Grazie alle potenzialità sterminate del DCX2496 e alla teoria
pochi giorni fa messa in auge da arrayforever ,
ovvero quella di utilizzare un Ap nella gamma inferiore alla sua Fs ,
mi sono un poco divertito , nei limiti del consentiti dal buon senso,
a collegare alcuni Ap che possiedo da tempo fermi per altrettanti
progetti pensati e mai più realizzati compiutamente.
Quello che ho ricavato da queste sessioni sperimentali
è che, al di là dei dati targa in primis
la tipologia bruta ( wf, mid o tw) la banda dichiarata,
la dispersione e la Fs,
ogni Ap ha una sua voce ,
una sua sonorità
che naturalmente lo indirizza in una sola banda.
La "voce" quindi è buona quando è molto poco
riconoscibile come proveniente da un Ap.
Per converso ogni sconfinamento da questa banda nativa
è causa di perdita improvvisa di naturalezza di emissione,
colorazione del suono ed evidenza di difetti macroscopici
che in una sola parola rendono il suono connotabile quale
riprodotto .
Nella mia pur limitata sperimentazione, tale banda è
sempre ben lontana dalla Fs , e sempre ben lontana
dall'estremo superiore possibile .
il suono caratteristico di un Ap e il suo taglio ottimale
Moderatore: F.Calabrese
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Re: il suono caratteristico di un Ap e il suo taglio ottimal
Quel che scrivi è incredibilmente vero...Tiromancino ha scritto:...
Per converso ogni sconfinamento da questa banda nativa
è causa di perdita improvvisa di naturalezza di emissione,
colorazione del suono ed evidenza di difetti macroscopici
che in una sola parola rendono il suono connotabile quale
riprodotto ...
Saluti
F.C.