Uscita Analogica non convenzionale

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Moderatore: F.Calabrese

queledsasol
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da queledsasol » lunedì 23 ottobre 2017, 12:01

Tiromancino ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 11:00
ogni collegamento non può sfuggire alle regole delle impedenze .

il migliore trasformatore è quello che non c'è
Esatto

eugenio_prete
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da eugenio_prete » lunedì 23 ottobre 2017, 16:00

Una discussione criptica :D
Pseudobbistagnurant

F.Calabrese
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 ottobre 2017, 16:28

eugenio_prete ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:00
Una discussione criptica :D
Vi aiuto a sbrogliare la matassa...

Il miglior trasformatore è nessun trasformatore in gamma bassa (diciamo sotto 70-120 Hz, per capirci).

Un AUTOTRASFORMATORE non è considerato come un normale trasformatore, ma per certi rapporti di trasformazione è quanto di meglio si possa utilizzare... Occorre stare attenti alle altissime frequenze, ma c'è modo di cavarsela.

Un trasformatore isolatore, con schermo tra gli avvolgimenti, fa altre cose in più e poco in meno...

Spero di essere stato utile... ;) :lol: ;)

Saluti
F.C.

C7P8
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da C7P8 » lunedì 23 ottobre 2017, 16:38

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:28
eugenio_prete ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:00
Una discussione criptica :D
Vi aiuto a sbrogliare la matassa...

Il miglior trasformatore è nessun trasformatore in gamma bassa (diciamo sotto 70-120 Hz, per capirci).

Un AUTOTRASFORMATORE non è considerato come un normale trasformatore, ma per certi rapporti di trasformazione è quanto di meglio si possa utilizzare... Occorre stare attenti alle altissime frequenze, ma c'è modo di cavarsela.

Un trasformatore isolatore, con schermo tra gli avvolgimenti, fa altre cose in più e poco in meno...

Spero di essere stato utile... ;) :lol: ;)

Saluti
F.C.
Ora è tutto chiaro!

bepi67
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da bepi67 » lunedì 23 ottobre 2017, 16:41

C7P8 ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:38
F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:28
eugenio_prete ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:00
Una discussione criptica :D
Vi aiuto a sbrogliare la matassa...

Il miglior trasformatore è nessun trasformatore in gamma bassa (diciamo sotto 70-120 Hz, per capirci).

Un AUTOTRASFORMATORE non è considerato come un normale trasformatore, ma per certi rapporti di trasformazione è quanto di meglio si possa utilizzare... Occorre stare attenti alle altissime frequenze, ma c'è modo di cavarsela.

Un trasformatore isolatore, con schermo tra gli avvolgimenti, fa altre cose in più e poco in meno...

Spero di essere stato utile... ;) :lol: ;)

Saluti
F.C.
Ora è tutto chiaro!

Come no, è chiaro per lui :mrgreen:

B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

F.Calabrese
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 ottobre 2017, 16:50

bepi67 ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:41
Come no, è chiaro per lui :mrgreen:
Se ci saranno altre richieste, approfondirò questa sera.

Saluti
F.C.

PrandiniFabio
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da PrandiniFabio » lunedì 23 ottobre 2017, 17:03

Da parte mia sicuramente,
Se possibile ho una domanda: sentendo che ogni tanto dici di utilizzare un autotrasformatore per i bassi potresti darci qualche spiegazione?
Aggiungo, non pensavo che un trasformatore di segnale avesse problemi in bassa frequenza, credevo piuttosto che i bassissimi segnali lo facessero lavorare in maniera non lineare.
Grazie
Fabio

eugenio_prete
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da eugenio_prete » lunedì 23 ottobre 2017, 17:18

PrandiniFabio ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 17:03
Da parte mia sicuramente,
Se possibile ho una domanda: sentendo che ogni tanto dici di utilizzare un autotrasformatore per i bassi potresti darci qualche spiegazione?
Aggiungo, non pensavo che un trasformatore di segnale avesse problemi in bassa frequenza, credevo piuttosto che i bassissimi segnali lo facessero lavorare in maniera non lineare.
Grazie
Fabio
Dai un'occhiata a questo e ti renderai conto immediatamente: http://docs-europe.electrocomponents.co ... 5288e8.pdf
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PrandiniFabio
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da PrandiniFabio » lunedì 23 ottobre 2017, 19:04

Caspita, tutto tranne che lineare, è pure distorcente, ma allora perchè usarlo? Non conviene una separazione ottica?
Grazie
Ciao
Fabio

F.Calabrese
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Re: Uscita Analogica non convenzionale

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 23 ottobre 2017, 19:18

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 23 ottobre 2017, 16:50
Se ci saranno altre richieste, approfondirò questa sera.
Vediamo se ci riesco in modo semplice, con un piccolo espediente. Osservate bene qui sotto... l'induttanza L3

Immagine

Ebbene quell'induttanza non è altro che un normale AUTOTRASFORMATORE per Audio, le cui prese intermedie determinano un rapporto di attenuazione diverso tra il segnale in ingresso (che passa attraverso il condensatore a sinistra) e quello in uscita, che va alla sezione successiva del filtro. Per la cronaca si tratta del crossover delle prime Rogers LS 3/5a (quelle che suonavano meglio).

Questo è per dirvi che TUTTI gli autotrasformatori (ed anche i trasformatori) hanno una loro INDUTTANZA DEL PRIMARIO che è correlata al numero di spire ed alla grandezza dell'avvolgimento, oltre che alla permeabilità del nucleo, quando questo esiste.

Ora pensateci per un attimo: come si comportano le induttanze alle frequenze più basse...?
Beh... è semplice... l'impedenza dell'induttanza DIMINUISCE al diminuire della frequenza... fino ad arrivare al semplice valore di resistenza del filo con cui è avvolta.

Dunque il nostro autotrasformatore "caricherà" l'ampli o il pre con una impedenza tanto minore quanto minore sarà la frequenza di lavoro.

Per questo i trasformatori migliori per le basse frequenze sono quelli con moltissime spire di filo più sottile, mentre per le alte frequenze si possono impiegare molte meno spire e di filo di maggiore sezione.

La soluzione più intelligente la vedete applicata nel filtro delle Rogers, qui sopra: basta anteporre un condensatore in serie. L'impedenza del condensatore -infatti- AUMENTA al diminuire della frequenza... e dunque impedisce che lo stadio di amplificazione a monte del trasformatore (o autotrasformatore) veda un carico troppo basso alle bassissime frequenze. Il condensatore e l'induttanza formano, insieme, un filtro passa-alto a 12 dB/ottava.

La differenza tra un trasformatore ed un autotrasformatore sta nel fatto che il primo ha avvolgimenti isolati tra loro, mentre nel secondo l'avvolgimento è uno solo e con prese intermedie. E' chiaro che nel trasformatore ci saranno più spire e dunque la sezione del filo dovrà essere più ridotta, a parità di numero di spire... Però questo piccolo vantaggio lo si paga con il GRANDE svantaggio di non isolare galvanicamente i due circuiti, a monte ed a valle. Talvolta il gioco vale la candela, talvolta NO.

Saluti
F.C.

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