Ampli a valvole: una riflessione impertinente

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F.Calabrese
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Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 4 marzo 2016, 17:35

Il caso del nostro forumer Discohouse ci ha insegnato che non basta un bello schema per realizzare e commercializzare un ampli a valvole che sia privo di difetti e mantenga le sue promesse in fatto di musicalità e risoluzione...
( viewtopic.php?f=5&t=6394&start=0 )

Anche a me è accaduto lo stesso con dei finali cinesi, che andavano bene ma solo e soltanto con modifiche poi divenute impossibili nei modelli successivi...

Poco tempo fa mi sono entusiasmato per lo schema di un ampli (Graaf), salvo poi scoprire che ve ne era si e nò un solo esemplare usato disponibile in giro...

Quindi alla domanda: "Quale finale a valvole consiglieresti ?" io stesso avrei moltissimi dubbi nel rispondere.

Non che non ce ne siano, ma io trovo gli schemi dei Mc Intosh e degli Audio Research inutilmente affollati di componenti, messi lì più per fare scena e per giustificare il prezzo che per veri motivi tecnici.

Quanto ai Single Ended, oltre al meraviglioso accrocco ascoltato a casa di Desmo, non scommetterei mai su una realizzazione o sull'altra, perché troppe volte le previsioni sono andate smentite da ascolti alle mostre o a casa di amici.

La situazione io la definirei "decisamente irritante"...

E' mai possibile che uno che vuole acquistare un ampli a valvole debba armarsi di coraggio e tentare "o la va o la spacca"...???

Voi che ne pensate ???

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da doc elektro » venerdì 4 marzo 2016, 17:57

conosco troppo poco le valvole per poter dare un giudizio imparziale. E sono razzista ....perdonatemi. Gli amplificatori su cui ho lavorato,principalmente marshall,fender e altri da strumento musicale sono tutt'altro che pieni di componenti. E sono molto simili. Qualche triodo per preamplificare un doppio triodo per l'invertitore di fase di solito catodico e un paio di finali. Qualche volta doppi. Qualche trasformatore ha le prese ultra lineari ,qualcheduno non le ha.

Poi c'era un ampli probabilmente progettato dallo stesso progettista del reattore di cernobyl con le griglie schermo pilotate incrociate che sapeva solo fondere i finali quando facevi qualche assolo un pò troppo feroce.

E poi tutti i discorsi sulla controreazione. C'è chi non la vuole (come me) perchè si risparmiano componenti e c'è chi se non la vede dice che non può funzionare..

Mah...io penso che il valvolare oramai sia un bisness per pulare i soldi alla gente.- Ho dovuto con mio fratello presentare un valvolare nel nostro forum ma VOLUTAMENTE è roba non audiofila.

Fino a 20 anni fa si spingeva sul fattore di smorzamento e ora che il più scadente integratino da car stereo supera "100" ci si vanta di essere arrivati alla decina con le valvole.

Obbiettivamente ho visto cose che non mi sono piaciute. Valvoloni roventi e in un caso con il cavo della placca non isolato e bambini piccoli per casa,e tutti con le parti in vista.

Mah...se non altro il gatto su un lem o un peecher sound ci può camminare sopra tranquillamente

Dovessi "scegliere a tutti i costi " un ampli a valvole opterei per un push pull di 7868 rigorosamente alimentato a stato solido con 350/370 volt stabilizzati a transistor con griglie alimentate da apposito stabilizzatore e trasfo senza prese ultra lineari.
PRIMA la robustezza e la durata POI la qualità. E ovviamente montato in in un rack metallico collegato a terra che non ronzi.

Avevo uno schema che prima o poi realizzerò ma a modo mio perchè quell'ampollone che raddrizza non mi va. E in ogni caso erano ampli che si facevano anni di fila sempre accesi e poi in caso di guasto li riparavi in mezz'ora
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A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

Tiromancino
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da Tiromancino » venerdì 4 marzo 2016, 20:05

anch'io sono d'accordo sul punto .
Anzi credo che si possa dire , tutto sommato, che la riflessione sia più che pertinente.

Sono troppi i punti non più sviluppati e lasciati abbandonati a sè stessi.
Se sviluppata la teoria con il corretto seguito di implentazioni pratiche
in termini di nuovi tubi e nuovi schemi adatti alla loro
completa implentazione,
si sarebbe pure parlato di ampli a valvole in termini di mercato e di
modelli da primato assoluto.

Purtroppo questo non è avvenuto e non ci si può accontentare di schemi
vecchi di 60 anni realizzati con tubi coevi.

In fondo il tr ha il solo difetto di richiedere una polarizzazione
per poter funzionare . Cosa a cui si può ricondurre pacificamente
la gran parte dei difetti di esso

F.Calabrese
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 4 marzo 2016, 20:14

Tiromancino ha scritto:...
In fondo il tr ha il solo difetto di richiedere una polarizzazione
per poter funzionare . Cosa a cui si può ricondurre pacificamente
la gran parte dei difetti di esso
Beh... il transistor ha altri due difetti micidiali...

Il primo è la modulazione termica di tanti suoi parametri, inclusa la corrente di riposo... Qualcosa che è letteralmente impossibile correggere in tempo reale senza ricorrere a tanta controreazione.

Il secondo è la forte nonlinearità dell'impedenza di base, specie quando è pilotata in tensione.

Le valvole lavorano a temperatura relativamente stabile ed hanno correnti di griglia prevedibili (assenti nei pentodi).

E poi non dimentichiamo che il costo delle alettature rifinite "Hi-End" supera quello di un buon T.U.


Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da doc elektro » venerdì 4 marzo 2016, 20:24

quotone per i problemi termici dei transistor ,difatti in molti ampli per auto c'è addirittura un sensore di temperatura sul dissipatore che spegne l'alimentatore. E dove i transistor devono "lavorare" o c'è un aletta enorme da qualche kg o c'è un ventilatore. In qualche caso a velocità variabile.

C'è da dire che però nessun venditore ha mai spinto molto gli ampli "ben raffreddati e ben costruiti" perchè fanno vendere di più 4 valvoloni in bella vista. Probabilmente lo STESSO valvolare dentro a un rack vende meno (questa è molto cattiva. Scusatemi)
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sm63
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da sm63 » venerdì 4 marzo 2016, 21:01

Secondo voi ..in fatto di sicurezza ...questi apparecchi con le valvole a vista privi di qualsiasi protezione ...sono a norma ?

doc elektro
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da doc elektro » venerdì 4 marzo 2016, 21:45

dipende dal paese dove è stato costruito. Per qualche paese sono obbligati i cartelli di parti calde,per qualcun altro serve una rete. In ogni caso i costruttori fanno i loro comodi
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da Tiromancino » venerdì 4 marzo 2016, 22:40

sm63 ha scritto:Secondo voi ..in fatto di sicurezza ...questi apparecchi con le valvole a vista privi di qualsiasi protezione ...sono a norma ?
la cina è un paese intero non a norma .

Questi ampli ( che dovrebbero pagare dazio tanto per iniziare)
non sono controllati in ingresso al nostro Paese,

che si ricorda di fare i controlli solo dopo il fattaccio.

Come i giocattoli per bimbi sotto i 3 anni
( che portano tutto alla bocca)
verniciati al piombo

F.Calabrese
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 4 marzo 2016, 23:54

Concordo: tutte le valvole dovrebbero essere inaccessibili, vale a dire protette da una griglia.

Perché anche se non hanno l'anodo in testa, una volta sfilate è possibile toccare la base, con potenziali mortali...

In fondo ci vuol poco,

Saluti
F.C.

P.S.: E poi è pur sempre possibile inciampare e caderci sopra...

gigigi
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Re: Ampli a valvole: una riflessione impertinente

Messaggio da gigigi » sabato 5 marzo 2016, 0:33

Mi dò una bella, scaramantica grattata...se cado sul mio VTA the Last mi faccio male, mi riempio di vetri ed elettroni sparati dai 400 V di anodica...ma anche se mi cade addosso lui (40 Kg per canale) non godo... :D

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