Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

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Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:47

Quello che segue sarà un resoconto assai particolare della recentissima mostra Roma Hi-Fi 2017.
Proverò a raccontarvi il mio punto di vista personale –di progettista, ma anche di appassionato- senza girarci intorno, ma andando dritto alla sostanza… con l’intento di riflettere insieme a voi sullo stato delle cose in Hi-Fi, ad oggi, fine 2017…

Terrò bloccato il thread fino a che non avrò aggiunto tutti i commenti, e quando vedrete scomparire il thread sarà perché sto aggiungendo nuovi commenti. Ricomparirà a minuti.

Buona lettura.
Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:48

Partiamo da questa foto, vale a dire quella delle elettroniche (Allnic) in funzione nella saletta Stein.

Immagine

Sono bellissime e decisamente ben realizzate… magari anche costose… ma hanno per davvero un senso…?

Guardatevi per un attimo allo specchio ed immaginate di avere un simile arsenale nel vostro salotto. In base a quale criterio lo avete scelto…?

Beh… è quanto mai improbabile che voi abbiate potuto ascoltare più di due o tre possibili alternative, in condizioni tali da poterne realmente giudicare i meriti ed individuare gli eventuali difetti.

Ed anche se foste così esperti da poter capire tante cose dagli schemi circuitali… beh… questi non li troverete certo sul Web né ve li fornirà il vostro negoziante di fiducia.

Peraltro, questa (inutile) segretezza sugli schemi vi costerà carissima, tra qualche anno, se avrete necessità di far riparare qualcosa o se vorrete per davvero interfacciare al meglio i collegamenti analogici tra una unità e l’altra (se di marche differenti).

Sul mercato ci sono quasi un migliaio di finali “Hi-End” e ad ogni nuova mostra ne vengono presentati a decine, che verranno venduti sì e no in quattro o cinque esemplari, in tutta l’Italia… (ovviamente da nuovi e con lauto sconto…) Immaginatevi che impresa sarà rivenderseli tra cinque o sei anni, quando nessuno si ricorderà nemmeno della loro esistenza, perché nel frattempo saranno scomparsi anche dal Sito della casa costruttrice, se questa esisterà ancora.

La riflessione che nasce spontanea è che la scelta delle elettroniche, specie di potenza, non è stata mai difficile come oggi, perlomeno ai più alti livelli di qualità.

A considerarla come una specie di lotteria non si sbaglia poi di molto…

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F.C.

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:49

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L’episodio forse più divertente e significativo per quanto mi riguarda personalmente, a questa mostra, è stata la frase con cui M. Dalmazia (Mafro) mi ha accolto nella sala in cui ascoltava l’impianto Opera/Unison quando mi ha visto estrarre il piccolo analizzatore di spettro Neutrik ML-1…

Mi ha detto: “Guarda che le misure non dicono nulla”… ed io poco dopo l’ho raggiunto fuori, spiegandogli che una cosa almeno la dicono senza ombra di dubbio: SE GLI ASCOLTATORI CI SENTONO o meno…

Prendiamo infatti in considerazione il suono di TUTTE le sale del piano più basso: la gamma bassa di tutti gli impianti suonava impastata, slabbrata… in una parola: “luuuunga”… E molti tra gli appassionati presenti lo avevano ben avvertito e lo riferivano nei loro commenti.

Ecco dunque il risultato dell’analisi spettrale di un brano ascoltato appunto nella sala Opera, nel pomeriggio di sabato 18 novembre: notate il rinforzo sugli 80 Hz e la vera e propria voragine a 50 Hz (il cui livello è 25 dB inferiore a quello ad 80 Hz.).

Ebbene… chiunque progetti diffusori sa bene che è impossibile realizzare un diffusore che abbia una risposta in gamma bassa simile a questa… ma sa anche –e bene- che questo tipo di artefatti è presente spessissimo ed è causato dalle riflessioni in controfase, specie da quelle causate dalle tre pareti più vicine al diffusore.

In questo caso, per aver un buco stretto e profondo come quello visibile nella foto, è ragionevole pensare che il problema sia causato dalla distanza dalla parete alle spalle dai diffusori, o comunque da una parete equidistante dagli stessi (quella laterale non lo era, perché a destra era assai distante).

Ora io vorrei domandare a Mafro… se lui o altri “ascoltoni” si sono accorti di un simile disastro, cui all’ascolto corrisponde un basso poco articolato e “gommoso”…

Non solo… ma l’ascolto nella sala Opera tradiva la presenza quasi costante di piccole saturazioni, dovute allo scarso rendimento dei diffusori ed all’inevitabile insufficienza della potenza degli ampli (ci vorrebbero migliaia di Watt, per non clippare, con diffusori così poco efficienti…!). Ho letto commenti che confermano le mie impressioni… e casualmente l’ascoltatore (quello con il telecomando in mano) stava proprio davanti a me ed ha ascoltato gli stessi brani, a livelli sonori del tutto normali o bassi.

Paradossalmente... più si tenta di ridurre la distorsione nei sistemi "tower"... più si alza il volume e più si avverte il clipping degli ampli.

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:51

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Alle mostre accade anche di peggio… nel senso che a volte l’incauto che sceglie i brani da far ascoltare compie l’errore di mandarne in ascolto di totalmente incompatibili con le inevitabili enfasi e cancellazioni provocate dalle riflessioni dalle pareti più vicine.

Qui (sala Technics) ne abbiamo un esempio ben documentato dalla schermata dell’analizzatore: ben venti deciBel di enfasi sui due terzi d’ottava a 63 ed 80 Hz… cui corrisponde un gigantesco muggito da ben 90 e passa dB… (in gran parte "merito" dei diffusori, ma in parte anche dell'incisione).

Inutile descrivere la sofferenza di noi ascoltatori, a fronte di un disastro così ben confezionato…

Il bello è che in questa sala facevano bella mostra una serie di pannelli verosimilmente “assorbenti” nelle intenzioni di chi li ha collocati alle spalle dei diffusori… ma solo nei suoi sogni…! In pratica, lo spettro del brano ascoltato ne dimostra la totale ed assoluta inefficacia…

Ora immagino che sbucherà fuori l’inevitabile commento: “Ma questo tipo di diffusori (i tower) presentano esattamente lo stesso problema anche quando sono operati nelle case degli appassionati che li hanno acquistati…!!!
Ebbene sì… Questo è quel che accade nel 99 per cento dei casi… e che è il motivo per cui in tanti si rivendono questi diffusori, magari per sostituirli con qualche sistema dipolare (che tuttavia risente altrettanto –se non di più- della riflessione dalla parete alle sue spalle).

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:52

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Mucche al pascolo anche nella sala con i diffusori Tannoy e con le nuove Klipsch Forté III, come potete dedurre osservando il forte rialzo della banda tra 63 e 100 Hz., rispetto al resto dello spettro emesso.

Mi raccomando: quella che vedere NON è una risposta in frequenza, ma lo spettro di un brano musicale. Nella normale musica, però, le percussioni basse sono impulsive e producono spettri a banda larga e con tutte le frequenze (basse) emesse in misura simile. Mai con 20 dB di differenza tra un terzo d'ottava ed il successivo...

Quanto ai due diffusori, le Tannoy non erano affatto male, ma tradivano le loro piccole dimensioni e la conseguente carenza di veri bassi...

Peggiori assai le Klipsch Forté III, la cui gamma bassa appariva emessa quasi da un altro diffusore per quanto era dissimile alla gamma media ed alta, specie in termini di articolazione e velocità. Dunque, medi ed alti niente male... ma con un woofer diverso sarebbero stati diffusori strepitosi...!!!

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 novembre 2017, 20:54

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Divertente ed a suo modo geniale la scelta dei brani nella sala Adante/Elac... praticamente TUTTI gli appassionati che vi sono entrati ne sono usciti senza poter capire pregi e difetti di ampli e diffusori, grazie appunto alla stranezza dei brani programmati.

Però il nostro piccolo analizzatore di spettro è riuscito a capire più delle orecchie degli "ascoltoni"... ed infatti anche in questa sala ci sono evidenti problemi di interfacciamento del diffusore in gamma bassa, rispetto alle tre pareti più vicine.

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Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 novembre 2017, 12:45

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Vi ricordate i miei commenti sui dipoli di Zaini, lo scorso anno...? Beh... ecco la prova che non mi ero affatto sbagliato...! I suoi dipoli hanno una risposta in gamma bassa che fa orrore e non scende... come mostra questo spettro di un brano musicale ascoltato.

In pratica un muggito indistinto, ovviamente regolabile in funzione della distanza tra diffusori e parete di fondo. Da male ad un male diverso, però.

Certo che è incredibile come possa -un operatore presente sul mercato da così tanti anni- non sapere che quella configurazione di diffusori è condannata dalla riflessione dalla parete posteriore e dalle interferenze tra questa e l'emissione anteriore dei woofers...!!!

Alla prossima edizione mi farò coraggio e tenterò di spiegarglielo (ma non credo che mi ascolterà)...

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 novembre 2017, 12:47

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Impianto ridicolissimo, quello di "Jane Maurice" alias Marco Canegallo... con i diffusoroni-oni-oni ed il crossoverone-one-one (il cabinet nero, affiancato ai diffusori...) e con un amplificatorino-ino-ino... (che pilotava tutto senza infamia e senza lode).

Quando si accrocca qualcosa di così impegnativo, sarebbe il caso di offrire agli ascoltatori qualcosa in più del solito suono da "ciofegone asfittico"... ed invece...

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Notate la chiusura dei condotti reflex con materiale assorbente: segno che anche qui i muggiti da "problema delle tre pareti" non sono mancati... peraltro nemmeno a condotti chiusi. Se il problema è un altro... è inutile curarlo con la soluzione tecnica sbagliata...!!!

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 novembre 2017, 12:48

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Tra le sale più equilibrate, la sala ImportAudio, con i diffusori King III della KingSound, si distingueva per l'adozione di dipoli collocati a buona distanza dalla parete di fondo, interrotta peraltro dalle scenografie.

Una sala molto apprezzata dagli amanti dei sistemi elettrostatici e non solo, ma nulla di eccezionale (al prezzo di "soli" 11 mila Euro).

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Re: Roma hi-fidelity 2017 e lo stato delle cose...

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 24 novembre 2017, 12:49

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Altro sistema a dipolo, quello della Diesis Audio, questa volta con trombe in legno (e non in Corian) e con una discutibile via in più: un tweeter piuttosto direttivo, pensato probabilmente per duplicare la direttività di emissione della tromba dei medio alti. Una scelta intelligente quanto potenzialmente superflua.

Anche qui non mancavano i problemi di interfacciamento con l'ambiente, sebbene meno evidenti, perchè la configurazione a dipolo riduce l'energia del riverbero in gamma bassa di circa cinque deciBel: un margine ben avvertibile all'ascolto.

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