perché se do un bel boost al segnale anche i picchi vano su, e ampli-diffusori non gli stanno dietro, così il pre ben suonante è quello che comprime meglio.

A casa mia è passato di tutto: Counterpoint, Jadis, Convergent Audio, Burmester, MBL, Conrad-Johnson, Shindo, Audio Research, Audio Note, vecchi Marantz, Audio Logic, LAMM, VAC, Nagra... e la lista potrebbe continuare. La mia conclusione è che il pre perfetto non serve, serve quello che suona meglio, ovvero quello che comprime meglio in sinergia con il resto.

A presto
PdN

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