Il possibile futuro dell'Hi-Fi

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Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da F.Calabrese » martedì 3 ottobre 2017, 2:23

Le vicende di questi giorni mi hanno fatto riflettere assai sul possibile futuro dell'Hi-Fi, in Italia e non solo.

Ovviamene io sono la persona meno indicata a fare previsioni, perché è una cosa che amo tantissimo e non vorrei mai vederla scomparire.

Proverò a buttar giù qualche spunto di riflessione, indirizzato a me quanto a voi che mi leggete. Una specie di promemoria sugli sviluppi attuali ed a breve, dal quale cercare di trarre indicazioni di maggiore portata.

(1)- Guardandomi intorno, in questi ultimi mesi, non ho più visto un solo quotidiano nelle mani di alcuno... segno che le varie TV che trasmettono News hanno dato il colpo di grazia alla carta stampata. Non c'è alcun motivo per pensare che con la stampa Hi-Fi non accada la stessa cosa: in fondo già da anni si trova tutto sul Web e le voci sono più varie e -diciamolo- sincere...

Dunque non ci vuol molto a prevedere la scomparsa delle riviste cartacee...

(2)- Le mostre hanno avuto un certo revival, in questi ultimi due anni... Probabilmente questo si deve al concomitante declino di riviste e forum, per cui chi è rimasto appassionato ormai considera queste occasioni come preziose occasioni di incontro con gli amici anche loro appassionati, oltre che occasioni per aggiornarsi.

Se le mostre riuscissero nel miracolo di far interessare anche i giovani... sarebbe davvero una grandissima spinta in positivo: ma non facciamoci illusioni... perché i prezzi di oggi sono repellenti per qualsiasi infra-cinquantenne ed anche oltre questa soglia...

(3)- I forum sono stata una bellissima invenzione negli anni addietro: ora soffrono tutti (compreso questo) della sindrome del "abbiamo-già-discusso-di-tutto-di-più". Ci vorrebbero sempre nuovi iscritti che ripropongano i vecchi quesiti, ma le possibilità di contatto con nuovi lettori sono relativamente scarse, in confronto alla massa titanica di dati che scorrono sul Web...

Eppure sono proprio i forum i vettori più efficaci ed aggiornati di vera cultura di Elettroacustica. Compresi quelli dove si postano solo sciocchezze, che però tengono vivo l'interesse ed inducono comunque a fare ricerche altrove... Io credo che basterebbe un pizzico di "passa-parola" in più per ottenere un bel passo in avanti nella conoscenza degli aspetti più intriganti di questo bellissimo hobby.

(4)- Facebook è letteralmente infestata da Gruppi che altro non sono che mercatini pensati per sbolognare l'ampli Jap del nonno o di papà, ritrovato in soffitta, magari ancora nel suo imballo. L'ignoranza tecnica vi regna incontrastata...e questo alla fine crea una noia mortale per la ripetitività dei commenti.

L'Hi-Fi su FB durerà poco ancora... di questo ne sono sicurissimo...!!! Morirà di noia.

(5)- I negozi stanno chiudendo uno dopo l'altro, sopraffatti dall'impressionante giro di usato-low-cost veicolato dai Gruppi Facebook o dai siti come e-Bay... Inutile spendere una riga in più in loro favore: sono già morti e sepolti. C'è però da dire che i grandi Centri Commerciali hanno da poco tempo iniziato il loro ciclo discendente, dopo decenni di ascesa continua: la gente ormai vi si annoia e ci va solo se occorre qualcosa... Quindi un certo tipo di negozi, con ampie possibilità di fare ascolti di oggetti interessanti, potrebbero anche sopravvivere... Anche perché per molti tipi di impianti (p.es. gli Home Theatre) un commesso esperto è incredibilmente utile a districarsi tra le sempre nuove tecnologie in arrivo...

(6)- L'Hi-Fi economica non è affatto morta: è solo diversissima da quella che abbiamo conosciuto negli anni '70. Oggi con 160 Euro si compera un ampli Thomann da 1000 Watt e con 100 Euro si possono comprare i trasduttori per quello che negli anni '60 era il sogno proibito di qualsiasi appassionato, autocostruttore o no: un diffusore tipo il nostro KIT Tairana, efficiente e potente... e con pochissima distorsione.

(7)- L'Hi-Fi di alto ed altissimo livello è anch'essa cambiata assai, negli anni. Siamo passati dai delicati impianti con pannelli isodinamici ed elettrostatici ai FullHorn tanto di moda in Nord Europa ed in Giappone (ma anche in USA). I costi possono essere altissimi (vedi Living Voice) o meno (vedi me), ma per ogni livello di spesa c'è sempre un drappello di interessati, che si rinnova con incredibile costanza, dagli anni '50 ad oggi.

La maggiore differenza rispetto al passato è che da qualche anno non funziona più il giochino del "compero al 50% di sconto per poi rivendere all'usato a poco meno" Oggi si trova una coppia di Focal Grand Utopia a meno di 30 mila Euro, rispetto ad un listino di 140 mila...!!! Quindi gli appassionati amanti dei continui cambi sono costretti ad essere più accorti ed a farsi molte meno illusioni sul valore del loro usato.

Son tutte cose di cui abbiamo accennato cento volte... MA DOVE CONDUCONO...?

Se io non fossi certissimo che la Grande Hi-Fi (vedi punto -7-) sopravviverà ancora e per moltissimo, non avrei mai dedicato il mio tempo ad essa ed a questo Forum. So bene quanto si divertano gli appassionati che hanno in casa impianti in grado di trasportarli dal migliore Auditorium allo stadio dove si tiene un Concerto LIve... So anche che sono pochissimi, rispetto al gran numero di appassionati che magari hanno speso il triplo, ma che si ritrovano in casa solo dei bellissimi pezzi di arredamento. Se solo un terzo di questi si convertisse alla VERA musica... ci sarebbe da lavorare per dieci anni di seguito, a sfornare Fullhorn sempre più sofisticati e perforanti...!

Quel che mi farebbe piacere sarebbe veder rinascere l'Hi-Fi economica DEPURATA DAL VECCHIUME da mercatino che oggi l'ammorba.

Perché questo accadesse ci vorrebbero più "esperti veri" e meno faccendieri da mercatino... che al momento infestano qualsiasi spazio frequentato anche dagli appassionati di Hi-Fi. (io mi sento di avere un certo merito, nell'aver indotto al silenzio mediatico certi pataccari-spennapolli privi di qualsiasi dignità e competenza... riconoscetemelo...!)

'Notte
F.C.

P.S.: Su suggerimento di P.Cerri aggiungo la mancanza di brani musicali incisi decentemente. la troppa compressione favorisce gli impiantini-ini-ini e scoraggia i veri upgrade.

Giu-no
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Giu-no » martedì 3 ottobre 2017, 9:02

Io non smetterò mai di ringraziare Fabrizio e gli amici del forum ad avermi indirizzato sulla strada dell'hifi econowave.
Ma il piacere più grande è quello di poter leggere con piacere tutti i post su qualsiasi argomento sapendo che non sono scritti con altri fini o da ciarlatani che provano piacere nel vedere pubblicate e lette le proprie sentenze.
Io qui ho imparato molto e ho potuto dare nuova energia ad una passiione che da molti anni avevo messo da parte. Ho perfino (!) rimesso piede in un negozio di hifi (!) ed ho scelto di fare lì un acquisto piuttosto che su internet per aiutare il lavoro di altri appassionati.
Il lavoro di Fabrizio con il suo stile "competenza e passione senza compromessi" è la strada giusta per la rinascita dell'hifi

ginohorn
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da ginohorn » martedì 3 ottobre 2017, 10:29

Buongiorno a tutti. Sono sostanzialmente concorde sulle considerazioni espresse da Fabrizio. In sintesi, gli impianti costosissimi verranno acquistati da danarose persone che si fanno affascinare dall'estetica e della sostanza poco ne capiscono. Gli impianti di medio costo sono, secondo me, quelli su cui puntare la massima attenzione perchè sono quelli fruibili dai "palati fini" senza dover chiedere un mutuo ed anche perchè in questa fascia di utenza una buona parte ne capisce abbastanza. Gli impianti a basso e bassissimo costo possono essere sperimentali e propedeutici ;coinvolgono quindi una massa di utenza maggiore che rappresenterà un "vivaio" per un'evoluzione successiva.
Rimango comunque del parere che la richiesta fa il mercato. Negli anni "nostri" avere un'impiantino (ampli Pioneer SA 500, giradischi Dual e casse Philips a 2 vie) era più un punto di arrivo che un punto di partenza, anche perchè il rapporto costo/reddito era molto sfavorevole (20 cambiali da 10.000 lire a fronte di uno stipendio di 71.000 lire). Oggi con 100 euro (1/13 di stipendio) ti compri un compattino che ha tutto e che produce rumore :lol: ma questo ai giovani di oggi sembra bastare.
Il futuro dell'hi.fi lo vedo sostanzialmente nero, almeno quello di un certo livello.
Certo i forum alimentano interesse e partecipazione ma , tranne qualche eccezione, rimangono argomenti sterili in cui le minchiate la fanno da padrone.
Vogliamo aggiuncerti anche l'ultimo decennio di crisi economica che ha investito il nostro paese? Mah ! Un saluto. gh

F.Calabrese
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da F.Calabrese » martedì 3 ottobre 2017, 15:38

Copio ed incollo da Facebook:
Francesco Cataldo Verrina ha scritto: Io personalmente penso, che tutte le riflessioni a proposito dell'hi-fi possano essere giuste: esistono differenti scuole di pensiero dagli anni 70 in poi. Discussioni prima fatte sul cartaceo, poi da appassionati, che si riunivano in gran consiglio, a seguire nella blogosfera..ed ora sui social media. In genere cambia poco, ognuno porta avanti una sua tesi, a volte mutuata dall'esperienza diretta sulle "macchine", altre dal sentito dire, sovente dall'aver letto in proposito, spesso dal desiderio di possesso..o dal un sogno che si sublima nella spasmodica ricerca di questo o quell'oggetto, o di una specie di impianto "perfetto" ed ideale, una sorta di eldorado sonoro, difficilmente realizzabile, a prescindere dalle disponibilità economiche. Non è un problema di vecchio o di nuovo, qui insorgono implicazioni mentali e psicologiche differenti, gusti e passioni molteplici..basti pensare ai giradischi: chi vorrebbe le DD, chi si fida solo le cinghie, chi esalta le pulegge, etc.
Chi ama il vintage, lo ama intanto perché l'ha vissuto, a volte alcuni cercano di ricostruire un sorta di "effetto nostalgia" attraverso talune apparecchiature; chi invece spera sempre che l'industria dell'hi-fi sfoderi la novità del secolo, una sorta dei Excalibur del suono vincente su tutto. Eppure le capacità uditive dell'essere umano sono sempre le stesse, anche se molti si arrogano da tempo immemorabile il diritto di sentire o saper sentire meglio degli altri. Quanto scritto su quel forum, più che un'anali sull'hi-end e sulle nuove regole d'ingaggio, mi sembra una sorta di maldestra e disperata analisi mass-mediologica priva di conoscenza e di analisi sul senso e la validità o meno dei social.network, in particolare FaceBook, che io definisco il cimitero degli elefanti, dove la comunicazione si è spostata da una dinamica puramente verticale ad una dinamica prettamente orizzontale e circolare, dove ognuno può dire la sua. Oggi il sapere è frammentario e non è più ad appannaggio di pochi..poi nel mare magnum della rete, inesattezze e ossimori ce ne sono a bizzeffe. Non è più tempo d'incantatori di serpenti: nel meccanismo circolare di FB si esprimo pareri, si danno consigli, ci si scambia opinioni, si litiga, talvolta si sbaglia, ma spesso si cresce. I tempo dell'elitarismo culturale sono tramontati da un pezzo...le verità calate dall'alto non trovano più posto nelle dinamiche sociali, dalla politica ai beni di consumo..oggi tu sei quello hai, quello che dici, quello che sai dire, ciò che sai comunicare, ciò che mostri e la forza di Face Book et similia è questa: uno vale uno, e l'altro vale un altro. Non vorrei che si scadesse in una sorta di sindacalismo becero dell'hi-fi, di rivendicazioni di diritti acquisiti sulla conoscenza..per la serie era meglio quando eravamo 300 giovani e forti..e sono morti..è sì, sono proprio morti!!!!

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Ute
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Ute » martedì 3 ottobre 2017, 15:53

Copio dal post qui sopra:
oggi tu sei quello hai, quello che dici, quello che sai dire, ciò che sai comunicare, ciò che mostri e la forza di Face Book et similia è questa: uno vale uno, e l'altro vale un altro.
Sono d'accordo al 100%, e questo è proprio il male dello strumento in questione.
Conta più ciò che si ha, e che si è in grado di mostrare, e come lo si mostra, di ciò che si è.
Uno vale uno, ossia un genio vale un idiota.
Anzi, se l'idiota sa parlare bene, sa comunicare, conta più del genio.
Oggi uno vale uno, ossia zero.

F.Calabrese
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da F.Calabrese » martedì 3 ottobre 2017, 16:40

Ute ha scritto:
martedì 3 ottobre 2017, 15:53
Copio dal post qui sopra:
oggi tu sei quello hai, quello che dici, quello che sai dire, ciò che sai comunicare, ciò che mostri e la forza di Face Book et similia è questa: uno vale uno, e l'altro vale un altro.
Sono d'accordo al 100%, e questo è proprio il male dello strumento in questione.
Conta più ciò che si ha, e che si è in grado di mostrare, e come lo si mostra, di ciò che si è.
Uno vale uno, ossia un genio vale un idiota.
Anzi, se l'idiota sa parlare bene, sa comunicare, conta più del genio.
Oggi uno vale uno, ossia zero.
Che questo NON sia vero lo dimostra il mio caso.

Prendete ad esempio i grundighisti... Voi credete davvero che le loro certezze granitiche di qualche mese fa non siano state fortissimamente ridimensionate dai miei 500 post...? Beh... aspettate qualche settimana.

Prendete ad esempio i vari "guru", come GPM, GPMJ, Gefrusti, Mario Bon, Dueffe e Dufay... Chi li legge ancora...? Sette gatti...? Dieci...???

Certo che per ottenere questi risultati occorre combattere... (per esempio portare il Kit Tairana ad una delle prossime mostre...)!

Saluti
F.C.

Ute
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Ute » martedì 3 ottobre 2017, 17:53

I tuoi 500 post di cui parli dimostrano che sai comunicare bene, e quindi confermi quanto ho scritto.
Sul web non conta cosa dici, ma come lo dici.
Se tu avessi sostenuto una tesi antitetica a quella di quel gruppo ma diversa, tipo la superiorità dei dipoli, avresti ottenuto lo stesso risultato.
Sta ad ognuno di noi capire chi dice cosa e a chi credere.
Ma se non hai le conoscenze minime ti devi fidare e sul web una cosa detta bene è più importante di una cosa giusta.

elettro
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da elettro » martedì 3 ottobre 2017, 19:13

Il mio futuro è questo:
1- Via i negozi di hi-end, e poi al via con la vendita diretta costruttore cliente come ha fatto AM audio e pocho altri, meno 50% di importo al listino.
2- Diffusori modulari a misura delle esigenze del cliente, per i facoltosi i progetti di Fabrizio, oggi in Italia ..mi apre l'unico che si cimenta seriamente in questo - con risultati sorprendenti.
3- Registrazioni prese dal master di studio acquistbili on-line.

elettro
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da elettro » martedì 3 ottobre 2017, 19:19

Paradossalmente, un appassionato potrebbe montarsi in kit il proprio set di diffusori già pre-confezionato...e su misura del suo ambiente.. :idea: :idea:

F.Calabrese
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da F.Calabrese » martedì 3 ottobre 2017, 19:37

Ute ha scritto:
martedì 3 ottobre 2017, 17:53
I tuoi 500 post di cui parli dimostrano che sai comunicare bene, e quindi confermi quanto ho scritto.
Sul web non conta cosa dici, ma come lo dici....
Conta anche la sicurezza con cui inviti tutti a verificare, con misure ed ascolti...

Ragion per cui alla fine la sostanza conta comunque... e moltissimo !

Saluti
F.C.

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