Chi ha colpa del suo mal...

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F.Calabrese
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Re: Chi ha colpa del suo mal...

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 7 agosto 2017, 10:32

da VHF:
musicalive ha scritto: 6. August (August 6 05:56PM )
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Personalmente condivido il pensiero di SimoTocca. Non credo inoltre che egli vada a sindacare chi vuole spendere 500.000 Euro in un diffusore, in una qualsivoglia elettronica audio o in un orologio. Ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole (anche se ciò potrebbe essere moralmente opinabile, ma qui si uscirebbe fuori tema) .
Da quello che ho letto, SimoTocca fa, a mio avviso, un discorso più "scientifico", da "verace appassionato" di elettronica di consumo e, più precisamente di elettroacustica, cioè di una materia essenzialmente scientifica che, in realtà, poco avrebbe a che vedere con il settore di lusso qui chiamato in causa da molti.
Se la Samsung o l'LG ecc. proponessero Tv o smartphone e tablet da 500.000 Euro cosa direste? Ripeto che ognuno è libero di spendere 500.000 Euro per un Ipod, uno smartphone, un PC ecc. però, credo sia del tutto lecito agli appassionati di quel settore porsi la domanda se a quel costo esorbitante corrisponda o meno un valore tecnologico aggiunto.

In nessuna pagina di un testo di elettronica universitario c'è scritto da qualche parte che un amplificatore, un convertitore ecc. debba costare uno sproposito per suonare bene o benissimo o che più costa e meglio suona o che le prestazioni oggettive siano in qualche modo riconducibili al costo di un oggetto audio!

In tutti gli altri settori dell'elettronica di consumo le prestazioni nel tempo sono oggettivamente migliorate e i prezzi si sono abbassati.

In realtà, dalle misurazioni effettuate sulle elettroniche audio e sui diffusori top non mi sembra che dagli anni 70-80 ci sia stato uno sconvolgimento alle misure di laboratorio. Anzi, ad esaminare distorsioni, risposte in frequenza in camera anecoica e in ambiente riverberato di alcuni diffusori Hi-End ci sarebbe da dire molto...nessuno poi osa pubblicare la distorsione al di sotto della frequenza di accordo dei diffusori in Bass Reflex.... come se la prima ottava dello spettro audio percepibile non fosse importante... ce ne sarebbero delle belle...

E' stato accennato che ai grossi gruppi industriali, gli unici in grado di fare grossi investimenti e ricerca, non interessa più l'audio di qualità elevata. E ciò è verissimo e, a mio avviso, si sente... e, negli anni, i miglioramenti tecnologici hanno riguardato più che altro il settore entry level dove cioè le grosse aziende fatturano, e dove perciò continuano ad investire e fare ricerca (anche se soprattutto per abbassare i costi).

Le vere innovazioni in campo audio dagli anni 70 a oggi sono state essenzialmente l'introduzione del formato digitale (CD,SACD ecc) e delle amplificazioni a commutazione. Non mi risulta (se sbaglio correggetemi) che nessuna azienda Hi-End abbia mai introdotto qualcosa di veramente innovativo in campo audio. Probabilmente i loro ingegneri, o molte volte veri e propri GURU autoreferenziati, non sono poi così bravi e geniali come molti appassionati credono...

Da anni ormai, i migliori ingegneri elettronici sono risucchiati da ben altri settori dell'elettronica di consumo: i settori che oggi tirano e che fatturano milioni di euro...e purtroppo l'alta fedeltà di qualità elevata non è più tra questi settori da molto molto tempo!

Del resto, a chi è straconvinto che ci sia stato un miglioramento prestazionale notevole rispetto al passato, invito a tornare con i piedi per terra e ad osservare quello che è successo con le valvole termoioniche: finché c'è stata la grande industria alle spalle (con il suo Know How, gli investimenti e la ricerca), la qualità delle valvole è stata encomiabile da tutti i punti di vista: prestazioni, durata, affidabilità, musicalità.

Quando la grande industria ha chiuso gli ultimi stabilimenti e le valvole sono diventate un settore di nicchia, la qualità è scesa sensibilmente (altro che materiali odierni migliori, tecnologia attuale migliore... tutte fantasie audiofile!).

Per quanto riguarda poi la qualità costruttiva dei componenti audio, ancora ci sono amplificatori, diffusori e giradischi degli anni 50 (e anche più vecchi) che suonano. Dubito fortemente che le schede SMD che, purtroppo, si vedono da anni sempre con maggior frequenza anche in amplificatori ed elettroniche costosissime, dureranno così tanto. Inoltre dubito che ci saranno schede sostitutive o qualcuno che le riparerà se ci dovessero essere problemi in futuro (difficoltà intrinseca nella riparazione e mancanza degli schemi). Ci si si preoccupa tanto della qualità della componentistica passiva, ma della componentistica SMD usata in elettroniche così costose tutti tacciono...
Eppure, in ambito audio, attualmente, un componente a tecnologia SMD (R, C etc) non è ancora paragonabile ad un buon componente tradizionale PTH o THT (a foro passante)...

Post edited by musicalive at 2017-08-07 00:12:40
Due piccole osservazioni ad un post tutto sommato assai ragionevole.

1)- Alcuni (pochissimi) progettisti di Hi-End potrebbero dispiegare soluzioni progettuali e tecnologiche assolutamente innovative e performanti, come p.es. le trombe di terza generazione. Perché personaggi come Earl Geddes o il sottoscritto NON LO FANNO...??? Semplice: è proprio il mercato dell'Hi-End (e dell'HiFi odierna, in generale) a NON RICHIEDERE tali oggetti.
Provate infatti a chiedervi tra voi appassionati in quanti dareste via i vostri ampli e/o diffusori per sostituirli con qualcosa di veramente rivoluzionario e cento volte più performante... Tre su mille...??? Il problema è che in molti siete affezionati ad elettroniche e diffusori che sono il frutto di anni ed anni di scelte e ripensamenti. E comunque solo pochi hanno ancora intenzioni di spesa in ambito HiFi.

2)- Quanto alle valvole, quelle attuali sono eccellenti e per giunta assai più solide di quelle NOS... Lo dico con cognizione di causa, dopo aver consigliato ad un amico con un locale dei finali SE con le EL-34 (russe) che viaggiavano a 140 mA di corrente di riposo fissa... (quasi una volta e mezza il massimo raccomandato per le NOS): dopo due anni di lavoro -per tutta la sera fino alle 2 di notte- se ne era danneggiata una su dieci.

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Chi ha colpa del suo mal...

Messaggio da elettro » mercoledì 9 agosto 2017, 13:48

^^^
Provo a rispondere io, a mio modo sotto una lente diversa dalla vostra...
Indipendentemente dalle prestazioni, io credo che il prezzo a listino sia la sintesi di un marketing più sofisticato rispetto alle vostre analisi, mi spiego..probabilmente - ogni oggetto bel rifinito - viene presentato alla cassa Col massimo indice di prezzo possibile fino a raggiungere il limbo della soglia psicologica che comporterebbe al potenziale acquirente il rigetto per esagerazione, tenendo conto di acquirenti con disponibilità economiche rilevanti..
In pratica, solo psicologia applicata al marketing, il resto....oggetti fatti realizzare in Asia al minore prezzo possibile sui richiesta del committente che li fa progettare da consulenti terzi.

Saluti.

F.Calabrese
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Re: Chi ha colpa del suo mal...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 9 agosto 2017, 15:24

Non fa una grinza... come ragionamento...!!!

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Chi ha colpa del suo mal...

Messaggio da elettro » mercoledì 9 agosto 2017, 21:27

Grazie Fabrizio....è una tecnica applicata in molti settori merceologici..

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