Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

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Moderatore: F.Calabrese

oblomov
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da oblomov » venerdì 21 ottobre 2016, 17:37

questa volta FC si è superato...del DONARE sapienza (!) e gratis...

vediamo chi per primo IMPLEMENTERA' la tecnica esposta così generosamente...

:mrgreen:

(...prima si ignora, poi si deride, poi...anch' io...)

F.Calabrese
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 21 ottobre 2016, 17:47

Steinbeck J. ha scritto: Non so come sia andata la storia e nemmeno che tipo di persona sia Lincetto (borioso pieno di se o umile), seppur conosca qualcuno che ha registrato con lui, per cui non giudico sul come sia andata a finire. Ma credo abbia perso una grande occasione. Per me ne sarebbe venuto fuori vincitore in ogni caso.
(...)
Insomma, quello che ci ha perso qualcosa credo sia lui e l'unica cosa che mi vien da dire è ...peccato, perché l'occasione di imparare (o insegnare) non si butta mai via.
Oddio.. forse non ho capito bene, ma nell'ipotesi che il tuo parere sia il secondo, hai ragione.

Lincetto avrebbe visto cose che travalicano qualsiasi pratica consolidata, ponendo le premesse per l'ottenimento di risultati che -al momento- sono per lui irraggiungibili.

Non che le sue attuali registrazioni non siano buone: SONO ECCELLENTI...!

Ma la differenza con quelle commerciali è sottile, specie quando non si tratta di voci o strumenti solisti.

Diversamente -per esempio- le registrazioni di Queledsasol sono sempre evidentissimamente superiori a qualsiasi incisione commerciale...

Il problema di chi registra professionalmente, come Lincetto, è in gran parte un problema di monitoraggio. Ne parlavo poco prima di pranzo con il cliente che acquistò i monitor che avevo progettato per Pino Daniele nel 1990 e che ne impiega ancora la parte bassa come Sub, per due Genelec (come quelle di Lincetto). Ebbene... lui i limiti delle Genelec li avverte in pieno, avendo avuto in passato un sistema completo che ne era privo.

Lincetto, invece, si affida con molta ingenuità all'ascolto delle Genelec, che in realtà non sono poi così diverse dai normali "ciofegoni asfittici" che circolano nelle case di tanti appassionati e che hanno una gamma bassa melmosa ed indistinta, mentre quella media ed alta si opacizza al minimo aumento del livello d'ascolto... E' chiaro che con monitor del genere può apparire inutile, all'ascolto, andare oltre le tecniche di ripresa e missaggio tradizionali.

A sua discolpa, Lincetto opera in un settore dove impera una piccola mafietta, andare contro la quale è impegnativo per me, ma impossibile per lui.

Peccato !!!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 21 ottobre 2016, 17:52

oblomov ha scritto:...
vediamo chi per primo IMPLEMENTERA' la tecnica esposta così generosamente...
Grazie dell'apprezzamento, ma ho più di un dubbio sul fatto che un qualsiasi fonico possa metter mano a tecniche di registrazione e di editing così sofisticate.

Per esempio, l'impiego di drivers come microfoni, ma fino a frequenze dell'ordine di 2-300 Hz non è assolutamente intuitivo: usereste una tromba ? Quale ???

In ripresa, poi, qualsiasi colorazione "da tromba" si trasforma facilmente in orrore assoluto, al riascolto... :lol:

Se il Comune che detiene il mio teatro avesse avviato i lavori di ristrutturazione, oggi avreste quelle registrazioni...!

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da doc elektro » venerdì 21 ottobre 2016, 20:30

io EVITEREI di usare una tromba,userei solo un altoparlante da 130/160 massimo 200 in cassa chiusa con volume intorno alla Vas.

Eviterei perchè la tromba è troppo direttiva. un conto è costruire un aerofono (quelle apparecchiature con trombe lunghissime che servivano a sentire gli aerei nei bombardamenti) un conto è registrare qualcosa
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

Steinbeck J.
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da Steinbeck J. » venerdì 21 ottobre 2016, 20:42

Vincitore nel senso che ci avrebbe guadagnato e si è fatto sfuggire un'ottima occasione.

ginohorn
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da ginohorn » sabato 22 ottobre 2016, 11:14

doc elektro ha scritto:io EVITEREI di usare una tromba,userei solo un altoparlante da 130/160 massimo 200 in cassa chiusa con volume intorno alla Vas.

Eviterei perchè la tromba è troppo direttiva. un conto è costruire un aerofono (quelle apparecchiature con trombe lunghissime che servivano a sentire gli aerei nei bombardamenti) un conto è registrare qualcosa
Io invece il woofer lo lascerei in aria libera in modo che possa "percepire" il suono fino alla sua fs. Riguardo la direttività della tromba, sui bassi non dovrebbero esserci problemi .
Per rispondere poi a Fabrizio direi che, probabilmente, non si tratta di incapacità o di ottusità da parte dei fonici ma di scelte ben precise. Su larga scala, cosa te ne fai di una incisione la cui dinamica è travolgente quando il 99,99999999% degli ascolti avviene proprio con impianti risicati? E quanto costo avrebbe fare una serie limitata di un prodotto discografico proprio per gli ascoltoni? Ve lo immaginate? una superincisione ascoltata da un'impianto mollaccioso ? 'Na tragedia! :shock:
La solita frase logorroica: è il tipo di mercato che governa le scelte. Ainoi per chi ha impianti che potrebbero rendere giustizia alle superincisioni. Saluti. gh

F.Calabrese
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da F.Calabrese » sabato 22 ottobre 2016, 12:40

ginohorn ha scritto:... è il tipo di mercato che governa le scelte. Ainoi per chi ha impianti che potrebbero rendere giustizia alle superincisioni...
In realtà esiste un mercato per le super-incisioni, ed è quello costituito dagli artisti stessi o dei loro produttori, che hanno interesse a disporre di master che resistano al tempo.

Pensate cosa sarebbe oggi, dei Beatles, se avessero inciso su lacche in vinile, poi consunte dalla duplicazione. Oggi ascolteremmo i loro brani sommersi dal fuscìo e dai "tic"...

Pensate alla grande Musica Classica... quella dei Von Karajan o di Bruno Walther, o il pianoforte di Rubinstein o Benedetti Michelangeli...

Quando si mobilita un'orchestra ed un grande direttore, i costi sono così elevati che una piccola spesa in più per registrare è considerata insignificante.

Infine non dimenticate l'assunto iniziale: LA MIA TECNICA COSTA POCHISSIMO... molto meno di un decimo di quanto costava anni fa registrare su un Ampex o su uno Studer !

Saluti
F.C.

EdoFede
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Re: Analogico Vs. Digitale: un diverso punto di vista

Messaggio da EdoFede » venerdì 28 ottobre 2016, 9:28

F.Calabrese ha scritto: Ma nulla ci vieta -in postproduzione- di convertire quei Files in Files a 32 Bit, come quelli comunemente trattati da qualsiasi software di editing.
Solo una piccola precisazione, all'interessante articolo..

I software di editing possono trattare files a 32 bit, ma floating point!
Ovvero, la mantissa contiene esattamente il dato a 24bit proveniente dalla conversione, mentre l'esponente (8 bit restanti) viene usato per il guadagno digitale in fase di elaborazione.

In pratica, uno dei vantaggi principali di lavorare a 32bit float, è che si può sempre recuperare un clipping creato in fase di elaborazione (non un clipping pre-conversione, ovviamente...), anche in passaggi successivi. Anche dopo aver esportato un file (se si salva in 32 bit float).

Ciao,
Edo

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