HiFi-ForumLibero

Questa marca inglese poco diffusa produce ampli integrati abbastanza particolari (nel senso che in relazione al prezzo, suonano veramente molto bene).
Pare siano realizzati interamente in UK...ed a giudicare dal prezzo viene più di qualche dubbio in merito...ma a prescindere da questo, vanno a livello di prodotti ben più costosi.

Però si perdono veramente in delle cazzate allucinanti...
Tipo stampe sui telai che vengono occultate dal coperchio..schede lunghe montate e sostenute solamente dal potenziometro fissato sul frontale.. (da chiedersi come facciano ad arrivare integri fin qua)..e cose del genere.

Mi è arrivato un loro pre (nuovo dalla fabbrica) da verificare... mi dicono che tira delle pacche assurde quando si cambia sorgente col selettore..

Questo ciò che misuro sull'uscita (ricordo che parliamo di un PRE) quando si cambiano le sorgenti: Notare bene scala e misura calcolata di tensione picco-picco.


Dico...vuoi vedere che son partiti i diodi flyback sulle bobine dei relè di commutazione ingressi...
smonto tutto, controllo.... non sono proprio presenti!

Son rimasto un paio di minuti così >

Ovviamente aggiunti quelli, il problema è scomparso.
Ma come si fa a perdersi in cose così banali?

Ciao,
Edo

Sono cose banali per chi sa progettare...

(magari sono copie cinesi "semplificate" togliendo tutto quel che si pensa di poter togliere...)



Saluti
F.C.

Mi sembra strano che non sia saltato qualche regolatore di tensione

Pino

F.Calabrese ha scritto: ↑

mercoledì 10 maggio 2017, 20:04

(magari sono copie cinesi "semplificate" togliendo tutto quel che si pensa di poter togliere...)

Questo non penso francamente, perché la scheda è del tutto simile (se non uguale per la sezione pre) al ampli integrato che invece i diodi li ha (ed è uscito pure prima).
Non me lo spiego... spero sia solo un errore (es. un esemplare di pre-produzione spedito per errore).

bepi67 ha scritto: ↑

mercoledì 10 maggio 2017, 21:03

Mi sembra strano che non sia saltato qualche regolatore di tensione

Quelli sono protetti. Piuttosto, strano che non sia saltato qualcosa a valle nel finale Anche se in effetti erano spike molto brevi

Ciao,
Edo

Quando si pilota un carico induttivo si tiene conto, a spanne, di sovratensioni di 2 o 3 volte la tensione di alimentazione. Poichè i relè sugli ingressi vanno quasi tutti a 5 o 12 Volt, qualsiasi transistor pilota, anche mediocre, riesce a sopportarle senza bruciarsi. Questo fa venire voglia di risparmiare qualche piccolo diodo...
Certo che a pensarci un po', ci si ritrova con picchi di 36 V vicinissimi alle piste d' ingresso del pre, dove il segnale è a livelli di 0,5...1 Volt

io invece penso che l'ercata l'abbia fatta l'ufficio acquisti. Probabilmente nelle prime serie erano montati dei relè "unenergized" ossia che per qualche artefizio INTERNO ,diodi o varistori non generano il picco di forza controelettromotrice.

Comunque consolati....ho avuto per le mani un ampli audiofilo russo che pilotava i relè degli ingressi (OCTAL ) con il 24 V alternato.


Eppure nonostante (era un valvolare....la solita accoppiata ECC 83/81 e EL 34) avesse filamenti in alternata ronzava pochissimo....però commutando un toc lo sentivi...altrochè.

Dimenticavo....pesava 20 kg!

doc elektro ha scritto: ↑

sabato 13 maggio 2017, 6:43

io invece penso che l'ercata l'abbia fatta l'ufficio acquisti. Probabilmente nelle prime serie erano montati dei relè "unenergized" ossia che per qualche artefizio INTERNO ,diodi o varistori non generano il picco di forza controelettromotrice.

mi suona strano, ma se ho occasione controllerò sul ampli integrato, che dovrebbe condividere la stessa scheda.

pesava 20km...il relè?

comunque nel tempo mi sono passati anche sotto mano un certo numero di elettroniche "modificate" o "migliorate".... signor, che robe...