L'importanza delle prove d'ascolto
Inviato: giovedì 10 agosto 2017, 23:40
Ieri sono venuti a trovarmi due appassionati speciali: due grundighisti convinti, di cui uno risiede normalmente all'estero.
Il preavviso è stato minimo ed io avevo due impianti da collegare: il Paragon e quello per il primo cliente del "diffusore serio".
Ce l'ho fatta all'ultimo istante a collegare entrambi -peraltro con le nuove elettroniche di cui vi parlerò- ma non ho avuto il tempo di ascoltare prima di aprire la porta agli invitati. (per la cronaca si tratta di due sistemi quadriamplificati, con gran parte dei finali in comune... Immaginatevi il groviglio di cavi...!)
L'ascolto di ieri era importantissimo per molti versi: una volta restituito il mitico finale-prototipo di Mariani, io mi sono trovato in serissime difficoltà con le elettroniche, perché gli impianti a tromba (ed in generale quelli ad alta efficienza) mettono a durissima prova le doti di risoluzione ai bassi livelli di qualsiasi elettronica, dai DAC ai finali...
L'impianto con il Paragon rivisitato lo avevo già bene ascoltato in versione filtrata passivamente e con l'ampli di Mariani (un prototipo del GM-400) e ne ricordo ancora benissimo la tridimensionalità e la naturalezza di emissione.
Ieri però mancava qualcosa... anzi molto...! Ed i due grundighisti se ne sono accorti subito.
In pratica mancava qualcosa in gamma alta, nel senso che era più tagliente del solito ed al contempo meno tridimensionale...
Lì per lì me ne sono accorto anch'io, ma ne ho attribuito la colpa ai due innocentissimi finali Thomann T.Amp S150 MK2 utilizzati per la gamma media (300'-1200 Hz) e per la gamma alta (da 1200 Hz in sù, con taglio passivo a 9 KHz). Tanto avevo già in programma di modificarli pesantemente...
Ho raccontato la cosa a Michele, che era previsto mi venisse a trovare questa sera... ed al quale ho sottoposto in sequenza gli stessi brani e le stesse regolazioni proposte ai due appassionati grundighisti di ieri... E LUI HA FATTO LE STESSE OSSERVAZIONI...!!!
A questo punto io mi sono sentito veramente in difficoltà... perché la sostituzione dei due finali delle vie superiori a Ferragosto non era proprio nei miei programmi... E poi ricordavo bene di aver ascoltato gli S-150 MK2 a banda larga, caso in cui non "strillavano" di certo come ieri...
Ora voi penserete che il problema era assolutamente altrove...
ED AVETE RAGIONE...
Ma permettetemi di lasciar raccontare a Michele quale fosse la vera causa dell'appiattimento in gamma alta e del fastidio ai più ali livelli d'ascolto.
Per parte mia aggiungo che questo episodio conferma la mia tesi sulla relativa impossibilità che dei normai autocostruttori riescano a "far suonare" un Fullhorn... Ci sono troppe variabili (a volte sconosciute persino agli esperti) per poterle governare tutte insieme senza confondersi.
Ieri avrei sbagliato completamente anch'io...! Eppure conoscevo bene la soluzione !!!
Saluti
F.C.
Il preavviso è stato minimo ed io avevo due impianti da collegare: il Paragon e quello per il primo cliente del "diffusore serio".
Ce l'ho fatta all'ultimo istante a collegare entrambi -peraltro con le nuove elettroniche di cui vi parlerò- ma non ho avuto il tempo di ascoltare prima di aprire la porta agli invitati. (per la cronaca si tratta di due sistemi quadriamplificati, con gran parte dei finali in comune... Immaginatevi il groviglio di cavi...!)
L'ascolto di ieri era importantissimo per molti versi: una volta restituito il mitico finale-prototipo di Mariani, io mi sono trovato in serissime difficoltà con le elettroniche, perché gli impianti a tromba (ed in generale quelli ad alta efficienza) mettono a durissima prova le doti di risoluzione ai bassi livelli di qualsiasi elettronica, dai DAC ai finali...
L'impianto con il Paragon rivisitato lo avevo già bene ascoltato in versione filtrata passivamente e con l'ampli di Mariani (un prototipo del GM-400) e ne ricordo ancora benissimo la tridimensionalità e la naturalezza di emissione.
Ieri però mancava qualcosa... anzi molto...! Ed i due grundighisti se ne sono accorti subito.
In pratica mancava qualcosa in gamma alta, nel senso che era più tagliente del solito ed al contempo meno tridimensionale...
Lì per lì me ne sono accorto anch'io, ma ne ho attribuito la colpa ai due innocentissimi finali Thomann T.Amp S150 MK2 utilizzati per la gamma media (300'-1200 Hz) e per la gamma alta (da 1200 Hz in sù, con taglio passivo a 9 KHz). Tanto avevo già in programma di modificarli pesantemente...
Ho raccontato la cosa a Michele, che era previsto mi venisse a trovare questa sera... ed al quale ho sottoposto in sequenza gli stessi brani e le stesse regolazioni proposte ai due appassionati grundighisti di ieri... E LUI HA FATTO LE STESSE OSSERVAZIONI...!!!
A questo punto io mi sono sentito veramente in difficoltà... perché la sostituzione dei due finali delle vie superiori a Ferragosto non era proprio nei miei programmi... E poi ricordavo bene di aver ascoltato gli S-150 MK2 a banda larga, caso in cui non "strillavano" di certo come ieri...
Ora voi penserete che il problema era assolutamente altrove...
ED AVETE RAGIONE...
Ma permettetemi di lasciar raccontare a Michele quale fosse la vera causa dell'appiattimento in gamma alta e del fastidio ai più ali livelli d'ascolto.
Per parte mia aggiungo che questo episodio conferma la mia tesi sulla relativa impossibilità che dei normai autocostruttori riescano a "far suonare" un Fullhorn... Ci sono troppe variabili (a volte sconosciute persino agli esperti) per poterle governare tutte insieme senza confondersi.
Ieri avrei sbagliato completamente anch'io...! Eppure conoscevo bene la soluzione !!!
Saluti
F.C.