Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

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F.Calabrese
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Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 2 agosto 2017, 11:31

Un paio di giorni fa mi è capitato un caso emblematico, su FB. Un tecnico audio Pro ha segnalato gli impianti di una particolare Azienda, chiedendomi il parere.

Io ho osservato la foto ed ho notato che la collocazione dei trasduttori rende letteralmente impossibile rispettare la condizione fisica che garantisce l'assenza di cancellazioni a frequenze medie ed alte. Ho postato la mia osservazione, asettica.

Mi hanno risposto indicandomi un fonico che io conosco da decenni e che ora lavora per quell'Azienda, che mi avrebbe di certo spiegato l'arcano. Io l'ho contattato ed iscritto al Gruppo, e lui ha risposto subito.

La risposta è stata però abbastanza sconcertante: ha detto di essere tecnicamente "ruspante" e quindi di non capirne nulla (ma lavora nel settore dagli anni '80...!) e se l'è cavata dicendo che quei diffusori suonano benissimo, come l'oste con il suo vino, e che sono dotati di portentosi filtri che aggirano qualsiasi limitazione fisica. Magici...!!!

Ora pensateci... Un impianto come quello di cui si discuteva può costare centinaia di migliaia di Euro. Possibile che l'Azienda che lo produce non abbia personaggi più preparati tecnicamente, che rispondano ad una domanda precisa con una risposta tecnica...?

Altra piccola riflessione: è mai possibile che gli acquirenti di questi impianti non pensino mai a chiedere una verifica ad un loro tecnico di fiducia...? In fondo in questo caso la verifica sarebbe semplicissima: basterebbe ripetere quattro volte una misura in campo ravvicinato per togliersi ogni dubbio se quell'impianto è una vera genialata o una presa per i fondelli senza alcuna vergogna...

Ora però torniamo alla nostra amata Hi-Fi.

A me è capitato di essere chiamato a verificare le prestazioni di diversi impianti, di solito di amici. Conoscete quasi tutti il caso del proprietario delle Utopia: il caso più illustre.

Ebbene... sono bastate poche misure a confermare -per esempio- che l'assenza di bassi percepita all'ascolto era la conseguenza di un problema NON RISOLVIBILE di interfacciamento con l'ambiente (il "problema delle tre pareti, per essere precisi). E l'appassionato, dopo un iniziale periodo di imbarazzo e confusione, alla fine ha dato via tutto ed è passato trionfalmente ai FullHorn.

Nel caso dei grandi impianti le verifiche da parte di un professionista esperto sono necessariamente a pagamento, ma possono comportare risparmi enormi qualora evitino di prendere costosissime fregature.

Nel caso dell'Hi-Fi è possibile condurne anche senza costi (al massimo la trasferta) perché la procedura può essere semplificata.

Se ne può parlare in un thread a parte, ma qui anticipo che si potrebbero impiegare segnali di prova impulsivi (anche i CEA Burst) di livello crescente: del tutto innocui per ampli e diffusori, ma altissimamente diagnostici...

Vediamo come va a finire con l'Azienda Pro... (vi racconterò tutto).

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 2 agosto 2017, 16:14

Il ruspante" si è arrabbiato...

Immagine

A conferma che il "prodotto" forse è solo una presa per i fondelli...

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da doc elektro » venerdì 4 agosto 2017, 6:53

che dirti Fabr...
si dice che la classe non è acqua,ma almeno saper riconoscere i propri limiti.

Quello che so io e che metto in pratica sull'elettroacustica deriva solo ed esclusivamente dalla pratica. mai fatto un calcolo o molto pochi,ma ho girato da quando avevo 16 anni con gruppi musicali di vario tipo (comunque sempre roba amatoriale,e di generi decisamente feroci) e tra i miei amici uno su 5 è un giostraio. E lì bene o male le esperienze te le fai,specialmente quando devi fare"bastare" i watt o devi riuscire a fare serata con un ampli in meno o usando un solo canale. E a volte dovevi fare capire qualcosa a chi aveva le pupille a spillo o aperte come fari quando si tratta di un rave....

Ovvio che calcolatrice e formule alla mano riesce tutto meglio,io i problemi li ho sempre ....magari non risolti ....ma comunque aggirati.
Poi per carità se stessimo a vedere spettrometro alla mano magari i miei lavori sono penosi ,ma avendo sentito certe "audiofilate" penso proprio di no.

Quello che non mi va è la cultura del "PICCOLO è BELLO" sbagliata in partenza. Se dicessi su un forum di audiofili che per avere dei bassi palpabili ci va almeno un 12" saltano fuori tutti col "nooo,senti questo 3" o questo 4"" . poi guardi l'equalizzatore aggiunto dopo con tutto cosa sta sotto i 200 al massimo o senti l'ampli soffrire già con mia martini.....bè cade tutto come chi non sa andare sul tagadà.

E lo dice chi ha provato a ridurre in scala varie altec per usarle con coni piccoli da auto....io le nasate le ho già sbattute,e ogni tanto ne tozzo una e da lì si impara.
Un pò come l'array 12 x con i coni philips AD7080 da 5 watt l'uno.....he he he,alla fine per suonare decentemente ho messo il sub :)

Secondo te perchè sostengo da parecchio che un impianto PRO usato pacificamente in un appartamento è l'alternativa durevole e relativamente economica all'impianto audiofilo con tanti zeri?

Comunque io le mie creature non ho nulla da nasconderle a mostrarle....1997 metamorfosi rave,unico sound funzionante in bassa tensione a 48 V (con 16 alim da PC in serie-parallelo) e bastonava i "mezzi kw",visto che ho ottenuto 136 dB a 1metro

Sopra 2 ovali + W 8" + 2 casse da compatto del lidl
Sotto Sub 3000mm

Opps....l'audiofilo è stramazzato a terra!
Allegati
HPIM0556.JPG
HPIM0556.JPG (101.16 KiB) Visto 1424 volte
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

eugenio_prete
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Re: Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da eugenio_prete » venerdì 4 agosto 2017, 16:54

Questa mi lascia qualche perplessità...
ibiza-weekly-8-amnesia-11.jpg
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Pseudobbistagnurant

F.Calabrese
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Re: Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da F.Calabrese » sabato 5 agosto 2017, 16:18

E' passato qualche giorno... ed ora possiamo ricapitolare con calma.
Il sistema di cui stiamo parlando (KH-7 di K-Array) impiega quattro coassiali da 12"/32cm. per modulo, ciascuno de quali ospita appunto un driver ed una tromba, distanti una quarantina di cm. tra loro. E' assolutamente ovvio che un sistema simile sia vulnerabile alle cancellazioni di energia operate dall'interferenza di fase tra emissioni che provengono da punti di spazio distanti più di due terzi di lunghezza d'onda ( 16 KHz sono 22 mm... altro che 40 cm...!!!). Le cancellazioni potrebbero essere evitate solo se le quattro unità alti riproducessero bande di frequenze differenti (ma poi il problema si ripresenterebbe con le unità contenute nei moduli superiori ed inferiori...).
Un'altra soluzione sarebbe quella di far sonorizzare ad ogni coassiale un diverso settore di spazio, ma questo richiederebbe trombe con pochi gradi di apertura angolare, puntate in direzioni diverse... (ma dalle foto si vede che i driver puntano tutti in avanti... e non sono certo abbastanza grandi da poter contenere il loro angolo di emissione entro i pochi gradi eventualmente richiesti).

Interpellato... l'unico disponibile a scrivere una riga ha risposto qui di non saper nulla di tecnica... mente in privato mi ha mandato a quel paese.
Dunque abbiamo un primo caso di lampante incapacità a difendere scelte tecniche palesemente sbagliate...
Però notate lo schema di reazione: si sceglie un interlocutore "amico" (io conosco Klaus dai primi anni '80) e si tenta l'operazione "pacca sulla spalla"... vale a dire il tentativo di farmi sdoganare una cazzata progettuale suprema... dopodiché ogni mio successivo parere diventerebbe una burletta o segno di personale antipatia nei confronti della ditta destinataria.
In questo modo si può continuare a vender ai boccaloni qualsiasi ciofeca... purché ci sia un "amico" che dice che "suona bene", alla faccia delle Leggi della Fisica e di chiunque tenti di operare seriamente. D'altra parte siamo in Italia, dove la solidarietà tra pataccari è fortificata dal complesso del "pisellino corto", per cui chi si ritiene incapace (magari a torto) preferisce operare in armonia in danno ai soliti fessi che pagano.

Saluti
F.C.

oblomov
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Re: Un parallelo tra il Pro e l'HiFi

Messaggio da oblomov » sabato 5 agosto 2017, 16:24

" alla faccia delle Leggi della Fisica "

dunque...

Immagine

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