ma com'è

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Moderatore: F.Calabrese

remix
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Re: ma com'è

Messaggio da remix » lunedì 25 aprile 2011, 11:46

Paolo Eugeni ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:
sfabio ha scritto:Quindi non sono i diffusori in sé ma il loro rapporto con l'ambiente a creare il problema, è quindi lecito pensare che una migliore collocazione in ambiente (magari anche con le giuste caratteristiche sonore) risolverebbe il problema?
Con certi bestioni, le collocazioni adatte a rilvere il problema possono essere impraticabili !!!

Saluti
F.C.
Bisognerebbe mettere il woofer in angolo...peccato che sia tutt'uno con le vie superiori,per cui...
...ed ecco il mio concetto nell'altro threade sui bassi ad angolo con i satelliti disposti a dovere...

wiking
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Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti

Messaggio da wiking » lunedì 25 aprile 2011, 11:53

sfabio ha scritto:
wiking ha scritto: Non so quanto sia stato bravo a spiegare un fenomeno che certamente non è di immediata fruizione.
Io sono solito immaginare le onde sonore come le onde causate da un sasso gettato nell'acqua di un lago, la frequenza non è la dimensione del cerchio, ma la distanza fra i cerchi concentrici. Balza subito all'occhio che un ostacolo (posto anche solo a pochi centimetri dal punto d'origine dell'onda) riceverà tutte le onde, e non solamente quelle di dimensione inferiore alla distanza che lo separa dal punto di origine.
Cosa ne pensate, è un esempio valido o si tratta di una c@@ta?

Fabio
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.

Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio... ;)

wiking
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Re: ma com'è

Messaggio da wiking » lunedì 25 aprile 2011, 11:54

Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....

sfabio
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Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti

Messaggio da sfabio » lunedì 25 aprile 2011, 12:26

wiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Vero! io ormai sono abituato ad assimilare la lunghezza d'onda alla frequenza che la produce perchè mi è comodo per "visualizzare" ritardi e prime riflessioni in auto :oops: :oops: :oops:

Ciao

Fabio

F.Calabrese
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Re: ma com'è

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 25 aprile 2011, 13:33

wiking ha scritto:Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....
Confesso che non vorrei fare pasticci unendo i thread... :oops: --- :oops: ---- :oops: ---- :oops: --- :oops: --- :oops: ---- :oops:

Saluti
F.C.

sguillipippo
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Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti

Messaggio da sguillipippo » lunedì 25 aprile 2011, 13:55

wiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.

Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio... ;)
C'entra qualcosa la teoria dei battimenti?

wiking
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Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti

Messaggio da wiking » lunedì 25 aprile 2011, 17:13

sguillipippo ha scritto:
wiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.

Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio... ;)
C'entra qualcosa la teoria dei battimenti?
no, quello è un fenomeno che appartiene a due suoni vicinissimi come f, ed a come essi vengono percepiti dal ns orecchio ;)

wiking
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Re: ma com'è

Messaggio da wiking » lunedì 25 aprile 2011, 17:16

F.Calabrese ha scritto:
wiking ha scritto:Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....
Confesso che non vorrei fare pasticci unendo i thread... :oops: --- :oops: ---- :oops: ---- :oops: --- :oops: --- :oops: ---- :oops:

Saluti
F.C.
Scusa Fabrizio, non mi sono spiegato: volevo semplicemente chiederti se ritenenevi di dedicare all'argomento in questione (udibilità delle f basse in ambienti piccoli) un 3D apposito, separandolo da qs, e trasferendovi i post significativi.

chiaro_scuro

Re: ma com'è

Messaggio da chiaro_scuro » lunedì 25 aprile 2011, 18:05

Un dipolo ben posizionato può essere immune da questo difetto...!
Ho cercato di trovare la migliore posizione possibile che nel mio caso è a 1,5 m dal muro posteriore e uno a 80 cm dal quello laterale e l'altro a 1,1 m (qua sono obbligato dall'arredamento :( ).
In basso grossi buchi non ne ho ma ne ho uno a 170Hz "enorme". Giocando con la frequenza di taglio tra i woofer e i medi (che presentano buchi a frequenze leggermente diverse per via delle posizioni diverse rispetto alla parete posteriore) sono riuscito ad attenuare questo buco di molto e con l'aiuto del DRC alla fine il buco è davvero stretto e "ininfluente". Per la mia ignoranza penso sia meglio avere un buco a 200Hz che a 50Hz.

Penso anch'io che la soluzione sub + satelliti lasci molto margine di azione e la cosa, al contrario di quello che ci fanno credere, non dovrebbe essere da sottovalutare proprio per niente.

Ciao.

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