Un pre , è ancora importante ?

La sezione principale

Moderatore: F.Calabrese

Rispondi
mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » venerdì 8 dicembre 2017, 14:13

Il concetto del pre comunque , è ancora accettabile nel 2017 ?
alberto inzani

bepi67
Messaggi: 3044
Iscritto il: venerdì 15 ottobre 2010, 16:49

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da bepi67 » venerdì 8 dicembre 2017, 14:18

Depende, per il phono si !

Se per pre intendi qualcosa di non equalizzato che abbia del guadagno e poi un attenuatore, ricorda sempre che più cose metti in mezzo, più rischi di fare danni.

Ma ci sono casi in cui può essere utile.

Bye
Ultima modifica di bepi67 il venerdì 8 dicembre 2017, 14:19, modificato 1 volta in totale.
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

queledsasol
Messaggi: 5722
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da queledsasol » venerdì 8 dicembre 2017, 14:19

Dipende...........se si ha una sola sorgente Digitale probabilmente in molti casi..........no; se si ha un giradischi e/o piu' sorgenti sia analogiche che digitali (tuner,registratori a bobine, CD,ecc)............. si.

mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » venerdì 8 dicembre 2017, 14:35

bah , direi che nel vecchio concetto , in , aux , out , phono etc etc etc sia ancora imprescindibile , ma , oggi , nel 2017 , serve ancora ?
alberto inzani

mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » venerdì 8 dicembre 2017, 14:38

bepi67 ha scritto:
venerdì 8 dicembre 2017, 14:18
Depende, per il phono si !

Se per pre intendi qualcosa di non equalizzato che abbia del guadagno e poi un attenuatore, ricorda sempre che più cose metti in mezzo, più rischi di fare danni.

Ma ci sono casi in cui può essere utile.

Bye

Sicuro , i danni derivati da più roba metti in serie il segnale , maggiori sono i pericoli di inquinare lo stesso . Questo vale in genere , ma nel sofisticato mondo dell'hi end , vale ancora ?
alberto inzani

mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » venerdì 8 dicembre 2017, 14:41

queledsasol ha scritto:
venerdì 8 dicembre 2017, 14:19
Dipende...........se si ha una sola sorgente Digitale probabilmente in molti casi..........no; se si ha un giradischi e/o piu' sorgenti sia analogiche che digitali (tuner,registratori a bobine, CD,ecc)............. si.

Non sono così sicuro che anche senza il gira vinili il pre sia poco rilevante , il pre attivo è sempre un adattatore di impedenze ed il potenziometro del volume , in senso generico , è sempre un problema che varia dalla posizione dello stesso potenziometro
alberto inzani

doc elektro
Messaggi: 1793
Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 9:33
Località: vicino alla to-sv
Contatta:

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da doc elektro » venerdì 8 dicembre 2017, 16:39

mettiamola così. Negli anni 70 sembrava quasi che i costruttori si divertissero a inventare standard di ogni tipo,ogni sorgente aveva la sua impedenza e valore di segnale e spesso e volentieri benchè ce la si mettesse tutta avevi sempre qualche segnale basso nei confronti degli altri.E non era mai la radio ma sempre il fono o la cassetta che piu' ti piaceva ascoltare.
I piu' famosi erano le uscite "rec" delle prese din,basse come non mai e volutamente ridotte con delle resistenze cosicchè se non facevi qualche accrocchio registravi le cassette INDECENTEMENTE basse,con la classica poi era una pena.

Negli anni 80 i primi ampli "seri" hanno cominciato a rendere "tutti uguali" gli ingressi di linea,che fossero radio,registratore e restava solo l'ingresso fono ad avere caratteristiche tutte sue.

Al giorno d'oggi secondo me ci sono due tipi di ingresso. Quello che è fono e quello che non lo è. E per quello che lo è sarebbe meglio avesse il pre interno così la selezione degli ingressi la fai con un banale commutatore rotativo e peggiori il meno possibile il segnale.

E sopratutto un bell'equalizzatore DISINSERIBILE dopo come il loudness e tutte cose che bene o male servono se non vuoi ascoltare a basso volume con i bassi di una radiolina da stadio di quelle da lanciare in alto e gridare POOOLL
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » venerdì 8 dicembre 2017, 17:03

Dico che di pre inutili o proposti per far pandant con il finale dello stesso marchio ce ne sono stati e ce ne sono a bracciate .
Finali buoni ci sono , pre buoni sono merce rara . Il pre spesso è stato considerato selezione ingressi , phono e volume , ma da qui a suonare la questione è articolata . Aggiungo che da sempre i pre sono stati famosi per creare casini ed interpretare , anche troppo .
alberto inzani

bepi67
Messaggi: 3044
Iscritto il: venerdì 15 ottobre 2010, 16:49

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da bepi67 » venerdì 8 dicembre 2017, 21:45

L'unico motivo per cui forse avrebbe senso un preamplificatore sarebbe, come già detto da dok electro, la presenza di controlli di tono bypassabili, per fare un minimo di correzione.

Controlli parametrici tipo quelli dei Quad.

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

mariorossi186
Messaggi: 735
Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2017, 10:33

Re: Un pre , è ancora importante ?

Messaggio da mariorossi186 » sabato 9 dicembre 2017, 8:07

non sono d'accordo .
Lo so che il pre è una gran rottura , tuttavia , parlo di un pre buono , la sua presenza in impianti di livello , è imprescindibile .... a mio parere .
Abbiamo fatta qualche prova , veloce e non , con pre attivo , commutato poi in passivo e finali sempre della stessa marca .... da cui , in teoria , il passivo avrebbe dovuto essere nelle condizioni migliori per operare , niente problemi di interfaccia etc etc
Ebbene , a fronte di una migliore trasparenza per il passivo , seppur poca roba in % , e vorrei ben vedere , ascolto le piste in rame ed i cavi , la versione attiva è sempre preferibile in toto .
Motivo ?
E chi lo sa , ho maggiore dinamica , a parte quei 17 db di guadagno , ma anche se diminuiti a 12 , gamma bassa maggiormente articolata e contrastata , un effetto live che con il passivo pareva latente o represso . La gamma media e alta stanno lì , maggiormente , appena , trasparenti con il passivo , ma con il passivo mi perdo l'emozione di un senso di effetto live che io apprezzo .
Un pre rispetto .... sempre a mio parere .... sottolinea la propria presenza / influenza , spessissimo negativa , molto più di quanto faccia un finale
Ed è abbastanza automatico .... il pre è la prima elettronica dopo la sorgente ed è quindi la prima responsabile di qualsiasi elaborazione del segnale , buono o cattivo , arrivi dalla sorgente .
Evidente , però , di quanto , la presenza del pre , oggi , complichi un impianto e lo possa penalizzare
Finali buoni ce ne sono , pre molto meno
Comprensibile che si possa optare per la sua eliminazione con le sorgenti moderne , semplifico , risparmio , ascolto
alberto inzani

Rispondi