Audiomat ha scritto: ↑mercoledì 6 dicembre 2017, 19:48
La resistenza di terra deve essere tale da far funzionare correttamente i differenziali, che devono essere tarati sulla base di questa.
Per misurare la resistenza di terra non è necessario utilizzare più di 30 mA.
Una volta nota la resistenza, per sapere quanta corrente puà essere scaricata a terra è sufficiente verificare la sezione dei cavi.
Sconsiglio vivamente di effettuare le prove proposte, che oltre ad essere estremamente pericolose non servirebbero a nulla.
A presto!
Mattia.
tu fai riferimento alla norma attuale che è unanimente riconosciuta come inferiore :
"In generale, al di là delle diverse implementazioni, i sistemi TN offrivano un grado di protezione superiore rispetto ai TT contro i guasti verso terra, finché non sono stati introdotti i dispositivi differenziali. In un sistema TN, se per esempio un conduttore di fase entra in contatto con la massa metallica di un apparecchio, essendo questa massa collegata ad un conduttore, il guasto verso terra risulta equivalente a un guasto di cortocircuito. Ciò implica l'instaurarsi di una corrente di guasto elevata, che produce l'intervento dell'interruttore magnetotermico o del fusibile di protezione. Se il sistema di messa a terra fosse di tipo TT, la corrente di guasto potrebbe essere insufficiente a provocare l'intervento dei dispositivi a massima corrente." Wiki
Ovvero in altre parole si riconosce che gli impianti di terra attuali sono validi ( a norma ) anche se solo capaci di disperdere a terra correnti ( dette di guasto ,per i meno addetti ) di valori pari a quelle sufficienti a far azionare l'interruttore differenziale ( ndr , salvavita) , ovvero circa 30 mA .
Mentre la vecchia normativa ( D.P.R. n. 547/1955) imponenva una resistenza di terra non superiore ai 20 ohm , il che garantiva correnti di guasto maggiori di 10 A e wattaggi di circa 3 kw .
Of course il golden standard è avere una Terra con R più bassa possibile ( e quindi capace di disperdere tutta la corrente della fase, e non solo i miseri 30 mA ) ed avere anche uno o più salvavita d ( da 30 mA , ma anche da 10 mA , nel bagno e per lo stereo ) .
Invece ci ritroviamo con un'altra norma EUROPEA del Ca -Z2- 0 !!
Per cui consiglio a tutti di fare la prova del corto circuito , e nel caso fallisse , consiglio la sostituzione del dispersore di terra con un magnifico paletto in rame + salamoia di sale .
Alla faccia delle norme , degli ingegneri balordi e bacchettoni , e dell' Europa idiota
( o di chiunque rivendichi la paternità o bontà di questa boiata pazzesca : se si rompe il salvavita, cosa possibilissima, cosa facciamo , friggiamo tutti ? )