Ne possiamo finalmente parlare...???

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Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 luglio 2016, 1:23

E' passata una settimana e penso che ciascuno dei partecipanti abbia avuto tempo di maturare le sue deduzioni. Quindi inizio a parlarne.

Una settimana fa sono venuti a trovarmi diversi appassionati, da Carpi e da Siena, oltre che da Ostia e Milano.

Nei giorni prima che loro arrivassero io ho attivati, misurato ed ascoltato due impianti: il primo era basato sul basso a tromba tipo Paragon; il secondo impiegava due (anzi tre) Sub reflex, con gli stessi woofers, collocati e collegati in modo di formare un "dipolo intelligente" (*).

La sorgente per gli ascolti era un mio PC, con il software Cool Edit Pro, che permette di settare il Dither (nel mio caso a 24 Bit).

L'interfaccia era una Mutec 1,2, che convertiva da USB a AES/EBU.

Il crossover elettronico era un Behringer DCX-2496, impiegato per tutte e tre le vie, con tagli a 300 e 1500 Hz. Le due vie superiori erano interfacciate tramite trasformatori isolatori, mentre la via bassa era filtrata passivamente nei cavi.

I medi ed i tweeters erano quelli del mio "impianto economico".

Io ricordo benissimo l'ascolto della sera prima dell'arrivo degli ospiti: era naturalissimo, analitico, incredibilmente trasparente, grazie soprattutto ai due finali di Mariani (GM-400 e GM-60) impiegati per le due vie più critiche.

Segue nel prossimo post
F.C.

(*): I "dipoli ruspanti" -di converso- sono quelli in cui il trasduttore è montato su una normale tavola, su un apposito buco... (la peggiore configurazione possibile, dopo il DCAC)

F.Calabrese
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 luglio 2016, 1:23

Il primo ascolto è iniziato nel primissimo pomeriggio... alla presenza degli appassionati di Ostia, Siena e Carpi. Prima dell'inizio uno di loro mi ha candidamente confessato che il suo (loro?) scopo era quello di prendere amichevolmente per i fondelli l'appassionato milanese che sarebbe arrivato dopo... (ed io feci finta di non capire... perché altrimenti avrei dovuto indicare la porta...).

Come al solito, io ho iniziato con brani da ascoltare a livelli contenuti: da 70 a 75 dB"A" di Livello Equivalente, cioé medio.

Il solo rumore che si avvertiva era quello delle ventole dei due finali Thomann E-800 impiegati sui Sub: 29 dB"A" alla posizione d'ascolto, contro un livello di Rumore di Fondo di 28 dB"A"...

Ho fatto ascoltare diversi brani, comprese alcune mie registrazioni effettute con il microfono del fonometro, che sono linearissime ma non certo accattivanti.
Questo a me sembra un modo onesto di operare le prove d'ascolto: fa ascoltare incisioni anche completamente diverse tra loro, in modo di consentire a chi ascolta di separare facilmente le eventuali caratterizzazioni dell'impianto rispetto a quelle contenute appunto nelle incisioni.

Il mio approccio ha avuto grande successo: tutti si sono accorti di quanto fossero diverse, anzi diversissime, le incisioni ascoltate.

A questo punto commutammo dai bassi a tromba del Paragon (collocati in angolo) a quelli a dipolo: la differenza udibile doveva essere quella di una minore influenza dell'ambiente, ma per coglierla sarebbe stato necessario spostarsi durante l'ascolto: cosa che nessuno fece. Niente di grave.

Il disastro è avvenuto quando io ho accettato di far ascoltare le incisioni preferite di uno dei convenuti, tra le quali vi era forse la peggiore incisione di orchestra che io abbia mai ascoltato: un finale del Manfred di Tchaikovsky che era pura e semplice poltiglia sonora... compresso e privo di microdettaglio.

In quel momento arriva l'appassionato milanese, che ascolta un vero e proprio orrore, con le orecchie ancora piene del rumore di sei ore in auto.

Per fortuna passiamo a The Wall, a livelli che fanno venire i brividi, tant'è che l'appassionato di Ostia mostra il braccio con la pelle d'oca e la peluria diritta.

Dopo la pausa seguono altri ascolti, ed infine i due appassionati di Carpi e Siena ci salutano, perché li attende un lungo viaggio.

Quel che accade poco dopo ha dell'incredibile: l'impianto ritorna ad essere nitidissimo e naturale... mentre fino a poco prima non lo era nemmeno per me, che lo avevo ascoltato suonare diversissimamente (=meglio) la sera prima.

Mistero...!!!

Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 luglio 2016, 1:23

Ma la cosa più interessante accade nei due giorni successivi. L'appassionato milanese infatti decide di rimanere in zona e di tornare ad ascoltare, con mio grandissimo piacere.

Il secondo giorno io cerco di venire incontro alle sue indicazioni: in fondo eravamo due soli ad ascoltare ed ogni possibile errore era quindi facilmente rimediabile.

E' stato così che abbiamo collegato il suo finale ai medi, utilizzando però gli stessi cavetti filtrati con cui normalmente io piloto i finali dei Sub.

A questo punto accade una specie di miracolo: l'impianto incomincia a suonare in modo splendido...

Peccato che il filtraggio aggiuntivo avesse creato un bel buco centrato a 1000 Hz, che trasformava le voci femminili in quelle di una obesa girata a 90 gradi rispetto al microfono...

Infatti... una volta scoperto l'errore di collegamento... le voci femminili sono ritornate naturali, calde, analitiche...

Però un piccolo errore era rimasto: nel cambiare i finali io avevo regolato la via intermedia su un livello troppo basso... mentre la gamma bassa profonda era finita sollevata di 7-8 dB, gradualissimamente. Neanche a farlo apposta... lo stesso equilibrio timbrico dei diffusori dell'amico milanese...!!!

La serata finisce con ascolti eccellenti... nitidissimi e privi di distorsione a QUALSIASI livello d'ascolto...

Ma la mattina dopo accade un altro colpo di scena.

Nello spegnere l'impianto, la sera prima, io mi ero dimenticato di aver scollegato alcuni componenti che io impiego per interfacciare al meglio ampli e diffusori. Dunque li ho rimessi a posto, IN PRATICA RICOSTRUENDO LA CONFIGURAZIONE DI DUE GIORNI PRIMA.

Il giorno dopo l'ascolto era spettacolare: più nitido e fedele che mai.

Per ora vi anticipo solo una prima mia conclusione: "Il suono dell'impianto è cambiato pochissimo, nei tre giorni di prova. Quel che è cambiato sono state le incisioni ascoltate (splendide quelle dei due ultimi giorni, portate dall'appassionato milanese...) ed un semplice incremento dei bassi, oltre il loro livello lineare."

Naturalmente ci sarebbero moltissime altre cose da raccontare, per esempio sulla diversità di suono dei vari finali.

Ne parliamo nei prossimi post.

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da leonida » sabato 30 luglio 2016, 22:00

F.Calabrese ha scritto:
Dopo la pausa seguono altri ascolti, ed infine i due appassionati di Carpi e Siena ci salutano, perché li attende un lungo viaggio.

Quel che accade poco dopo ha dell'incredibile: l'impianto ritorna ad essere nitidissimo e naturale... mentre fino a poco prima non lo era nemmeno per me, che lo avevo ascoltato suonare diversissimamente (=meglio) la sera prima.

Mistero...!!!

Segue
F.C.
Se ne vanno due persone e l'impianto torna ad essere nitidissimo e naturale.
In base alla tua descrizione, stesso sistema, stesse misure, ma macroscopiche differenze, stessa onda di pressione, stesso stimolo, ma risultato macroscopicamente differente.
In pratica, la violazione di un presupposto fondamentale, non possono essere percepite differenze se si dimostra che nulla di fisicamente rilevante e pertinente sia avvenuto, e che nulla sia cambiato alla misura.
D'altronde, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non si conosce una sola causa per la quale un soggetto, a parità di stimolo fisico, possa fisiologicamente percepire una differenza, per cui, ecco il ricorso al termine "Mistero" seguito da tre puntini di sospensione e tre punti interrogativi, è un vero mistero, dici bene.
A meno di poter dimostrare scientificamente che la motivazione dell'influenza negativa delle due persone di Carpi e di Siena sulla qualità musicale del sistema, sia stata la loro presenza fisica in quanto modificatrice della qualità dell'acustica ambientale.
Più facile crederlo che dimostrarlo.

oblomov
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da oblomov » sabato 30 luglio 2016, 23:26

F.Calabrese ha scritto: Dopo la pausa seguono altri ascolti, ed infine i due appassionati di Carpi e Siena ci salutano, perché li attende un lungo viaggio.

Quel che accade poco dopo ha dell'incredibile: l'impianto ritorna ad essere nitidissimo e naturale... mentre fino a poco prima non lo era nemmeno per me, che lo avevo ascoltato suonare diversissimamente (=meglio) la sera prima.

Mistero...!!!

Segue
F.C.
eeee...seeeee...trattasi di BANALE...variazione...AC ???

dopotutto (!)...+ il motore è PERFORMANTE...+ è SENSIBILE alla MINIMA variazione della "alimentazione/benzina"...

:geek:

spesso...come nei delitti/crimini...la spiegazione + banale...
Ultima modifica di oblomov il sabato 30 luglio 2016, 23:27, modificato 1 volta in totale.

F.Calabrese
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 luglio 2016, 23:27

leonida ha scritto:Se ne vanno due persone e l'impianto torna ad essere nitidissimo e naturale.
In base alla tua descrizione, stesso sistema, stesse misure, ma macroscopiche differenze, stessa onda di pressione, stesso stimolo, ma risultato macroscopicamente differente.
In pratica, la violazione di un presupposto fondamentale, non possono essere percepite differenze se si dimostra che nulla di fisicamente rilevante e pertinente sia avvenuto, e che nulla sia cambiato alla misura.
D'altronde, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non si conosce una sola causa per la quale un soggetto, a parità di stimolo fisico, possa fisiologicamente percepire una differenza, per cui, ecco il ricorso al termine "Mistero" seguito da tre puntini di sospensione e tre punti interrogativi, è un vero mistero, dici bene.
A meno di poter dimostrare scientificamente che la motivazione dell'influenza negativa delle due persone di Carpi e di Siena sulla qualità musicale del sistema, sia stata la loro presenza fisica in quanto modificatrice della qualità dell'acustica ambientale.
Più facile crederlo che dimostrarlo.
Lo ammetto... questo caso è la migliore conferma delle tue teorie, Leonida.

Come ben sai, io ti ho sempre ascoltato con attenzione (magari arrabbiandomi quando andavi troppo oltre...), ma so riconoscere quando c'è qualcosa di possibilmente (e terribilmente) vero in una teoria.

Anticipo io stesso la domanda che ti porranno altri forumer: "Qual è la tua teoria in proposito...???"

Saluti
F.C.

oblomov
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da oblomov » sabato 30 luglio 2016, 23:31

magara...alimentazione induttiva e/o (+pratica...) un buon inverter PRO...che garantisca AC costante in TUTTI i parametri...

:mrgreen:

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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » sabato 30 luglio 2016, 23:46

oblomov ha scritto:magara...alimentazione induttiva e/o (+pratica...) un buon inverter PRO...che garantisca AC costante in TUTTI i parametri...
NO... Ogni riferimento alla purezza o al voltaggio della rete elettrica è -in questo caso- del tutto fuori luogo.

Leonida spiegherà: ne sono sicuro.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da F.Calabrese » domenica 31 luglio 2016, 17:52

A distanza di un giorno possiamo approfondire.

Innanzitutto riepiloghiamo la teoria di Leonida, in gran parte tratta dalle deduzioni di Peter Belt (l'inventore dei "legnetti"...): quel che accade -nelle normali sessioni d'ascolto con normali appassionati- è che la mancanza di veri riferimenti da parte di questi concorre a creare una "predisposizione negativa", per la quale l'appassionato si suggestiona di ascoltare male, fino al punto di avvertire un pesante velo ed una totale compromissione della tridimensionalità percepita. Se a questo punto si interviene con un "espediente psicologico" sbloccante (a volte basta la semplice ripetizione dell'ascolto dello stesso brano...) ecco che il velo scompare e la percezione torna nitida e tridimensionale. Mentre nel frattempo nell'impianto non è cambiato alcunché...!

Negli impianti dell'era analogica -però- accadeva naturalmente che l'impianto "cambiasse suono" da un giorno all'altro, tipicamente per la diversa temperatura a cui venivano operate le testine fono, o per banali problemi di interferenze sui collegamenti di massa.

Oggi -grazie al cielo- non è più così: perlomeno non è così negli impianti che io faccio ascoltare a casa mia, qui a Bracciano, e per due motivi:
1)- La sorgente è digitale (PC) e l'interfaccia USB-AES/EBU è galvanicamente isolata, per cui nel crossover digitale entra SEMPRE lo stesso segnale (*):
2)- La qualità della rete è pessima, qui a Bracciano, per cui io sono stato costretto ad isolare praticamente tutto, vale a dire tutti gli ingressi dei finali, con trasformatori dotati di schermo. Il mio modo di utilizzare i trasformatori è tale che non esistono spazi lasciati liberi alle "variazioni episodiche".

Dunque le prove d'ascolto si sono svolte sin dall'inizio con un impianto il cui suono era nitidissimo... ovviamente nei limiti della qualità delle incisioni utilizzate per gli ascolti.................

Ora però fate attenzione ad un paio di particolari importanti.

Nel corso delle prove abbiamo cambiato alcuni ampli, passando dagli economicissimi Thomann T.Amp E-800 ai super-ampli di Mariani (GM-400 e GM-60, entrambi prototipi), ma nessuna delle differenze avvertite il primo giorno era ascrivibile ai soli ampli. Spiego meglio: i Thomann vanno peggio dei due GM, soprattutto in termini di risoluzione ai bassi livelli, ma la differenza è di quelle facilmente riconoscibili solo se i due ascolti sono immediatamente successivi.

Però un ascoltatore che percepisce al volo queste differenze dovrebbe ben accorgersi che i Paragon collocati in angolo si ascoltano alla perfezione un metro e mezzo dietro la solita posizione delle sedie... vale a dire dove la loro risposta in basso è perfettamente lineare anche in ambiente. Alle sedie, invece, il soffitto provoca una leggera diminuzione sul solo terzo d'ottava a 63 Hz, se ricordo bene di 6-7 dB (di cui NESSUNO si è mai accorto, sinora).

Dunque abbiamo ascoltatori con una sensibilità estrema verso parametri che in realtà non cambiano nel corso delle prove, mentre altri parametri, più variabili (p.es. in funzione della posizione d'ascolto, come per i 63 Hz) non vengono minimamente avvertiti come diversi...

Un bell'enigma... a meno che Leonida non abbia perfettamente ragione.

Segue, ma non ora,
Saluti
F.C.

(*): Il crossover DCX-2486 preferisce i segnali digitali a 24 Bit e 96 KHz, per cui tutti i files ascoltati sono convertiti in tale formato prima di inviarglieli. A scanso di equivoci... ;)

guido310
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Re: Ne possiamo finalmente parlare...???

Messaggio da guido310 » domenica 31 luglio 2016, 21:38

Secondo me il senese e il carpigiano soprattutto emettevano un'aurea negativa che inficiava le vibrazioni positive dell'ascolto :lol:

Scherzi a parte anche io ho una linea pessima, un terminale di linea di campagna che durante la settimana soprattutto di giorno presenta fortissime oscillazioni...la sera e in particolar modo la domenica si ascolta molto meglio, nonostante ci sia linea separata dal contatore, uno stabilizzatore elettronico per i finali più potenti e un condizionatore/rigeneratore di linea PS audio sulle elettroniche e finale Graaf(iti)...anche io ho isolato galvanicamente PC (che ha alimentazione lineare) e DAC (che oltretutto non essendo USB ma DANTE, è su rete cablata a fibra ottica....)

Stasera ad esempio un ottimo ascolto molto migliore di quelli della settimana....ci sono delle ditte (lavorazione marmi e altro) prima di me sulla rete ed evidentemente quando sono chiuse la qualità della fornitura è molto migliore.....e le precauzioni che ho adottato, nonostante apportino comunque dei miglioramenti evidenti, non sono risolutive al 100%

Più volte ho pensato ad installare un impianto fotovoltaico con un bell'inverter in modo da produrmi da solo la corrente (perlomeno di giorno e con un pò di accumulo), ma non essendo la sala di mia proprietà non l'ho mai potuto fare

Una cosa molto strana che succede, ed è un vero mistero come direbbe LEONIDA, è il funzionamento dell'alimentatore lineare del PC che in modo del tutto casuale a volte non "parte"...ovvero dà il segnale di accensione al PC ma dopo un paio di secondi sgancia e riavvia, e questo a qualsiasi sorgente sia collegato, sia diretto alla rete senza stab o altro, sia collegato al condizionatore di rete (che funge anche da stab) sia collegato ad UPS (ne ho provati diversi sia line interactive che Online a doppia conversione)

Solo con una presa con trasformatore di isolamento parte ogni volta senza problemi.....ne ho dedotto che c'è qualcosa che tutti gli altri sistemi non riescono a debellare (nemmeno il rigeneratore)...ma cosa può essere???

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