La coperta corta
Inviato: sabato 14 ottobre 2017, 20:05
Scrive Alan1...........:
Vorrei rispiegare per 'ennesima volta un aspetto che evidentemente non è chiaro.
Un progettista esperto sa che qualsiasi cosa si produca si parte dal principio che la coperta non coprirà mai tutto il letto, lo scopo è quello di rendere la coperta più grande, ma in realtà il margine di ampliamento della superficie è risicato.
Quello che avviene in prodotti come i Reference e altri portati all'estremo, è che si ottiene un piccolo miglioramento a fronte di un grosso impegno.
La vera differenza la fa la filosofia, ovvero la scelta di quale parte del letto coprire e quale lasciare scoperta.
E ovviamente la capacità del progettista nel realizzare tale filosofia.
Bart ha fatto delle scelte ed ottenuto un risultato, ti ho spiegato che ha scelto di retrazionare poco perché ritiene che sia meglio, e quindi accetta la distorsione (è inevitabile, solo Dio può cambiare le leggi della fisica, Bart non ci riesce), ma ha anche deciso in che direzione spostare lo spettro armonico, in base alla sua esperienza e la sua sensibilità. Altri valenti progettisti possono fare scelte diverse, tutte valide.
La scelta di Bart è una scelta che ha un senso, i suoi prodotti sono eccellenti,
ma non sono del tutto lineari, hanno una parte di colorazione.
Altri ampli non hanno questa colorazione ma magari hanno altre caratteristiche che non piacciono a tutti, ma sono ottimi prodotti pur avendo filosofia diversa pensa ad esempio agli Spectral.
Ti ho spiegato che se vuoi esiste il modo per sentirla questa colorazione e renderti conto in proprio che le cose stanno così.
Ma voglio ribadirti che questo non è un limite dei Bart, ma una scelta, adatta a soddisfare le esigenze di chi preferisce questo tipo di approccio.
Sta certo che se volesse Bart potrebbe progettare un finale con caratteri opposti, ma non lo fa perché lui crede che questa sia la via più corretta.
Non c'è niente di cui preoccuparsi se si scopre che il finale è un po' caratterizzato, è solo una scelta fatta per evitare un altro tipo di problema.
Ciao. Flavio
Vorrei rispiegare per 'ennesima volta un aspetto che evidentemente non è chiaro.
Un progettista esperto sa che qualsiasi cosa si produca si parte dal principio che la coperta non coprirà mai tutto il letto, lo scopo è quello di rendere la coperta più grande, ma in realtà il margine di ampliamento della superficie è risicato.
Quello che avviene in prodotti come i Reference e altri portati all'estremo, è che si ottiene un piccolo miglioramento a fronte di un grosso impegno.
La vera differenza la fa la filosofia, ovvero la scelta di quale parte del letto coprire e quale lasciare scoperta.
E ovviamente la capacità del progettista nel realizzare tale filosofia.
Bart ha fatto delle scelte ed ottenuto un risultato, ti ho spiegato che ha scelto di retrazionare poco perché ritiene che sia meglio, e quindi accetta la distorsione (è inevitabile, solo Dio può cambiare le leggi della fisica, Bart non ci riesce), ma ha anche deciso in che direzione spostare lo spettro armonico, in base alla sua esperienza e la sua sensibilità. Altri valenti progettisti possono fare scelte diverse, tutte valide.
La scelta di Bart è una scelta che ha un senso, i suoi prodotti sono eccellenti,
ma non sono del tutto lineari, hanno una parte di colorazione.
Altri ampli non hanno questa colorazione ma magari hanno altre caratteristiche che non piacciono a tutti, ma sono ottimi prodotti pur avendo filosofia diversa pensa ad esempio agli Spectral.
Ti ho spiegato che se vuoi esiste il modo per sentirla questa colorazione e renderti conto in proprio che le cose stanno così.
Ma voglio ribadirti che questo non è un limite dei Bart, ma una scelta, adatta a soddisfare le esigenze di chi preferisce questo tipo di approccio.
Sta certo che se volesse Bart potrebbe progettare un finale con caratteri opposti, ma non lo fa perché lui crede che questa sia la via più corretta.
Non c'è niente di cui preoccuparsi se si scopre che il finale è un po' caratterizzato, è solo una scelta fatta per evitare un altro tipo di problema.
Ciao. Flavio