il punto debole della Classe H

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lucaesse
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da lucaesse » lunedì 6 dicembre 2021, 14:10

10W va benissimo, da 5 terrebbero ma scotterebbero, 7W è ok ma poco cambia.

Però siamo sicuri che serva far passare tutta la corrente che assorbono le ventole?

Non ho lo schema, se qualcuno ha fatto prove faccia sapere, grazie!

Luca

doc elektro
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da doc elektro » lunedì 6 dicembre 2021, 18:11

c'era un mio articolo su come modificare il thomann e mettere un termostato da lavatrice e una resistenza
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

doc elektro
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da doc elektro » lunedì 6 dicembre 2021, 18:36

Tiromancino ha scritto:
martedì 17 ottobre 2017, 1:03
Il punto di forza e di debolezza ad un tempo di questo ampli
è l'alimentazione switching
Di forza perchè consuma poco ,scalda meno i tanti altri e sopratutto ha una corrente molto pulita e diverse protezioni. Inoltre ha un termico sull'aletta dei componenti (un transitor nero che si usa come sonda) di potenza per evitare stragi.

Il difetto è che come TUTTI gli ampli commerciali l'alimentazione è dimensionata per il valore medio e non per il valore massimo continuo di potenza.

....ergo si siede...

Se costruisco un 25 + 25 W (resi) in classe AB metterò un trasformatore da almeno 51VA ma non da 49 . Tuttavia questo ragionamento nelle grandi potenze resterebbe molto costoso.

Se guardiamo il dietro di qualunque ampli (pro o comunque grosso domestico) vedremo che comunque non c'è un trasformatore o un alimentatore a commutazione per la somma dei watt erogati perchè si confida del fatto che ogni cosa ha una certa riserva di potenza e che (sopratutto) a meno che non si sia in campo giostrume/disco (che suona veramente forte) i canali NON siano a piena potenza insieme .

L'ampli a IGBT di NE (un vero e proprio ampli secondo come fragilità solo a cosa si costruiva a murano) aveva se non ricordo male un trasfo da 130VA per canale (ed erano 200W /4 ohm)

L'SA 900 aveva due trasfo da 450VA per un massimo di 450W per canale. Mai una rogna sull'alimentazione (stiamo zitti su altri problemini) del finale,parecchie su quelle degli ausiliari
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frk
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da frk » lunedì 6 dicembre 2021, 21:18

Grazie per le risposte :)

doc elektro ho visto la tua analisi circuitale e le proposte di modifiche. Grazie per l'utile lavoro che hai fatto. La discussione è questa "analizziamo insieme il thomann e studiamoci sopra." e questo il relativo link (spero di averlo incollato correttamente): viewtopic.php?f=5&t=9339

Vorrei iniziare con lo zittire le ventole (deviatore manuale + resistenza) e sostituire gli FR805 sullo scambio dei rail di alimentazione, le altre interessanti modifiche necessitano, per me, di approfondimento; per cui mi prenderò il tempo necessario per ragionarci sopra. E' molto interessante anche il tema dell'aumento della corrente di polarizzazione. Ho anche chiesto all'assistenza Thomann di fornirmi quotazione per la scheda di alimentazione e il trasformatore.

Vorrei ordinare al più presto i diodi e le resistenze, così magari durante le vacanze ci metto mano. Potreste gentilmente confermare la scelta dei diodi C3D16065A in SiC della Cree/Wolfspeed da mettere al posto degli FR805 ?

P.S. doc ti seguo anche in altri lidi ;)

Grazie e buona serata
Gianni

doc elektro
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da doc elektro » martedì 7 dicembre 2021, 6:11

devi guardare il tempo di conduzione,come volt e amper ci sei dentro tranquillamente se non sbaglio dovevamo stare sui 30msec invece che qualche centinatio
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da l_pisani_54 » martedì 7 dicembre 2021, 8:06

Il problema del risparmio sui componenti, che porta spesso a costruire oggetti dalle prestazioni scarse, riguarda la produzione industriale.
Mi spiego: se devo costruire artigianalmente un amplificatore e devo scegliere tra due componenti di qualità differente che differiscono nel prezzo di 1 € o magari solo di 10 centesimi, scelgo quello migliore, perché non sarà certo quell'euro che "decide".
Viceversa, se ne devo costruire 10000 pezzi, il risparmio di 10000 € avrà il suo peso, e così 1 € qua, 10 centesimi la, si taglia, si lima, tanto che sarà mai?
Leonardo

frk
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da frk » martedì 7 dicembre 2021, 19:01

doc elektro ha scritto:
martedì 7 dicembre 2021, 6:11
devi guardare il tempo di conduzione,come volt e amper ci sei dentro tranquillamente se non sbaglio dovevamo stare sui 30msec invece che qualche centinatio
Il data sheet del C3D16065A recita:

Silicon Carbide Schottky Diode
Z-Rec® Rectifier
Features
• 650 Volt Schottky Rectifier
Zero Reverse Recovery Current
Zero Forward Recovery Voltage
• High-Frequency Operation
• Temperature-Independent Switching Behavior
Extremely Fast Switching
• Positive Temperature Coefficient on VF
Benefits
• Replace Bipolar with Unipolar Rectifiers
Essentially No Switching Losses
• Higher Efficiency
• Reduction of Heat Sink Requirements
• Parallel Devices Without Thermal Runaway
Applications
• Switch Mode Power Supplies (SMPS)
• Boost diodes in PFC or DC/DC stages
• Free Wheeling Diodes in Inverter stages
• AC/DC converters

Nella tabella del data sheet non viene visualizzato esplicitamente il parametro trr (Maximum Reverse Recovery Time), che per il MUR1520, suggerito da Tiromancino vale 35 ns, e per il FR805 originale mi sembra valga 150 ns. Immagino quindi che per il C3D16065A sia paragonabile a zero.

grazie
Gianni

doc elektro
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da doc elektro » mercoledì 8 dicembre 2021, 6:39

bè 0 è meno di 35 direi proprio che può andare.

certo che una volta già trovare diodi a bassa perdita otre 100V era già dura
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da frk » mercoledì 8 dicembre 2021, 12:49

Si si ovviamente zero è più basso di 35 :) , il significato della mia domanda era di avere o meno conferma di aver interpretato correttamente il datasheet, visto che il parametro trr non era espressamente citato.

grazie ancora
Gianni

gigigi
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Re: il punto debole della Classe H

Messaggio da gigigi » mercoledì 8 dicembre 2021, 13:45

Zero recovery time (lo dice ST.com)
https://www.st.com/en/sic-devices/sic-diodes.html

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