Il possibile futuro dell'Hi-Fi

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Michele
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Michele » mercoledì 18 ottobre 2017, 9:10

gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 7:53
Una minaccia, non riportata, per il futuro dell' hi-fi è l'attuale panorama musicale.
Sono almeno tre decenni che le Major non investono sulla qualità, pesando solo a spremere la hit del momento, conseguentemente quando il ragazzo diventerà adulto, non avendo mai conosciuto la VERA musica, non si trasformerà in appassionato. Figuriamoci spendere migliaia di euro per l'ascolto di qualità..
Dipende, i miei nipoti mi chiedono tutti l'impianto per la cameretta, tutti fanno e ascoltano musica, chi per studio chi per passione.
Come in letteratura in musica esiste una quantità sterminata di vere opere d'arte, parliamo di così tanta roba che non basterebbe una vita ad ascoltarla. il vero divertimento è scoprire/riscoprire queste opere, qui i ragazzi sono molto più bravi di noi, hanno capacita di fare ricerche incrociate e mirate che noi non riusciamo ad immaginare ed usando strumenti che magari l'audiofico schifa, un esempio;
si parte da un brano molto simpatico https://www.youtube.com/watch?v=cHLbaOL ... o98nXsoKuB
si ascolta sull'impianto dello zio, ci si accorge che c'è uno strano strumento che si suona senza dover toccare nulla, si ascolta un po' di roba in giro, finendo sul filmato dell'inventore dell'oggetto in questione https://www.youtube.com/watch?v=w5qf9O6c20o
Come finisce? Che i nipoti iniziano a voler provare lo strumento.
Probabilmente la vera minaccia non viene dai ragazzi che, se aiutati da qualche adulto, la musica la vogliono ascoltare anche bene, solo non vogliono farsi le seghe davanti ad un impianto costosissimo con delle insulse registrazioni di insulsa musica, pensano ad altro, come giusto che sia.

Faccio pure io l'audiofilofinata....

https://www.youtube.com/watch?v=TY8ULqPXErs

Gruppetto niente di che, registrazione schifosa, test, che forse per caso, descrive in modo perfetto certe situazioni giovanili.

Saluti
Michele

P.S. Le registrazioni superfiche per idiofili sono peggio, per la musica, delle hit del momento.....

EdoFede
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da EdoFede » mercoledì 18 ottobre 2017, 9:25

Bravo Michele!
Tra i giovani esiste ed esisterá sempre una minoranza che non è "fatta con lo stampino" (e che non è altrettanto, ma in verso alternativo forzato), che apprezza cose diverse dal solito calcio di escremento, dalla solita audi bianca lucida e dal solito brano rap che tutti inseguono.
Sono rarità, è vero, ma ci sono.
Di conseguenza, tornerà anche ad esserci musica buona. Ma già oggi c'è, cercando... sono semplicemente cambiati gli stili ed i metodi espressivi, non possiamo aspettarci un ritorno a 30 anni prima, a ciò che apprezzavamo noi (quanti nonni dei tempi dei pink floyd apprezzavano questi nuovi idoli dei nipoti? e via dicendo scorrendo indietro la storia...)

Chiaramente non ci si può aspettare alcun "boom" dell'hifi, stile anni 80...sarà un settore sempre un po' di nicchia, ma forse è anche meglio così (visti i risultati dei precedenti boom, di qualsiasi ambito aggiungerei...).

Michele
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Michele » mercoledì 18 ottobre 2017, 9:27

Giu-no ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 8:49
Inoltre spendere migliaia di euro per ascoltare cosa? Di ascoltabile ci sono solo i gruppi storici degli anni 70 e un pó 80 che inevitabilmente perdono sempre più appeal con il passare degli anni. Non vorrei essere pessimista ma il futuro dell'hifi e della musica stessa lo vedo nerissimo in quanto non si può interrompere il cambiamento in atto. Come del resto sta avvenendo in tanti altri settori come fotografia ed editoria.
I gruppi storici degli anni 70/80 dovrebbero andare affanculo e fare i pensionati che accompagnano i nipotini a scuola.
Il vero problema della musica italiana ad oggi è la moda delle cover band, i musicisti capaci, che ci stanno, per campare devono tutti fare parte di qualche progetto di cover band per poter svoltare qualche soldo, non dico campare.
Finché si penserà che l'Unica musica è quella generazioni di buoni musicisti non potranno fare altro che serate di cover, la colpa non è loro e nemmeno dei giovani, ne vogliamo parlare?

Saluti
Michele

Michele
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Michele » mercoledì 18 ottobre 2017, 10:15

http://www.ilpost.it/2017/10/18/elio-le ... sciolgono/

Saluti
Michele

P.S. alla fine ci troviamo a parlare di musica, sarà un caso????

C7P8
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da C7P8 » mercoledì 18 ottobre 2017, 11:16

EdoFede ha scritto:
martedì 17 ottobre 2017, 21:42
Aggiungo qualche considerazione.

Collaboro (per le installazioni professionali ed alcune riparazioni) da diverso tempo con un negozio HiFi: di conseguenza vedo bene la situazione della vendita al dettaglio e conosco molti "retroscena".

Questi negozianti rientrano nella piccola cerchia di quelli che ritengo onesti e che fanno bene il proprio lavoro.
Se capita un cliente che arriva con un'idea per la loro esperienza errata (es. voglio il tale ampli per pilotare le tali casse, perché ho letto su internet che è il top), provano ad indirizzare, rischiando magari la vendita, invece di propinare senza indugio il catafalco desiderato.

Hanno anche loro delle difficoltà, ma personalmente credo che la figura del negoziante sia necessaria e sarebbe veramente un peccato che "chiudessero tutti".

Spiego ciò che vedo. La clientela è molto suddivisa:

Ci sono i fissati che vivono di apparecchi (quelli che non vedono mai un pelo di figa, per intenderci)...la quasi totalità viene in negozio in cerca del prezzo ed ha già deciso cosa vuole.

Poi ci sono i furboni (e sono purtroppo molti), che vengono in negozio ad ascoltare varie cose e poi comprano tutto online, anche se con risparmi minimi.
In questa categoria (ed un po' nella precedente) rientrano esseri "da barzelletta", che magari tirano per 2 settimane 30€ di valutazione su un usato di escremento....poi spariscono e tornano dicendo che ne hanno spesi 4000 per accattarsi l'ennesimo ciofegone.

Ci sono poi i nuovi arrivati, che si avvicinano all'hifi e che necessitano, budget alla mano, di essere guidati verso la scelta migliore. Gente a cui frega nulla del marchio altisonante, ma che presentano i propri vincoli (economici, di spazio, estetici, ecc...) e valutano le varie soluzioni.

Infine ci sono i "clientoni" abbienti, a cui non frega una sega delle pippe audiofile, ma vogliono il multiroom di qualità, l'impianto a scomparsa ed altre soluzioni da "installazione professionale" dove ci si può sbizzarrire con la creatività.
A questi ultimi difficilmente interessa mostrare il monumento in mezzo alla stanza o la pila di amplificatori/stufetta (gli amici li giudicherebbero degli sfigati fuori misura, a ragione), piuttosto la musica che parte in tutta la casa o in piscina con 4 tocchi sul telefono, o cose simili.

A mio parere, il mercato dei negozi non strettamente hi-end dovrebbe puntare su queste ultime due categorie, ove rientrano anche i giovani.
Puntare quindi verso una fascia di prezzo medio-bassa.

Il resto del mercato è troppo marcio. Troppo in balia di anni di marketing subdolo, di inculate, di gente imbarazzante allo sbaraglio..

L'hifi di livello medio-alto è uno sfogo dell'egocentrismo dei singoli appassionati, perché ognuno può "inventarsi" ed autosuggestionarsi come desidera.
Prendiamo i videoproiettori... se un angolo va fuori fuoco, chiunque si avvicina e lo nota... così come qualsiasi altro parametro, eccetto veramente pochi che rimangono un poco più soggettivi (es. l'affaticamento).

Nell'audio, invece, mancando questa oggettività schiacciante, ognuno è libero di raccontare e raccontarsi quello che più desidera o che gli fa più comodo.
Se uno afferma di sentire lo straccio sotto al cavo ed un altro non sente differenze, quello in difetto è sempre quello che non sente differenze... ed ovviamente qualsiasi evidenza strumentale è inutile.

Combattere questo meccanismo è uno sforzo immane.
Vi immaginate dover mettere su per ogni cosa ed ogni occasione un test in doppio cieco?
Impossibile... ed anche di fronte all'evidenza, c'è chi avrebbe la faccia di sostenere chissà quali tesi. :mrgreen:

Meglio lasciare che si prendano inculate per anni e che se le rifilino tra di loro...

Io mi concentrerei sui due unici spiragli di luce nel settore: giovani, veri appassionati di musica, abbienti per grosse installazioni.
Il resto pian piano si estinguerà (e non apprezzerebbe altro).

Volevo dire un'altra cosa, ma mi è passata di mente... vabbè

Ciao,
Edo
Analisi perfetta, da applauso

gabriellino
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da gabriellino » mercoledì 18 ottobre 2017, 11:26

Michele ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 9:10
gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 7:53
Una minaccia, non riportata, per il futuro dell' hi-fi è l'attuale panorama musicale.
Sono almeno tre decenni che le Major non investono sulla qualità, pesando solo a spremere la hit del momento, conseguentemente quando il ragazzo diventerà adulto, non avendo mai conosciuto la VERA musica, non si trasformerà in appassionato. Figuriamoci spendere migliaia di euro per l'ascolto di qualità..
il vero divertimento è scoprire/riscoprire queste opere, qui i ragazzi sono molto più bravi di noi, hanno capacita di fare ricerche incrociate e mirate che noi non riusciamo ad immaginare ed usando strumenti che magari l'audiofico schifa
P.S. Le registrazioni superfiche per idiofili sono peggio, per la musica, delle hit del momento.....
A mio avviso è andato perso l'impegno e la capacità di un ascolto "attento" delle musiche di qualità, che guarda caso sono spesso le più ostiche ai primi ascolti.
Tutto deve essere immediato, possibilmente superficiale.
A voglia di fare ricerche, il 15enne medio resterebbe estasiato da un Miles Davis o da un "andiamo a comandare" qualunque ?

Michele
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da Michele » mercoledì 18 ottobre 2017, 12:19

gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 11:26
Michele ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 9:10
gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 7:53
Una minaccia, non riportata, per il futuro dell' hi-fi è l'attuale panorama musicale.
Sono almeno tre decenni che le Major non investono sulla qualità, pesando solo a spremere la hit del momento, conseguentemente quando il ragazzo diventerà adulto, non avendo mai conosciuto la VERA musica, non si trasformerà in appassionato. Figuriamoci spendere migliaia di euro per l'ascolto di qualità..
il vero divertimento è scoprire/riscoprire queste opere, qui i ragazzi sono molto più bravi di noi, hanno capacita di fare ricerche incrociate e mirate che noi non riusciamo ad immaginare ed usando strumenti che magari l'audiofico schifa
P.S. Le registrazioni superfiche per idiofili sono peggio, per la musica, delle hit del momento.....
A mio avviso è andato perso l'impegno e la capacità di un ascolto "attento" delle musiche di qualità, che guarda caso sono spesso le più ostiche ai primi ascolti.
Tutto deve essere immediato, possibilmente superficiale.
A voglia di fare ricerche, il 15enne medio resterebbe estasiato da un Miles Davis o da un "andiamo a comandare" qualunque ?
Il quindicenne medio non deve ascoltare Miles, ma roba che potrebbe piacergli interessargli c'è ne a scatafascio.
Questa ad esempio https://www.youtube.com/watch?v=5ZFbFyyFICs

ma anche roba moderna, che in realtà ha già un bel po' di anni ma ha superato la prova del tempo https://www.youtube.com/watch?v=hZPECFQ4NhE
Basta cercare e magari ascoltarle insieme su un impianto vero, se ascolti i Prodigy su un impianto ad alta dinamica di Fabrizio o Miles su quello di Audiofilofine vedrai come scatta l'interesse per gli impianti veri.
Ovviamente se metti i Prodigy su un impianto audiofico che li fa sentire come le casse del computer.......

Saluti
Michele

EdoFede
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da EdoFede » mercoledì 18 ottobre 2017, 13:43

Ri-concordo con Michele.

La media degli adolescenti ascolta del rap di escremento, perché deve sfogare la voglia di trasgredire, di sentirsi tosto e duro...e sentirsi parte del "branco"... ma nella mischia c'è anche chi apprezza cose ben diverse.


Aggiungo un ulteriore problema, tra i retroscena dal negozio...gli importatori. Sono forse quanto di più squallido si possa vedere sul mercato!
La volta che riesci anche a realizzare una vendita, avere un cliente soddisfatto... mettere insieme i vari pezzi è sempre un calvario.
Nel 80% dei casi, il distributore non ha nulla a magazzino... bisogna attendere tra le 3 settimane ed il mese e mezzo, oppure ti propongono la spedizione "dedicata" a cifre da capogiro.. Ovviamente parlo di situazioni in cui la casa madre ha tutto in pronta consegna, altrimenti i tempi di allungano ulteriormente.
Se ti lamenti, si risentono pure.

Anche mettendoci la buona volontà....come si fa a lavorare così?

Trovare uno che faccia anche semplicemente il proprio mestiere è una cosa rara ormai... tutti sul filo della sopravvivenza e dei propri interessi spiccioli, senza alcuna logica sul medio-lungo termine. Tutta una quesione di modi, di 'apparenza...e zero sostanza. Zero persone con le palle.

Sempre più convinto che ci voglia la "sfoltita" che cita spesso Audiofilofine...

gabriellino
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da gabriellino » mercoledì 18 ottobre 2017, 15:09

Michele ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 12:19
gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 11:26
Michele ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 9:10


il vero divertimento è scoprire/riscoprire queste opere, qui i ragazzi sono molto più bravi di noi, hanno capacita di fare ricerche incrociate e mirate che noi non riusciamo ad immaginare ed usando strumenti che magari l'audiofico schifa
P.S. Le registrazioni superfiche per idiofili sono peggio, per la musica, delle hit del momento.....
A mio avviso è andato perso l'impegno e la capacità di un ascolto "attento" delle musiche di qualità, che guarda caso sono spesso le più ostiche ai primi ascolti.
Tutto deve essere immediato, possibilmente superficiale.
A voglia di fare ricerche, il 15enne medio resterebbe estasiato da un Miles Davis o da un "andiamo a comandare" qualunque ?
Il quindicenne medio non deve ascoltare Miles, ma roba che potrebbe piacergli interessargli c'è ne a scatafascio.
Questa ad esempio https://www.youtube.com/watch?v=5ZFbFyyFICs

ma anche roba moderna, che in realtà ha già un bel po' di anni ma ha superato la prova del tempo https://www.youtube.com/watch?v=hZPECFQ4NhE
Basta cercare e magari ascoltarle insieme su un impianto vero, se ascolti i Prodigy su un impianto ad alta dinamica di Fabrizio o Miles su quello di Audiofilofine vedrai come scatta l'interesse per gli impianti veri.
Ovviamente se metti i Prodigy su un impianto audiofico che li fa sentire come le casse del computer.......

Saluti
Michele
Ma perchè mai non dovrebbe ascoltare Miles ?? (e il jazz in generale e la classica?)
A parte questo se mi dovessi sbagliare sarei il primo ad esserne felice :-)

EdoFede
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Re: Il possibile futuro dell'Hi-Fi

Messaggio da EdoFede » mercoledì 18 ottobre 2017, 15:25

gabriellino ha scritto:
mercoledì 18 ottobre 2017, 15:09
Ma perchè mai non dovrebbe ascoltare Miles ?? (e il jazz in generale e la classica?)
A parte questo se mi dovessi sbagliare sarei il primo ad esserne felice :-)
Lo vedo un po' difficile a causa della frenesia a cui ci si è ormai abituati nelle ultime due generazioni.
Tutto viaggia in parallelo. Il "ritmo" accelerato in ogni cosa che si fa, secondo me va ad influenzare anche i gusti musicali e pone dei limiti. Se la musica non segue più o meno il ritmo della propria vita, appare "strana" e non tutti fanno lo sforzo iniziale di provare a farsela piacere, adeguando il proprio ritmo.
Questo in media, poi sicuramente ci sono eccezioni :)
(ovviamente è un'idea mia... nulla di scientifico :mrgreen: )

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