Re: L'importanza delle prove d'ascolto
Inviato: domenica 13 agosto 2017, 1:17
Bah, questa diatriba misuroni-ascoltoni e' vecchia come il mondo...
E' risaputo che i sensi umani (vista, udito...) siano strumenti di misura raffinatissimi, e quando uniti al cervello, possano intuire sottili differenze che un normale strumento di misura non e' in grado di risolvere, da solo.
La tecnologia, negli anni, e' riuscita ad avvicinarsi, eguagliare e superare i sensi umani. Ma c'e' una fondamentale differenza. Che il sensore tecnologico, in se, sia superiore al sensore umano, questo e' indubbio. Per dire, gli ultimi sensori ottici di un qualunque telefonino hanno talmente tanti megapixel da permettere, una volta effettuata la foto e zoomato, di vedere dettagli non distinguibili all'occhio umano.
Ma e' nell'interpretazione di quanto registrato dal sensore che ancora siamo indietro. Prendiamo l'esempio dell'autopilota della Tesla che si e' piantato in un camion, semplicemente perche' era un camion bianco in controluce. Perche' e' successo? Il camion in controluce era probabilmente visibile nel video ripreso dalla telecamera dell'autopilota, ma l'algoritmo di interpretazione dell'immagine ha fallito nel distinguerlo come camion. Li il cervello umano non avrebbe fallito. Almeno io ho letto che e' andata piu' o meno cosi'.
Ed allora, nell'audio, perche' le misure non dicono ancora tutto? Perche' ci mancano i sistemi di processamento delle misure corretti. Ognuno ha il suo metodo (piu' o meno incompleto), per dire quando ti parlano di ampli lineare in un range di frequenze, parlano di ampiezza ma non di fase.
Per assurdo, la misura unica e veramente corretta sarebbe il playback di una traccia, e la sua corrispondenza al segnale originale. Ma come dice Fabrizio, piccoli errori di fase darebbero enormi errori su questo indice, pur non essendo cosi' spiacevoli all'ascolto.
Pertanto, le misure saranno sufficienti solo quando verra' sviluppato un processamento/algoritmo/indice sufficientemente sofisticato da rappresentare correttamente un indice di "fedelta' di riproduzione". Per il momento, dove si fermano le misure, ci vuole l'ascolto...
Citazione di un antico filosofo: il microfono misura bene, e' l'interpretazione della traccia che ancora e' deficiente.
E' risaputo che i sensi umani (vista, udito...) siano strumenti di misura raffinatissimi, e quando uniti al cervello, possano intuire sottili differenze che un normale strumento di misura non e' in grado di risolvere, da solo.
La tecnologia, negli anni, e' riuscita ad avvicinarsi, eguagliare e superare i sensi umani. Ma c'e' una fondamentale differenza. Che il sensore tecnologico, in se, sia superiore al sensore umano, questo e' indubbio. Per dire, gli ultimi sensori ottici di un qualunque telefonino hanno talmente tanti megapixel da permettere, una volta effettuata la foto e zoomato, di vedere dettagli non distinguibili all'occhio umano.
Ma e' nell'interpretazione di quanto registrato dal sensore che ancora siamo indietro. Prendiamo l'esempio dell'autopilota della Tesla che si e' piantato in un camion, semplicemente perche' era un camion bianco in controluce. Perche' e' successo? Il camion in controluce era probabilmente visibile nel video ripreso dalla telecamera dell'autopilota, ma l'algoritmo di interpretazione dell'immagine ha fallito nel distinguerlo come camion. Li il cervello umano non avrebbe fallito. Almeno io ho letto che e' andata piu' o meno cosi'.
Ed allora, nell'audio, perche' le misure non dicono ancora tutto? Perche' ci mancano i sistemi di processamento delle misure corretti. Ognuno ha il suo metodo (piu' o meno incompleto), per dire quando ti parlano di ampli lineare in un range di frequenze, parlano di ampiezza ma non di fase.
Per assurdo, la misura unica e veramente corretta sarebbe il playback di una traccia, e la sua corrispondenza al segnale originale. Ma come dice Fabrizio, piccoli errori di fase darebbero enormi errori su questo indice, pur non essendo cosi' spiacevoli all'ascolto.
Pertanto, le misure saranno sufficienti solo quando verra' sviluppato un processamento/algoritmo/indice sufficientemente sofisticato da rappresentare correttamente un indice di "fedelta' di riproduzione". Per il momento, dove si fermano le misure, ci vuole l'ascolto...
Citazione di un antico filosofo: il microfono misura bene, e' l'interpretazione della traccia che ancora e' deficiente.