Ampiezza scena sonora

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Moderatore: F.Calabrese

alan1
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da alan1 » domenica 27 novembre 2016, 20:22

F.Calabrese ha scritto:

.................

Ora rileggete bene i post che precedono ed osservate come il parametro "scena sonora" venga attribuito al componente del'impianto che -tra tutti- ha la minore probabilità di poterla influenzare.

...............

Che ne pensate ???

Saluti
F.C.
Dopo i diffusori, il Dac è quello che incide di più sulla ricostruzione sonora,

portando gli esempi estremi possiamo dividere i Dac tra quelli di tipo "monitor", che tendono a portare in evidenza il suono dei singoli strumenti, a concentrare l'energia al centro, dando l'impressione di maggiori bassi, e a detronizzare alcune caratteristiche ambientali, come ad esempio i riverberi (le cattedrali diventano chiesupole), il NAD C525BEE evidentemente appartiene a questa categoria,
all'opposto si hanno Dac ( categoria a cui evidentemente appartiene l' Onkyo DX7355) che distribuiscono il suono e riproducono le ambienze (qualora vi siano nel brano ovviamente), sembrano meno energici perché distribuiscono in tempi di riverbero più lungo l'energia, le cattedrali rimangono grandi, ma ovviamente le chiesupole restano chiesupole, infatti le differenze si assottigliano con registrazioni che non incorporano l'ambienza.

Ho avuto modo di fare queste prove più volte in molti contesti diversi e so quel che dico.

Questa è una caratteristica (tra le tante) che ancora non abbiamo imparato a misurare.

Ciò a prescindere dalle differenze di timbro e tono, che riguardano altro.
...........................
Ciao
Flavio

oblomov
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da oblomov » domenica 27 novembre 2016, 23:30

alan1 ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:

.................

Ora rileggete bene i post che precedono ed osservate come il parametro "scena sonora" venga attribuito al componente del'impianto che -tra tutti- ha la minore probabilità di poterla influenzare.

...............

Che ne pensate ???

Saluti
F.C.
Dopo i diffusori, il Dac è quello che incide di più sulla ricostruzione sonora,

portando gli esempi estremi possiamo dividere i Dac tra quelli di tipo "monitor", che tendono a portare in evidenza il suono dei singoli strumenti, a concentrare l'energia al centro, dando l'impressione di maggiori bassi, e a detronizzare alcune caratteristiche ambientali, come ad esempio i riverberi (le cattedrali diventano chiesupole), il NAD C525BEE evidentemente appartiene a questa categoria,
all'opposto si hanno Dac ( categoria a cui evidentemente appartiene l' Onkyo DX7355) che distribuiscono il suono e riproducono le ambienze (qualora vi siano nel brano ovviamente), sembrano meno energici perché distribuiscono in tempi di riverbero più lungo l'energia, le cattedrali rimangono grandi, ma ovviamente le chiesupole restano chiesupole, infatti le differenze si assottigliano con registrazioni che non incorporano l'ambienza.

Ho avuto modo di fare queste prove più volte in molti contesti diversi e so quel che dico.

Questa è una caratteristica (tra le tante) che ancora non abbiamo imparato a misurare.

Ciò a prescindere dalle differenze di timbro e tono, che riguardano altro.
viewtopic.php?f=5&t=6869
.......

Una volta che il segnale
viene prelevato dal DAC questo viene
bufferato ed elevato da amplificatori operazionali.
Tali operazionali ....

:?:

lordthistle
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da lordthistle » lunedì 28 novembre 2016, 1:14

Non ho più l'amplificatore usato nella prova, che era di marca Denon. Non ho capito se avete suggerito che ci potesse essere un problema di interfacciamento CD - ampli, sarebbe per me interessante ripetere la prova ora con gli amplificatori che ho adesso.

Al contrario di quello che ho letto in tanti posti diversi, nel mio caso la sorgente è ciò che fino ad ora ha influenzato maggiormente il suono, a parte i diffusori ovviamente. In alcuni casi solo a un livello di sfumature, che non sarei in grado di riconoscere in un blind test. In altri casi, come quello che ho descritto, con differenze macroscopiche.

In ogni caso... non ho capito quasi niente di quello che vi siete detti :-)

F.Calabrese
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 28 novembre 2016, 1:19

lordthistle ha scritto:...
In ogni caso... non ho capito quasi niente di quello che vi siete detti :-)
In effetti abbiamo detto cose assai diverse...

(è un pregio di questo Forum...)

Personalmente mi sono dimenticato di dire che -a differenza dei Files letti da PC- i normali lettori CD soffrono molto delle vibrazioni, soprattutto di quelle indotte dal suono dei diffusori. In questi casi intervengono gli algoritmi di correzione, che evitano i "click" ma spianano la resa dei particolari, tra cui l'ambienza e la profondità dell'immagine stereo.

Saluti
F.C.

oblomov
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da oblomov » lunedì 28 novembre 2016, 16:08

D

Le/ti voglio raccontare un'esperienza hifiistica piuttosto particolare riguardante le meccaniche per CD. C'è chi attribuisce ad esse un'importanza totale e chi dice che basta qualsiasi cosa che ruoti vorticosamente e emetta un raggio laser. Credo che, come spesso avviene, la verità sia nel mezzo: avendo un convertitore (un Wadia 12) ho potuto constatare che c'è differenza tra un buon lettore e un frullabit commerciale, ma non tanto da strapparsi i capelli o indebitarsi.
Ma, devo ammettere, non ho mai avuto a disposizione una meccanica iper da due quintali, trazione a cinghia in pelle di vergine e cuscinetti in diamante, e questo potrebbe spiegare le non eclatanti differenze riscontrate.
Una sera (fuori moglie e figlia) mi stavo godendo a volume semi-realistico un CD di Stravinsky trattato col Fabello; a un certo punto il lettore si blocca. Stop, riavvio, passo il punto incriminato, ma poco dopo altro arresto (anche cardiaco). È un difetto che ogni tanto si verifica con i "fabellizzati". Ero deciso a ascoltarlo (una serata di "scapolaggine" va sfruttata e, siccome non ho l'amante...!).
Ora deve/i sapere che la mia sorgente CD è un Alesis Masterlink 9600, ovvero un apparecchio che ingloba un masterizzatore e un disco rigido: si incide sul disco (fino a 24/96), si edita il tutto e si produce un CD, eventualmente noishapando fino al formato Reed Book.

Tento l'azione disperata: se mi legge il dischetto e me lo copia su disco rigido, poi posso masterizzarmi una copia. Lo legge. Stavo per inserire il CD vergine quando per scrupolo decido di sentire se la copia su disco rigido è venuta bene. Non lo avessi mai fatto! Ora quando voglio sentire al meglio faccio sempre così: copia su HD e ascolto da esso.
L'immagine e il timbro, la dinamica e il contrasto, tutto migliora. In Alta Fedeltà si sente spesso affermare che il miglior componente è quello che non c'è, ma questa frase è intesa più come un'aspirazione paradossale che non come qualcosa di attuabile. Nel mio caso non è stato così: la meccanica per CD migliore è proprio quella che non c'è! La/ti invito a cercare di ripetere l'esperienza per dirmi se sono stato vittima di un enorme effetto placebo (che, però, si ripete) o veramente sono riuscito con 4/5 milioni a raggiungere (superare?) meccaniche multimilionarie.
E, in teoria, tutto dovrebbe funzionare anche con un PC collegato a un convertitore (perchè schede audio veramante buone non credo ne esistano).

R

La tua esperienza di hard disc recording non mi giunge nuova ma non ho mai avuto la possibilità concreta di fare una prova. Comunque non sei il solo a pensarla così. Il problema è nascosto, come al solito, nel trasferimento dei dati digitali. Non che si perdano bit :-) ma piuttosto si introduce una possibile de-sincronizzazione (diciamo così per capirci) chiamata comunemente jitter.
Peraltro, proprio la Linn è appena uscita con una macchina per Hard Disc recording/playing...vai a vedere tutti i dettagli sul loro sito ufficiale.
Una prova che dovresti comunque fare sarebbe quella di usare una meccanica all'altezza del tuo convertitore e vedere che succede.

http://www.tnt-audio.com/lettere/letter163.html

2001

da quel tempo...anche l' HD...

viewtopic.php?f=5&t=6884

geeksAgainstLoudness
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da geeksAgainstLoudness » lunedì 28 novembre 2016, 22:48

10k/600 -> 16.67:1
20k/600 -> 33.33:1
47k/600 -> 78.33:1

Ho guardato un ampli Denon attuale mid-range (come magari aveva l'OP), ingresso 30kOhm. Quindi 50:1.

Ma il rapporto ottimale non era almeno 100:1? Magari Fabrizio ci puo' illuminare sul rapporto minimo.

Lordthistle, che modello di Denon avevi? Cosi' cerchiamo l'impedenza d'ingresso, magari e' una mia fissa ma sono curioso.

lordthistle
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da lordthistle » martedì 29 novembre 2016, 14:06

geeksAgainstLoudness ha scritto:10k/600 -> 16.67:1
20k/600 -> 33.33:1
47k/600 -> 78.33:1
Te lo dico solo se mi spieghi questo codice cifrato, che rappresenta 20mila/600?
geeksAgainstLoudness ha scritto: Lordthistle, che modello di Denon avevi? Cosi' cerchiamo l'impedenza d'ingresso, magari e' una mia fissa ma sono curioso.
Un Denon PMA500-AE, l'entry level di quel periodo.

Immagine

geeksAgainstLoudness
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da geeksAgainstLoudness » martedì 29 novembre 2016, 22:34

Posseggo solo rudimenti di elettrotecnica ed elettronica, comunque il codice cifrato e' semplice da spiegare.

Idealmente, sorgente ed amplificatore si parlano in voltaggio. All'uscita del tuo DAC viene prodotto un voltaggio che rappresenta l'informazione contenuta nel CD. Fintanto che non colleghi nulla ai connettori d'uscita, il tuo voltaggio rimane quello.

Ma se ci attacchi un amplificatore, allora un minimo di corrente deve passare. Ed allora, quello che vuoi e' che l'impedenza di uscita della tua sorgente sia bassa rispetto a quella di ingresso dell'ampli. Cosi' il voltaggio prodotto dal DAC arrivera' piu' fedele possibile all'ingresso dell'ampli.

Pertanto, il rapporto impedenze ampli/sorgente dev'essere quanto piu' alto possibile, in modo da non modificare il segnale. In sostanza, cosi' come l'amplificatore fa da amplificatore per i diffusori, cosi' la sorgente fa, in minima parte, da amplificatore per l'amplificatore.

Se fossero solo resistenze di ingresso ed uscita... Probabilmente non cambierebbe nulla. Ma poiche' si parla di impedenze, suppongo abbiano anche loro una componente non resistiva. Ed allora ecco che, cosi' come un ampli puo' "sedersi" nel caso di diffusori dal carico difficile, cosi' anche una sorgente puo' sedersi nel caso un amplificatore sia anche lui un carico difficile.

Interessante come il Denon PMA500-AE, in modalita' Source Direct (audiofilo purista che bypassa i controlli di tono), abbia un'impedenza ingresso bassa (16kOhm, rapporto 26.67:1), mentre in modalita' controlli tono attivi piu' alta (47kOhm). Quindi se ascoltavi da purista, magari la teoria della sorgente Onkyo che si sedeva sta in piedi. Ricordi forse differenze nell'ascolto tra Source Direct ON e OFF?

Ma qui i miei rudimenti si fermano, e sarebbe bello se qualcuno piu' ferrato facesse luce (soprattutto sulla componente non resistiva di uscita sorgente ed ingresso ampli).

Detto questo, in tre su quattro delle review che ho pescato a caso su Google, del PMA500-AE si sono lamentati della mancanza di bassi, del fatto che potesse esprimere bene la microdinamica ma non orchestre o segnali complessi... Come dire non eri il solo.

Ma anche che, come dice Fabrizio, a seconda del brano i risultati potevano essere ben diversi, spaziando dalla "Girl with a guitar and a couple of bells in the background" ad un pieno orchestrale.

geeksAgainstLoudness
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da geeksAgainstLoudness » martedì 29 novembre 2016, 23:12

Come termine di paragone, ho guardato le impedenze del mio primo impiantino:
Marantz CD53-SE: 200Ohm
Rotel RA-930BX: 30kOhm

Per un rapporto 150:1. E li devo dire non si e' mai seduto nessuno...

jurop
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Re: Ampiezza scena sonora

Messaggio da jurop » mercoledì 30 novembre 2016, 10:20

Una cosa che sicuramente salta all'occhio sono i 2V di uscita dei lettori CD che vanno a pilotare un LINE-IN da 100mV di sensibilità, fermo restando che uno dichiara il valore RMS e gli altri due non specificano. Se non sbaglio i conti, sono 18dB circa di rapporto S/N buttati e un bel pezzo di potenziometro che non lavora mai con tutti i disastri che ne possono conseguire, senza parlare di eventuali possibili saturazioni dello stadio di ingresso dell'integrato. Peccato non disporre dei pezzi originali per fare altre prove.

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